
IL PAPA È IL PAPA: NON PUÒ ESSERE A FAVORE DEL RIARMO – LEONE XIV, COME GIÀ BERGOGLIO, INCONTRA IL CORPO DIPLOMATICO IN VATICANO E LANCIA UN APPELLO PER LO STOP AL RIARMO: “BASTA PRODURRE STRUMENTI DI DISTRUZIONE E MORTE. L’ANNO GIUBILARE È L’OCCASIONE PER LASCIARE LE SPALLE LE CONTESE, DALL’UCRAINA ALLA TERRA SANTA” – “LA PACE NON È UNA SEMPLICE TREGUA, MA UN DONO ATTIVO, CHE SI COSTRUISCE NEL CUORE, SRADICANDO L'ORGOGLIO E LE RIVENDICAZIONI, E MISURANDO IL LINGUAGGIO, POICHÉ SI PUÒ FERIRE E UCCIDERE ANCHE CON LE PAROLE, NON SOLO CON LE ARMI" – LA FAMIGLIA (“UNIONE STABILE TRA UOMO E DONNA”), IL MULTILATERALISMO E LA SUA STORIA COME “ASPIRAZIONE A TRAVALICARE I CONFINI”
IL PAPA, BASTA PRODURRE ARMI, SEGUIRE LA VIA DEL DIALOGO
(ANSA) - E' possibile "sradicare le premesse di ogni conflitto e di ogni distruttiva volontà di conquista.
Ciò esige anche una sincera volontà di dialogo, animata dal desiderio di incontrarsi più che di scontrarsi.
In questa prospettiva è necessario ridare respiro alla diplomazia multilaterale e a quelle istituzioni internazionali che sono state volute e pensate anzitutto per porre rimedio alle contese che potessero insorgere in seno alla Comunità internazionale.
Certo, occorre anche la volontà di smettere di produrre strumenti di distruzione e di morte".Lo ha detto Papa Leone rilanciando l'appello di Bergoglio di fermare la corsa al riarmo.
IL PAPA, CHIUDERE LE CONTESE, DA UCRAINA A TERRA SANTA ++
(ANSA) - "Il mio ministero inizia nel cuore di un anno giubilare, dedicato in modo particolare alla speranza.
È un tempo di conversione e di rinnovamento e soprattutto l'occasione per lasciare alle spalle le contese e cominciare un cammino nuovo, animati dalla speranza di poter costruire, lavorando insieme, ciascuno secondo le proprie sensibilità e responsabilità, un mondo in cui ognuno possa realizzare la propria umanità nella verità, nella giustizia e nella pace".
Lo ha detto il Papa aggiungendo: "Mi auguro che ciò possa avvenire in tutti i contesti, a partire da quelli più provati come l'Ucraina e la Terra Santa".
ROBERT FRANCIS PREVOST - PAPA LEONE XIV
IL PAPA, PACE NON È ASSENZA DI GUERRA, PARTIRE DAI CUORI
(ANSA) - La pace non è "mera assenza di guerra e di conflitto" né "una semplice tregua, un momento di riposo tra una contesa e l'altra, poiché, per quanto ci si sforzi, le tensioni sono sempre presenti, un po' come la brace che cova sotto la cenere, pronta a riaccendersi in ogni momento".
Lo ha detto il Papa agli ambasciatori dicendo che è invece "un dono attivo, coinvolgente, che interessa e impegna ciascuno di noi, indipendentemente dalla provenienza culturale e dall'appartenenza religiosa, e che esige anzitutto un lavoro su sé stessi.
La pace si costruisce nel cuore e a partire dal cuore, sradicando l'orgoglio e le rivendicazioni, e misurando il linguaggio, poiché si può ferire e uccidere anche con le parole, non solo con le armi"
IL PAPA, NEL MONDO NUMEROSI SQUILIBRI E INGIUSTIZIE
(ANSA) - Papa Leone, nell'incontro con gli ambasciatori, oltre alla pace ha messo al centro la giustizia. "Perseguire la pace esige di praticare la giustizia. Come ho già avuto modo di accennare, ho scelto il mio nome pensando anzitutto a Leone XIII, il Papa della prima grande enciclica sociale, la Rerum novarum.
PAPA LEONE XIV AFFACCIATO ALLA BASILICA DI SAN PIETRO -
Nel cambiamento d'epoca che stiamo vivendo, la Santa Sede non può esimersi dal far sentire la propria voce - ha detto il Pontefice - dinanzi ai numerosi squilibri e alle ingiustizie che conducono, tra l'altro, a condizioni indegne di lavoro e a società sempre più frammentate e conflittuali.
Occorre peraltro adoperarsi per porre rimedio alle disparità globali, che vedono opulenza e indigenza tracciare solchi profondi tra continenti, Paesi e anche all'interno di singole società".
Per il Pontefice "è compito di chi ha responsabilità di governo adoperarsi per costruire società civili armoniche e pacificate".
ROBERT FRANCIS PREVOST E PAPA FRANCESCO
IL PAPA, IO DA NORD, SUD AMERICA E EUROPA OLTRE CONFINI
(ANSA) - Il Papa ricorda la sua storia che è di per sé volere "travalicare i confini". Parlando al corpo diplomatico Leone ha detto:
"Oltre che ad essere il segno concreto dell'attenzione dei vostri Paesi per la Sede Apostolica, la vostra presenza oggi è per me un dono, che consente di rinnovarvi l'aspirazione della Chiesa, e mia personale, di raggiungere e abbracciare ogni popolo e ogni singola persona di questa terra, desiderosa e bisognosa di verità, di giustizia e di pace!
In un certo senso, la mia stessa esperienza di vita, sviluppatasi tra Nord America, Sud America ed Europa, è rappresentativa di questa aspirazione a travalicare i confini per incontrare persone e culture diverse".
"La mia stessa storia - ha detto ancora Leone XIV - è quella di un cittadino, discendente di immigrati, a sua volta emigrato. Ciascuno di noi, nel corso della vita, si può ritrovare sano o malato, occupato o disoccupato, in patria o in terra straniera: la sua dignità però rimane sempre la stessa, quella di creatura voluta e amata da Dio".
IL PAPA, PER LA PACE FONDAMENTALE IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
PAPA LEONE XIV TOGLIE I SIGILLI DALL APPARTAMENTO DEL PALAZZO APOSTOLICO
(ANSA) - "Ritengo fondamentale il contributo che le religioni e il dialogo interreligioso possono svolgere per favorire contesti di pace.
Ciò naturalmente esige il pieno rispetto della libertà religiosa in ogni Paese, poiché l'esperienza religiosa è una dimensione fondamentale della persona umana, tralasciando la quale è difficile, se non impossibile, compiere quella purificazione del cuore necessaria per costruire relazioni di pace".
Lo ha detto Papa Leone nell'udienza agli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede.
attacco missilistico russo a kryvyi rih 3
IL PAPA, CONFIDO DI INCONTRARE LE REALTÀ NEL MONDO
(ANSA) - "Confido che la Divina Provvidenza mi accorderà ulteriori occasioni di incontro con le realtà dalle quali provenite, consentendomi di accogliere le opportunità che si presenteranno per confermare nella fede tanti fratelli e sorelle sparsi per il mondo e di costruire nuovi ponti con tutte le persone di buona volontà".
Lo ha detto Papa Leone nel discorso agli ambasciatori lasciando intendere la volontà di viaggiare, come fatto da tutti gli ultimi suoi predecessori.
benjamin netanyahu nella striscia di gaza
IL PAPA, LA CHIESA DEVE DIRE LA VERITÀ,ANCHE SE È INCOMPRESA
(ANSA) - "Non si possono costruire relazioni veramente pacifiche, anche in seno alla Comunità internazionale, senza verità. Laddove le parole assumono connotati ambigui e ambivalenti e il mondo virtuale, con la sua mutata percezione del reale, prende il sopravvento senza controllo, è arduo costruire rapporti autentici, poiché vengono meno le premesse oggettive e reali della comunicazione".
Lo ha detto il Papa. "Da parte sua, la Chiesa - ha proseguito Leone XIV -non può mai esimersi dal dire la verità sull'uomo e sul mondo, ricorrendo quando necessario anche ad un linguaggio schietto, che può suscitare qualche iniziale incomprensione. La verità però non è mai disgiunta dalla carità, che alla radice ha sempre la preoccupazione per la vita e il bene di ogni uomo e donna.
bombardamenti israeliani sulla striscia di gaza il giorno di pasqua
D'altronde, nella prospettiva cristiana, la verità non è l'affermazione di principi astratti e disincarnati, ma l'incontro con la persona stessa di Cristo, che vive nella comunità dei credenti.
Così la verità non ci allontana, anzi ci consente di affrontare con miglior vigore le sfide del nostro tempo, come le migrazioni, l'uso etico dell'intelligenza artificiale e la salvaguardia della nostra amata Terra".
Per il Pontefice "sono sfide che richiedono l'impegno e la collaborazione di tutti, poiché nessuno può pensare di affrontarle da solo".
IL PAPA, INVESTIRE SULLA FAMIGLIA, UNIONE TRA UOMO E DONNA
CARDINALI AFFACCIATI DALLA BASILICA DI SAN PIETRO DOPO L ELEZIONE DI PAPA LEONE XIV
(ANSA)- Papa Leone chiede, nel discorso al corpo diplomatico, di investire "sulla famiglia, fondata sull'unione stabile tra uomo e donna, società piccola ma vera, e anteriore a ogni civile società. Inoltre, nessuno può esimersi dal favorire contesti in cui sia tutelata la dignità di ogni persona, specialmente di quelle più fragili e indifese, dal nascituro all'anziano, dal malato al disoccupato, sia esso cittadino o immigrato".
IL PAPA, LA DIPLOMAZIA VATICANA È AL SERVIZIO DELL'UMANITÀ
(ANSA) - Il Papa chiede agli ambasciatori di sentirsi "una famiglia" che "condivide le gioie e i dolori della vita e i valori umani e spirituali che la animano.
La diplomazia pontificia è, infatti, un'espressione della cattolicità stessa della Chiesa e, nella sua azione diplomatica, la Santa Sede è animata da una urgenza pastorale che la spinge non a cercare privilegi ma ad intensificare la sua missione evangelica a servizio dell'umanità.
PAPA LEONE XIV CON I GIORNALISTI
Essa combatte ogni indifferenza e richiama continuamente le coscienze, come ha fatto instancabilmente il mio venerato Predecessore, sempre attento al grido dei poveri, dei bisognosi e degli emarginati, come pure alle sfide che contraddistinguono il nostro tempo, dalla salvaguardia del creato all'intelligenza artificiale", sottolinea Leone XIV.
bombardamenti israeliani sulla striscia di gaza il giorno di pasqua