putin yacht sanzioni nave metinvest presa dai russi

LE NUOVE “BATTAGLIE NAVALI” – PUTIN FERMA I PORTI UCRAINI E L’UE PENSA DI RISARCIRE KIEV CON GLI YACHT E LE VILLE DEGLI OLIGARCHI RUSSI - LE TRUPPE RUSSE HANNO PRESO CONTROLLO DI SEI MERCANTILI METINVEST, IL GRUPPO UCRAINO DEGLI IMPIANTI DI AZOVSTAL - A BORDO SI TROVANO 28 MILA TONNELLATE D'ACCIAIO, PER UN VALORE DI CIRCA 20 MILIONI DI DOLLARI, DESTINATE ALL'EXPORT IN ITALIA E ALTRI CINQUE PAESI EUROPEI – QUASI IL 20% DEI PATRIMONI BLOCCATI IN EUROPA AGLI AMICI DI PUTIN È IN ITALIA...

Federico Fubini,Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

nave metinvest presa dai russi 1

Parallela alla guerra combattuta in Ucraina, c'è una guerra economica fra Russia e Occidente che si sta rivelando ogni giorno più ambigua e asimmetrica. Vladimir Putin e i Paesi europei non stanno lottando con le stesse armi. Mentre ogni mossa di Bruxelles contro aziende o personalità russe deve fondarsi su una base giuridica solida, il Cremlino non si preoccupa di mostrare neppure una parvenza di legalità.

 

Basta vedere quanto sta accadendo in questi giorni a largo di Mariupol, che fino al 24 febbraio scorso era una delle grandi capitali europee della produzione di acciaio. Metinvest, il gruppo ucraino degli impianti di Azovstal, denuncerà nelle prossime ore quello che definisce un atto di pirateria: l'«alto rischio» che sei mercantili ormeggiati nelle acque di Mariupol siano oggetto di un colossale furto di guerra da parte dell'esercito di Mosca. 

nave metinvest presa dai russi 2

 

A bordo delle navi si trovano 28 mila tonnellate d'acciaio - per un valore di circa 20 milioni di dollari - che erano destinate all'export in Italia e altri cinque Paesi europei. Ora potrebbero essere contrabbandate verso i porti russi, denuncia Metinvest, da cui partirebbero per Paesi africani e asiatici che non applicano sanzioni.

 

nave metinvest presa dai russi 4

È anche per indennizzare da questo tipo di danni all'Ucraina che la Commissione Ue propone ora di lavorare alla confisca dei beni sequestrati dall'inizio della guerra. Sono oggi 1.093 i nomi di cittadini russi, bielorussi e ucraini delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk designati nella lista di sanzioni individuali di Bruxelles. Fra loro si trovano le persone fisiche soggette a sequestri per un valore europeo - a quanto emerge - di quasi dieci miliardi di euro in beni e conti situati nell'Unione Europea.

La Guardia di Finanza congela lo yacht Scheherazade 3

 

Colpisce che la quota italiana in questa somma sia stimata dalle autorità di Roma in 1,75 miliardi: in sostanza poco meno del 20% dei patrimoni bloccati delle figure vicine al Cremlino è nel nostro Paese, anche se l'Italia non supera l'11% del prodotto interno lordo dell'Ue. L'importanza dell'Italia si spiega in modo semplice: gli oligarchi e gli uomini del potere di Mosca la prediligono come una meta di vacanze e manutenzione delle loro barche.

 

Per esempio il super yacht Sheherazade da 650 milioni di euro intestato a un certo Eduard Khudaynatov - ma ritenuto dello stesso Putin - era in secca a Marina di Carrara proprio per essere riparato. Sono invece molto esposti sull'Italia come meta del tempo libero anche i principali oligarchi dell'industria russa.

 

russian oligarch viktor vekselberg s 120 million yacht tango seized in spain 5

È il caso di Alisher Usmanov, proprietario della casa editrice Kommersant, socio del conglomerato Metalloinvest, comproprietario del secondo operatore telefonico russo MegaFon e dotato di una fortuna stimata di 19,5 miliardi di dollari. Usmanov si è visto sequestrare un «compendio immobiliare» in località Golfo del Pevero ad Arzachena (Sassari) del valore di circa 17 milioni di euro e sei «veicoli societari» per la gestione di case e di auto per 66 milioni.

 

lo yacht di alishar usmanov

Proprio il suo caso mostra le implicazioni dell'avere nel Paese una presenza di oligarchi con attivi per quasi due miliardi. Il sindaco di Arzachena si è rifiutato di levare a Usmanov la cittadinanza onoraria, anche perché l'oligarca un anno fa aveva fatto una donazione di mezzo milione al comune per la lotta al Covid. Più in genere tutta un'economia sarda ruotava intorno ai russi, con 40 milioni di fatturato annuo solo per ormeggi, feste, catering.

 

il super yacht sy a di melnichenko a trieste 4

Proprio a Portisco in Sardegna Alexei Mordashov, primo azionista del colosso dell'acciaio russo Severstal, uomo più ricco di Russia con una fortuna stimata in 29 miliardi di dollari, si è visto sequestrare un «complesso immobiliare» da 105 milioni di euro (e uno yacht da 65 milioni a Imperia). Ci sono poi la maxi-barca da 530 milioni di euro del magnate dei fertilizzanti Andrej Melnichenko (patrimonio 20 miliardi di dollari) o il complesso immobiliare, ad Arzachena, del tycoon bielorusso Dmitry Mazepin. 

 

ALEXEY MORDASHOV YACHT 5

Tutto sequestrato, congelato. Ma davvero questa fortuna da quasi due miliardi potrà essere confiscata senza che i titolari abbiano subito una condanna penale in Europa? Bruxelles lo propone, ma le basi legali sembrano incerte e diverse in ogni Paese europeo. Il sistema di potere di Putin va colpito nel modo più duro. Ma proporre da Bruxelles misure che rischiano di rivelarsi legalmente irrealizzabili rischia di trasformarsi, alla lunga, in un boomerang. La vicenda del fallito embargo totale sul petrolio avrà pur insegnato qualcosa.

ALEXEY MORDASHOV YACHT 55lo yacht di alishar usmanov nave metinvest presa dai russi 3

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...