new york attentato

AMERICA SENZA PACE - TORNA L'INCUBO A NEW YORK: ESPLODE UN ORDIGNO A MANHATTAN, 29 FERITI (ALCUNI GRAVI) - IL SINDACO BILL DE BLASIO: “NON EMERGONO LEGAMI COL TERRORISMO” - TROVATA ALTRA BOMBA RUDIMENTALE - ASSALTO IN MINNESOTA: ACCOLTELLA 8 PERSONE IN UN CENTRO COMMERCIALE, POI VIENE UCCISO

Arturo Zampaglione per "la Repubblica"

 

ATTENTATO A NEW YORK 3ATTENTATO A NEW YORK 3

Proprio alla vigilia dell’arrivo a New York di Barack Obama, Matteo Renzi e altri 191 capi di stato e di governo, che parteciperanno domani al summit sui rifugiati e poi all’assemblea generale dell’Onu, un ordigno è esploso con grande fragore, sconvolgendo il quartiere di Chelsea, nella parte West di Manhattan, e ferendo 29 persone. Un secondo oggetto sospetto – probabilmente una pentola a pressione con un cellulare e dei fili elettrici attaccati - è stato ritrovato poco dopo, ancora inesploso, a quattro isolati di distanza. Secondo fonti della polizia, citati dalla Cnn, l'ordigno inesploso è uguale a quello che provocò la morte di numerose persone durante la maratona di Boston. nel 2013 (la foto dell'ordigno di Boston).

 

“E’ stato un episodio molto grave e sicuramente intenzionale, ma per il momento non ci sono prove specifiche e credibili di legami con il terrorismo, né emergono minacce specifiche per la nostra città”, ha detto il sindaco di New York, Bill De Blasio, accorso subito sul luogo dell’esplosione. “Ventinove persone sono state ferite - ha proseguito il sindaco - ma per fortuna, tranne un caso, nessuna è in condizioni gravi e nessuna è in pericolo di vita”. De Blasio ha anche ricordato, nel chiaro tentativo di tranquillizzare gli 8 milioni di abitanti della metropoli, che New York è diventata, dopo l’11 settembre, la città meglio attrezzata al mondo, dal punto di vista degli strumenti tecnici e della preparazione delle forze di polizia, per affrontare i pericoli del terrorismo.”

 

ATTENTATO A NEW YORK 4ATTENTATO A NEW YORK 4

La deflagrazione è avvenuta alla 20.30 di sabato sera quando la vita notturna di New York era in pieno svolgimento. Dalle prime ricostruzioni, sembra che l’ordigno fosse stato nascosto in un cestino metallico dei rifiuti all’angolo della 23ma strada e della Sesta avenue, una zona elegante, piena di negozi e locali, e non lontana da Eataly e dal Flatiron building. E’ stata una volante della polizia a sentire il botto ieri sera e ad avvertire per prima la centrale. Mentre la gente fuggiva e si sentivano urla di panico, sono giunte decine di autombulanze e di mezzi dei pompieri, assieme a centinaia di agenti, che erano già in stato di pre-mobilitazione in vista del summit di domani. Tutta l’area è stata isolata e setacciata, con gravi ripercussioni sul traffico e per la mobilità dei cittadini della zona.

ATTENTATO NEW YORK 1ATTENTATO NEW YORK 1

 

Due linee della metropolitana sono state fermate. E gli uomini della Joint terrorism task force, il gruppo di coordinamento tra Fbi e autorità locali, hanno cominciato le indagini, focalizzandosi sulle telecamere di sorveglianza, mentre televisioni e fotografi facevano rimbalzare le immagini di Chelsea in giro per il mondo. Barack Obama, che in quel momento partecipava assieme a Hillary Clinton a un pranzo di gala del Black Caucus a Washington, l’organismo che raccoglie i parlamentari afro-americano, ha subito ricevuto un resoconto dettagliato dell’accaduto.

 

“Continuiamo a tenere aggiornato il presidente su ogni sviluppo”, ha fatto sapere la Casa Bianca. La Clinton, che proprio in quel momento stava pronunciando il suo discorso, è stata informata alla fine. “Sono in contatto con il sindaco e con gli inquirenti”, ha detto con prudenza la candidata democratica. Donald Trump invece non ha rinunciato a una battuta a caldo sulle difficoltà che attraversano gli Stati Uniti sotto la presidenza di Obama.

 

ATTENTATO A NEW YORK 2ATTENTATO A NEW YORK 2

Nel pomeriggio di ieri, poco prima dell’incidente di Chelsea, c’era stata un’altra esplosione nel vicino stato del New Jersey, ma – secondo il sindaco De Blasio, che ha partecipato a una conferenza stampa assieme a James O’Neill, da poche insediatosi come capo della polizia al posto di William Bratton – non c’è nessuno collegamento tra i due episodi, come invece qualcuno aveva detto in un primo momento, ipotizzando una catena Chelsea è uno dei quartieri più affollati e vivi di Manhattan dove alle 20:30 circa di ieri ora locale (le 2:30 di oggi in Italia) una forte esplosione ha scosso la 23ma strada tra la sesta e la settima avenue. In particolare, la 23ma strada è una delle intersezioni più trafficate della città, non solo per la presenza di diverse stazioni della metropolitana, ma anche per l'alta concentrazione di ristoranti, supermercati e uffici.

 

MINNESOTAMINNESOTA

Ad un paio di isolati a nord c'è Eataly, il Flatiron Building, mentre proprio nel punto delle esplosioni ci sono due tra i più grandi supermercati di New York: Trader Joès e Fairway. Più a ovest c'è Wholefoods. Secondo quanto ha riferito l'emittente della città New York 1, non c'è stata alcuna evacuazione di edifici.

 

2. ACCOLTELLA 8 PERSONE IN UN CENTRO COMMERCIALE, POI VIENE UCCISO

Da “la Repubblica”

Otto persone sono state ferite a coltellate in un centro commerciale in Minesota da un uomo che poì è stato ucciso. Secondo quanto riferito dalla polizia alla Cbs locale, l'aggressore ha fatto riferimenti ad Allah e ad almeno una persona ha chiesto se fosse o meno musulmana prima di accoltellarla.

 

E' accaduto al Crossroads Center mall in St. Cloud, un centinaio di chilometri a nord-ovest di of Minneapolis. L'aggressore indossava un uniforme di guardia giurata di una società privata. L'uomo è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco da un poliziotto non in servizio.

NEW YORK BOMBANEW YORK BOMBA

NEW YORK ATTENTATONEW YORK ATTENTATO

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…