sesso anziani porno

SIAMO UN PAESE DI ARZILLI OTTANTENNI - ABBIAMO IL RECORD EUROPEO, MA UNO SU DUE TRA CHI TIRA LE CUOIA A 85 ANNI, LO FA A CASA (IN OSPEDALE NON LI VOGLIONO) - IL REDDITO A DISPOSIZIONE DI CHI HA PIU’ DI 65 ANNI E’ ALL’11° POSTO IN EUROPA. E QUEL CHE RESTA VA A FIGLI E NIPOTI

 

Franco Bechis per Libero Quotidiano

 

 È il solo primato che l' Italia abbia raggiunto in Europa, il solo primo posto che abbia nelle classifiche di Eurostat, che è l' Istat della comunità europea: è il Paese che ha la più alta percentuale di ultra ottantenni.

SESSO ANZIANISESSO ANZIANI

 

Nel 2015 gli italiani con più di 80 anni erano quasi 4 milioni, e rappresentavano il 6,5% della popolazione. È il record europeo, e alle spalle dell' Italia ci sono la Grecia (6,3%), la Spagna (5,9%), la Francia (5,8%) e la Germania (5,6%). Una crescita notevole, perché soltanto dieci anni prima gli ultraottantenni in Italia erano 2,8 milioni e rappresentavano il 4,9% della popolazione, percentuale che era sensibilmente inferiore a quella della Svezia (5,4%).

 

La crescita degli anziani riguarda tutta Europa, visto che negli stessi dieci anni la popolazione con più di 80 anni è cresciuta da 19,7 a 26,7 milioni pari al 5,3% della popolazione complessiva. Ed è una buona notizia in genere, perché significa che l' aspettativa di vita è cresciuta rapidamente e i progressi della medicina hanno aiutato a renderla stabile ed effettiva. Non è indice solo di quell' invecchiamento generale della popolazione di cui spesso ci si lamenta perché in Europa scendono gli indici di natalità e di conseguenza aumenta l' età media. Qui cresce il numero assoluto, e se l' Italia è diventata il paradiso degli ottantenni non c' entra la difficoltà a creare nuove famiglie e fare bambini.

il sesso piu hot da anzianiil sesso piu hot da anziani

 

Arrivati ad 80 anni precisi è cresciuta notevolmente anche l' aspettativa di vita in Italia come in tutta Europa. Se dieci anni fa in media i neo-ottantenni italiani potevano attendersi ancora in media 8,9 anni di vita (9,6 le donne e 7,7 gli uomini), nel 2015 quella aspettativa è ulteriormente cresciuta e in media possono attendersi di campare ancora 10 anni, fino al compimento del 90° anno di età (quasi 11 anni le donne e 8,8 gli uomini che rappresentano il 35,6% di questa fascia di popolazione).

 

anziani sessoanziani sesso

Con queste cifre l' Italia si avvicina sempre di più al Paese del mondo dove si vive meglio la terza età: il Giappone, che proprio recentemente ha superato quota 10 milioni di popolazione con più di 80 anni raggiungendo la quota percentuale del 7,9%. Lì per altro gli ultrassessantacinquenni sono 33,84 milioni pari al 26,7% degli abitanti ed è il record mondiale.

 

L' Italia sembrerebbe il paese di bengodi per chi ha qualche anno in più, e in parte è così perché pur nei tagli periodici della spesa sociale, il sistema sanitario si è sempre più focalizzato sugli anziani in questo decennio, ma è per la maggiore parte sbilanciato sulla cura e il mantenimento di quelli non autosufficienti. Assai diverso il discorso sulla qualità delle cure e dell' assistenza sanitaria per chi è autosufficiente.

 

sesso coniugale fare l amore anzianisesso coniugale fare l amore anziani

Esiste una classifica europea anche su questo aspetto, che calcola l' aspettativa di vita in buona salute degli anziani, e qui l' Italia non primeggia affatto, anzi: è sotto la media degli altri Paesi europei, e quel che è peggio ha ridotto l' aspettativa di vivere e stare bene di quasi un anno rispetto a dieci anni fa.

 

Un' altra classifica mette in risalto una differenza drammatica: oltre il 50% degli ultraottantacinquenni in Italia muore a casa sua, che sembrerebbe una bella cosa. Invece non lo è, perchè questa è la spia di una delle principali pecche del sistema sanitario italiano, che raramente punta sulla assistenza domiciliare degli anziani. Quella percentuale per esempio è appena del 10% in Gran Bretagna, e intorno al 20% nella aggiore parte degli altri paesi europei.

 

ANZIANI ANZIANI

Non si tratta di una scelta di vita (in genere si preferirebbe morire nel proprio letto piuttosto che in un ospedale o in una casa di cura), ma della capacità del sistema sanitario di seguire gli anziani. Dove ci sono controlli periodici domiciliari, si capisce subito quando qualcosa non funziona, e in caso di emergenza scattano subito le cure- fossero solo quelle antidolorifiche se altro non è possibile fare- nelle strutture più appropriate. È un deficit , non certo un vanto della sanità italiana abbandonare a se stessi gli ultraottantenni. Naturalmente questo avviene in modo assai diverso sul territorio nazionale, e in Lombardia assai meno di quello che accade in Campania o in Calabria.

 

anziani arzillianziani arzilli

Altra nota dolente: il reddito a disposizione delle persone anziane. Quello in mano in media agli ultrasessantacinquenni italiani è all' 11° posto sui 28 Paesi dell' Unione europea, e davanti ci sono non solo i grandi Paesi, ma pure la Grecia. In Italia si vive dunque di più, ma gli anziani non sono trattati così bene, anzi spesso mancano politiche economiche e di welfare adeguate per questi numeri.

 

C' è un altro indicatore che racconta questa disparità, e dice che quando in Italia si va in pensione non è che ci si goda poi troppo la vita. È un' altra classifica Eurostat a raccontarla, e mette insieme la mobilità turistica interna degli ultrasessantacinquenni con la spesa media giornaliera che possono sostenere. Gli anziani italiani sono al 16° posto su 28 per mobilità turistica, e al 19° come possibilità di spesa quotidiana. Due dati indice non solo di una povertà relativa rispetto ad anziani di altri paesi, ma anche di un diverso ruolo ricoperto.

 

ANZIANI ARZILLIANZIANI ARZILLI

Non ce la si gode quando si va in pensione perché il piccolo reddito a disposizione è diventato in Italia sempre più necessario a supportare il welfare nazionale, per aiutare nipoti e famiglie in cui la disoccupazione è il principale dramma.

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”