janelle monae

"LASCIATE CHE LA VAGINA ABBIA IL SUO MONOLOGO" – PANTALONI A FORMA DI GIGANTESCHE VULVE E RAGAZZE (TRA CUI LA SUA COMPAGNA) CHE BRANDISCONO IL BACINO CONTRO I MASCHI VIOLENTI E MOLESTI – ECCO ''DIRTY COMPUTER'', L’ALBUM NEOFEMMINISTA DI JANELLE MONÁE, ATTRICE E INTIMA CONFIDENTE DI PRINCE: “LUI E STEVIE WONDER MI HANNO RESO LIBERA. BASTA GUERRA DEI SESSI” - VIDEO

Giuseppe Videtti per la Repubblica

 

janelle monae il video di pynk 1

Intervista di Pussy power può anche sembrare uno slogan volgare e aggressivo, ma Janelle Monáe ha deciso di usare al femminile lo stesso slang dei colleghi maschi, persino enfatizzato nei video provocatori di Make me feel, Django Jane e Pynk, i tre brani del nuovo album Dirty computer (in uscita il 27 aprile) finora pubblicati; pantaloni a forma di gigantesche vulve e un manipolo di ragazze (capitanate dall' attrice Tessa Thompson che i gossip indicano come la compagna di Janelle) determinate a riappropriarsi del potere del proprio sex appeal per brandirlo a colpi di bacino contro mariti padroni, fidanzati violenti e produttori molesti.

 

L' artista di Kansas City, 32 anni, protagonista nel 2010 di un esordio esplosivo ( The ArchAndroid) suggestionato dal pensiero di Fritz Lang («Il mediatore tra la mente e le mani deve essere il cuore»), intima confidente di Prince, acclamata interprete di film impegnativi come Il diritto di contare e Moonlight (è anche nel cast di Electric Dreams, la serie televisiva tratta dai racconti di Philip K. Dick), aveva già lanciato il suo manifesto con largo anticipo su Time's up, promuovendo l' organizzazione Fem the future, in nome della quale durante la marcia delle donne su Washington, l'anno scorso, gridò alla folla: «Ricordate di scegliere la libertà sulla paura!».

 

 

 

janelle monae il video di pynk 2

 

Ora Dirty computer, un album creativo e potente in cui tra afrofuturismo e fantascienza non c' è confine, rincara la dose. «Per crescere c' è bisogno di studiare, documentarsi, confrontarsi, conoscere, espandersi, diventare più sicuri e consapevoli», esordisce Monáe. «Avevo bisogno di fare nuove esperienze, e non solo cinematografiche. Dopo il successo di Electric lady incidere subito un nuovo album sembrava passo obbligato, ma io odio sentirmi sotto pressione».

 

Infatti cinque anni sono un'eternità nel mondo del pop.

«Avevo bisogno di calarmi completamente nei personaggi dei film, due vicende raccontate da una prospettiva squisitamente afroamericana. Il calvario di Chiron (il ragazzino nero, gay e bullizzato di Moonlight, ndr) è esemplare; per me è stata l' occasione di riflettere sulle vite e sulle dinamiche esistenziali di tanti giovani di colore e, grazie al personaggio di Teresa, di esprimermi in una dimensione tenera e materna lontana anni luce dal mio ruolo di pop star».

 

janelle monae

L'esperienza cinematografica le è stata d' aiuto e d'ispirazione per "Dirty computer"?

«Ci sono inquietanti aspetti sociali - e mi riferisco anche alla brutalità della polizia nei confronti dei neri - che l' America nasconde sotto il tappeto e hanno bisogno di essere raccontati. Il cinema - le sembra paradossale? - mi ha riportato con i piedi per terra. Non scrivo canzoni per accarezzare, ci sono troppe cose che ci fanno sentire a disagio, nella mia arte ci sono soprattutto quelle».

 

All' imperante maschilismo nel cinema e nella musica risponde con un album vistosamente femminocentrico. L'ha detto a chiare lettere: «Lasciate che la vagina abbia il suo monologo».

janelle monae 3

«Dopo la morte di Prince, che era diventato il mio consigliere artistico e spirituale, mi sono confrontata spesso con Stevie Wonder. Con lui ho discusso a lungo su quale fosse il modo migliore di "visualizzare in musica" i miei sentimenti e le mie convinzioni, quelli che ho espresso ai Grammy presentando Kesha (un'artista che ha denunciato le violenze subite dal produttore, ndr), in sintonia con Time's up e #MeToo.

 

"Siamo unite, ci proteggiamo a vicenda e ci stiamo organizzando per creare una rete di supporto per aiutare le più deboli che non hanno la forza di denunciare gli abusi del potere", dissi. La prima reazione è la rabbia, ma il rancore è frustrante se non si traduce in azione.

 

Stevie mi ha detto: "Esci allo scoperto, cancella il risentimento, esibisci quel che pensi". La soluzione non è la guerra dei sessi. Dobbiamo trovare un terreno comune su cui confrontarci con compassione, amore, comprensione. Tante cose vanno ridefinite, dalla sessualità al sessismo, dalla razza alla religione.

 

janelle monae il video di pynk

Le donne devono prendere coscienza del loro potere e del loro fascino; ma nei confronti di violenze e molestie, tolleranza zero, anche a costo di negarsi sessualmente al partner; basta con la sordida, pornografica diffamazione che si fa di noi donne sui social».

 

Ha collaborato a lungo con Prince, anche per questo album.

«Molte delle idee musicali di Dirty computer appartengono a Prince. L' ultima volta che ci siamo visti fu il primo gennaio 2016, a una festa privata a St Barts dove duettammo. Alla fine parlammo per cinque ore di seguito. Senza l'esempio della Paisley Park di Prince non avrei mai fondato la mia organizzazione, la Wondaland Arts Society. È stato lui a farmi capire l'importanza di lavorare in totale libertà».

 

Musicalmente come è cresciuta? I suoi primi idoli?

«Le donne di casa mi hanno introdotto al gospel, la mia curiosità mi ha spinto verso Prince, Stevie Wonder, i Talking Heads e David Bowie. Niente mi è stato servito su un piatto d' argento. Sono nata in una famiglia proletaria, ma la povertà non è mai stata un limite, mi ha stimolato immaginazione e creatività. Mi ha aiutato a volare».

obama e janelle monae

 

Ora che Prince e Bowie sono morti e Obama (Janelle è una buona amica di Michelle) non è più il presidente il paesaggio sembra assai più desolato.

 «Soprattutto per certe pericolose regressioni sociali - il conformismo diffuso, ad esempio - e i problemi che i nuovi media accentuano o riacutizzano: trame dei poteri forti, intolleranza, populismo, il razzismo tutt'altro che sopito e l'assenza di dialogo tra generi e sessi».

janelle monaejanelle monae 4janelle monaeJanelle Monae al MET obama e malia con kendrick lamar e janelle monaejanelle monae 1janelle monae taraji p henson e octavia spencer janelle monaejanelle monae agli oscarjanelle monae 2

 

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…