pier paolo pasolini

PASOLINI È MAI STATO A LETTO CON UNA DONNA? - BARBARA COSTA: “VI SONO STATE MOLTE DONNE INNAMORATE DI LUI, COME LAURA BETTI, GABRIELLA FERRI, E ORIANA FALLACI. MA È SERGIO CITTI CHE DÀ CREDO L’UNICA TESTIMONIANZA DI PPP CON UNA DONNA: ‘UNA SERA ME LO VEDO CAPITARE DAVANTI, TESO E DELUSO: ERA STATO CON LA FRANCA, UNA CHE CONOSCEVAMO BENE’” - LA VILLA SULLA CASSIA PER LE ORGE, LA CACCIA AI “GIOVINETTI”, I MARCHETTARI DI TERMINI - IL PADRE DI ANTONIO CASSANO, COMPARSA IN UNO DEI SUOI FILM, DISSE: “PASOLINI ERA UN TIPO STRANO. COME SI DICE… SÌ, MASOCHISTA. VOLEVA CHE LO PICCHIASSI FORTE”

Barbara Costa per Dagospia

 

pasolini a new york 1966

“La f*ca, spalancata, enorme, su tutto lo schermo: un orrore”. E questo è Pier Paolo Pasolini, nel 1975, a cena con Enzo Siciliano, a cui racconta “di essere stato trascinato”, a Parigi, in un cinema porno, a vederne chissà quale, di certo eterosessuale. Pasolini è mai stato a letto con una donna? Vi sono state e non poche donne innamorate di lui, alcune famose, Laura Betti, Gabriella Ferri, e Oriana Fallaci (che non l’ha mai detto, ok, e dai su, si capisce dai suoi scritti, che n’è gelosa marcia), ma è Sergio Citti che dà credo l’unica testimonianza di PPP con una donna: “Una sera me lo vedo capitare davanti, teso e deluso: era stato con la Franca, una che conoscevamo bene”.

 

pasolini maria callas bacio

Che Pasolini amasse il sesso mercenario omosessuale è cosa nota, che avesse una casa segreta, a Roma, sulla via Cassia, lo ha stanato pochi mesi fa "La Verità": “Una dimora lussuosa”, non come la "modesta" casa all’Eur (3 camere da letto, doppi servizi, un salone) che Pasolini divideva con la madre, e in cui dormiva in un letto singolo. La villa sulla Cassia serviva a Pasolini per incontrarci i ragazzi a pagamento con cui farci orge sadomaso, con Pier Paolo passivo, “legato a letto, e vari ragazzi nudi con lui”.

 

pasolini laura betti

Giochi sado di frustate e umiliazioni. Ce lo dice il cugino di Pasolini, Nico Naldini, uno che, Pasolini appena ucciso, dice a "Epoca" del suo “timore di dargli fastidio, con una frase inutile, una osservazione di troppo”, certo, ma poi nella sua autobiografia c’informa che “Pasolini aveva adottato il sadomaso anche con rituali feticistici: le corde per farsi percuotere fino allo svenimento”.

pasolini torre di chia

 

Che Pasolini la notte diventava “un gatto randagio” ce lo prova più di un suo amico: Oriana Fallaci, nel 1966, ospita nella sua casa di New York un Pasolini per la prima volta negli USA, che la notte gira ingordo per i bassifondi di N.Y. in cerca di sesso con sconosciuti. Oriana gli fa scenate, terrorizzata che lui penetri in ghetti “dove non va neppure la polizia: ti farai tagliare la gola, Pier Paolo”.

 

pasolini funerali

Risposta di Pasolini: “Non sei mia moglie”. Pasolini e Maria Callas, con Oriana Fallaci e il suo compagno, il giornalista francese François Pelou, vanno in vacanza in Brasile. Negano che PPP e Callas fossero amanti: “A un certo punto del pomeriggio, lui spariva in cerca di ragazzini. Riaccompagnavamo in albergo una Maria abbandonata”.

 

Ma che Pasolini andasse a m*gnotti a Roma, alla Stazione Termini, con Gore Vidal e altri vippissimi scrittori, ce lo garantisce Vidal nelle sue memorie, ma pure Enzo Siciliano a cui Pasolini descrive la sua passione per “i ragazzini di Tangeri”, invocati con Gadda “le gentili carognette”, se non le “deliziose creature” quando rivelava a Siciliano dei suoi nuovi fervori verso “gli allievi della scuola di polizia di Nettuno”.

 

pasolini funerali

Che Pasolini fosse proprietario di una casa "segreta" sulla Cassia dove scatenarsi a orge e frustini, tra i suoi amici vipponi o non lo sapeva nessuno, o lo sapevano, e guai a parlarne. Delle seconde case "rispettabili" di Pasolini sappiamo da sempre della casa al mare a Sabaudia in comproprietà con Moravia, e della Torre di Chia, a Viterbo, dove PPP si è fatto fotografare nudo. Della PPP febbre feticista sappiamo tanto dai suoi marchettari, non sempre omosessuali, ma etero che si vendevano per soldi. Sono etero ma m*gnotti per necessità i prostituti della Stazione Termini, che, Pasolini assassinato, accusano “l’ha ammazzato? Ha fatto bene, i patti s’hanno da mantenè” a Fabio Galiani, di "Oggi", e che sono questi “patti” ?

 

omicidio pasolini paese sera

Eccoli: chi etero si prostituisce omo fa specifiche marchette, non le fa tutte. Se lo fa prendere in bocca ma non lo prende in bocca, lo mette ma non se lo fa mettere. Che Pasolini fosse un habitué dei prostituti romani, è assodato: “Veniva qui in media 2 volte la settimana”, assicurano i m*gnotti di Termini, a "Oggi", “e prendeva chi voleva lui”. Sergio Citti dice di no: “Paolo non cercava chi non conosceva”. E però “è successo qualche volta, che dei ragazzi lo hanno rapinato”.

pier paolo pasolini ninetto davoli

 

E mica lo picchiavano, no, lo mettevano a testa in giù, da un ponte, fino a che PPP non dava loro tutto il denaro che aveva con sé. E PPP era affascinato dal pericolo che correva, ogni notte, a ogni caccia. Oriana Fallaci non lo nasconde: “Noi sapevamo dove andava, dopo cena, ogni volta. E, ogni volta, era come vederlo correre a un appuntamento con la morte”.

 

pier paolo pasolini (2)

Secondo Alberto Arbasino, erano cacce sconsiderate per un vippone come Pasolini: “Una paparazzata, in atteggiamento sconveniente, con i pantaloni abbassati, e lo avrebbero distrutto”. Arbasino non ci gira intorno: “Pier Paolo amava i minorenni. Con cui consumare sul posto”. A quanto pare, Pasolini s’è innamorato davvero una volta: di Ninetto Davoli. Lo sa la Fallaci, trascinata a New York “a fare shopping per Ninetto”, lo sa Laura Betti, in vacanza a 3 a Venezia, in cui litiga e tratta male Ninetto, e Pier Paolo Pasolini le dà la colpa.

pasolini gente novembre 1975

 

Con Davoli dura 9 anni, poi Ninetto si sposa, con una donna, ci fa 2 figli. La disperazione di Pasolini: “Dopo 9 anni Ninetto non c’è più. Ho perso il senso della vita”, in più lettere scritte agli amici, e lettere che sono pubbliche. Pier Paolo Pasolini ha mai fatto sesso coi ragazzi dei suoi film? Ancora Arbasino: “Di giorno il "Vangelo", e la notte divertimento straordinario coi giovani che assediavano il set. Sfoghi sbrigativi senza impegno. Al massimo ci scappava una pizza e un pacchetto di sigarette”.

 

Pasolini ha girato "Il Vangelo Secondo Matteo" a Matera e anche “in Puglia, tra Trani e Molfetta”. Nel cast, una comparsa, Gennaro Cassano, futuro padre di Antonio: “Pasolini era un tipo strano. Come si dice… sì, masochista. Voleva che lo picchiassi forte”. Intervista datata, ma reperibilissima sul web.

 

oriana fallaci processo omicidio pasolini 8 marzo 1976

Con Pasolini morto ammazzato, "Gente" spara, a firma di Piero Palumbo, un reportage pazzesco. Folle. Titolo: "Così abbiamo girato il Salò di Pasolini: una abbuffata di sterco". Parlano gli attori sul set: “Durante le riprese ci hanno tagliato orecchie, dita, seni, e ci hanno fatto mangiare feci, ci hanno immersi in liquido escrementizio… il sangue era vero… mi hanno fatto sanguinare, uno schifo totale”.

omicidio pasolini l unitapasolini laura betti 2pier paolo pasolini (4)pasolini enzo siciliano natalia ginzurgpasolini laura betti 1pasolini epoca sangue nella borgatapasolini anna magnaniomicidio pasolini gazzetta del mezzogiornopasolini gianni morandipier paolo pasolini 1 (2)pasolini maria callas 1oriana fallaci alekos panagulis ninetto davoli funerale pasolinipasolini assegnofunerali pasoliniomicidio pasolini stampaoggi le notti randagie di pasolinipier paolo pasolinireperti omicidio pasolini (3)pier paolo pasolini a new york 1966pasolini anna magnani 1gente 1975pasolini ninetto davoli 1omicidio pasolini corriere d informazionepasolini casa a roma monteverde maggio 1962pier paolo pasolinipasolini callaspasolini e totopino pelosi tribunale 1976anna magnani pier paolo pasolini 1961oggi la vita segreta di pasolinipino pelosi tribunalepier paolo pasolini (3)

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO