caccia leone leoni

ANNIENTARE LA TERRA, UN PASSO ALLA VOLTA - OGNI ANNO DUE SPECIE ANIMALI SI ESTINGUONO E PER GLI STUDIOSI SIAMO VICINI AL SESTO “ANNIENTAMENTO BIOLOGICO” DELLA STORIA - E’ A RISCHIO IL 41% DELLE SPECIE DI ANFIBI E IL 26% DI QUELLE DI MAMMIFERI - L’ECOLOGO LUIGI BOITANI: “L’UOMO DISTRUGGE TUTTO: ALLA FINE RESTERANNO SOLO LE FORMICHE”

1 - BIOLOGI DI STANFORD: È ANNIENTAMENTO L' ULTIMA VOLTA 65 MILIONI DI ANNI FA QUANDO SCOMPARVERO I DINOSAURI

Elena Dusi per “la Repubblica”

 

accoppiamento leoniaccoppiamento leoni

La rana arboricola Ecnomiohyla - grandi occhi neri, corpo marrone, un' abilità senza pari nell' arrampicarsi sugli alberi e poi planare giù - se n' è andata alla fine dell' anno scorso. L' ultimo esemplare è morto allo zoo di Atlanta e nessuno si è preoccupato nemmeno di dare la notizia. Accade un paio di volte all' anno, che una specie scompaia: a un ritmo cento volte superiore rispetto a un secolo fa, e quasi sempre in silenzio. Se fossimo capaci di contare uno a uno gli animali non domestici attorno a noi, non arriveremmo nemmeno alla metà degli esemplari dell' inizio del '900, stima uno studio su Pnas.

 

Lo sterminio dei rinoceronti in Africa Lo sterminio dei rinoceronti in Africa

Nell' indifferenza generale, avvertono gli autori, tre biologi delle università di Stanford e del Messico, siamo entrati nella sesta estinzione di massa: un «annientamento biologico», scrivono gli scienziati, che non riguarda solo gli animali, ma mette in pericolo anche «le fondamenta della civiltà umana».

 

L' espressione "sesta estinzione di massa" non è nuova e il dibattito sulla sua appropriatezza va avanti da alcuni anni, un po' come quello per il termine antropocene. Questa volta però Gerardo Ceballos dell' Universidad Nacional Autónoma de México, coordinatore dello studio di Pnas, invita a guardare i numeri e la realtà in tutta la loro crudezza. «La portata di questa estinzione è sottostimata» e l' umanità «pagherà a caro prezzo la decimazione dell'unico puzzle di vita dell'universo».

scimmie rubatescimmie rubate

 

Tra i vertebrati, uno su tre è in declino sia in termini di esemplari che di estensione e qualità dell' habitat. Tutte le 177 specie di mammiferi studiate direttamente hanno perso almeno il 30% della loro area geografica.

 

Due su cinque hanno perso l' 80%. Lo spettro dell' estinzione minaccia il 41% delle specie di anfibi e il 26% di quelle di mammiferi. In 25 anni il numero di leoni si è ridotto del 43%. Oggi ne restano 35mila, concentrati in piccole oasi laddove il loro habitat comprendeva quasi tutta l' Africa, l'Europa del sud, il medio oriente e parte dell'India.

 

Nell' Asia del sud e del sud-est tutti i grandi mammiferi analizzati direttamente hanno perso almeno l' 80% dell' habitat. In generale il depauperamento della biodiversità è più alto fra i tropici. I rinoceronti, la maggior parte dei felini e i grandi primati si sono ugualmente ridotti a vivere nel 20% (quando non addirittura meno) dell' habitat di un secolo fa. Le giraffe sono passate da 115mila a 97mila in meno di 30 anni. I pangolini sono stati decimati dal contrabbando.

orangoorango

 

Per perdere 200 specie abbiamo impiegato un secolo. Normalmente (in tempi non legati alle estinzioni di massa) sarebbero serviti 10 mila anni. «Considerando la durata della vita umana - scrivono i ricercatori - si fa fatica ad apprezzare la gravità di quanto accade».

 

Spesso poi, lamentano i biologi, nel lanciare gli allarmi ci si concentra sulle specie già a rischio estinzione (solo 5 mila gli orango del Borneo e di Sumatra rimasti), senza rendersi conto che animali oggi molto diffusi come le rondini perdono ogni anno milioni di esemplari, avvicinandosi al baratro un passo dopo l' altro. Presto, avvertono gli autori, le nuove specie a rischio saranno loro: «I margini di tempo entro i quali agire per fermare la sesta estinzione di massa sono molto stretti. Due o tre decenni al massimo».

SPECIE MARINE IN VIA DI ESTINZIONE BELUGA IN CANADA SPECIE MARINE IN VIA DI ESTINZIONE BELUGA IN CANADA

 

Nelle estinzioni di massa del passato la vita ha impiegato alcune decine di milioni di anni a crollare per poi riprendersi. Ma mai prima d' ora le specie animali erano state decimate da un unico grande predatore, capace da solo di consumare la stragrande maggioranza delle risorse del pianeta.

 

Distruzione dell'habitat, sfruttamento eccessivo della natura, inquinamento, invasione di specie aliene, malattie e ultimamente anche cambiamento climatico sono le cause principali della «perdita massiccia di vita» descritta nello studio. Una perdita che non riguarda ormai solo le specie notoriamente più bistrattate, ma che «ha raggiunto il livello di epidemia, attraversando tutte le regioni del mondo e tutte le linee filogenetiche, partendo dalle specie più rare, senza risparmiare quelle comuni».

 

Luigi BoitaniLuigi Boitani

2 - "CHI RESTERÀ ALLA FINE DI TUTTO? SOLO LE FORMICHE, IMMAGINO"  

Elena Dusi per “la Repubblica”

 

E alla fine chi resterà? «Le formiche immagino » risponde Luigi Boitani, biologo, ecologo, divulgatore attraverso libri e tv, professore alla Sapienza di Roma, che ospita il Global Mammal Assessment Programme ed elabora i dati su 5.600 specie di mammiferi nel mondo.

la rana volante a rischio estinzionela rana volante a rischio estinzione

 

La sesta estinzione di massa è reale?

«Senza dubbio. Sui dati si può discutere, ma l'impoverimento di specie e popolazioni animali è innegabile».

 

Sempre su Pnas, la settimana scorsa avete pubblicato uno studio sull' importanza dell' habitat per la salute di una specie.

«Habitat vuol dire "lui abita". È un concetto che va pensato in relazione alla singola specie, non in termini generici. È importante che non sia frammentato, perché all' interno di aree troppo piccole non avviene il rimescolamento genetico».

DELTA DEL NIGERDELTA DEL NIGER

 

La colpa delle estinzioni?

«Al primo posto la distruzione dell' habitat. Al secondo l' introduzione di specie aliene. Al terzo il prelievo insostenibile di risorse da parte dell' uomo».

 

Qual è la scena che più l'ha impressionata?

«Il delta del Niger, un tempo era un paradiso, un delta maestoso ricco di ogni forma di vita. Oggi è un posto allucinante zeppo di oleodotti e laghi di petrolio. Gli animali se li sono mangiati tutti».

 

Che effetti avrà la sesta estinzione di massa?

«Non ho idea. L' ultima estinzione ha permesso la diffusione dei mammiferi e quindi anche dell' uomo. Questa volta non so. Ma mi piace pensare che padrone del mondo resteranno le formiche».

SPECIE MARINE IN VIA DI ESTINZIONE PTEROPODA IN GIAPPONE SPECIE MARINE IN VIA DI ESTINZIONE PTEROPODA IN GIAPPONE estrazione di petrolio nel delta del niger in nigeriaestrazione di petrolio nel delta del niger in nigeriaDELTA DEL NIGER DELTA DEL NIGER SPECIE MARINE IN VIA DI ESTINZIONE SQUALO SPECIE MARINE IN VIA DI ESTINZIONE SQUALO

Ultimi Dagoreport

matteo salvini luca zaia giorgia meloni

DAGOREPORT – COSA SI SONO DETTI GIORGIA MELONI E LUCA ZAIA NELL'INCONTRO A PALAZZO CHIGI, TRE SETTIMANE FA? - TOLTA SUBITO DI MEZZO L'IDEA (DI SALVINI) DI UN POSTO DI MINISTRO, LA DUCETTA HA PROVATO A CONVINCERE IL “DOGE” A PRESENTARE UNA SUA LISTA ALLE REGIONALI IN VENETO MA APPOGGIANDO IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA (ANCORA DA INDIVIDUARE) - MA TRA UNA CHIACCHIERA E L'ALTRA, MELONI HA FATTO CAPIRE CHE CONSIDERA ZAIA IL MIGLIOR LEADER POSSIBILE DELLA LEGA, AL POSTO DI UN SALVINI OSTAGGIO DELLE MATTANE DI VANNACCI – UN CAMBIO DI VERTICE NEL CARROCCIO EVOCATO NELLA SPERANZA CHE IL GOVERNATORE ABBOCCHI ALL’AMO...

elly schlein giorgia meloni beppe sala ignazio la russa maurizio lupi marcello viola

DAGOREPORT - NESSUNO VUOLE LE DIMISSIONI DI BEPPE SALA: DA SINISTRA A DESTRA, NESSUN PARTITO HA PRONTO UN CANDIDATO E TRA POCHI MESI A MILANO COMINCIANO LE OLIMPIADI MILANO-CORTINA – MA SALA VUOLE MANIFESTARE ALL'OPINIONE PUBBLICA UNO SCATTO DI DIGNITÀ, UN GRIDO DI ONESTÀ, UNA REAZIONE D'ORGOGLIO CHE NON LO FACCIA SEMBRARE  ''LU CIUCCIO 'MIEZZO A LI SUONI'' - L’UNICO A CHIEDERE IL PASSO INDIETRO DEL SINDACO È IGNAZIO LA RUSSA, CHE INVECE UN CANDIDATO CE L’HA ECCOME: MAURIZIO LUPI. METTENDO SOTTO LA SUA ALA IL PARTITO DI LUPI, "NOI MODERATI", ‘GNAZIO SOGNA IL FILOTTO: CONQUISTARE SUBITO IL COMUNE DI MILANO E NEL 2028 LA REGIONE LOMBARDIA – MOLTO DELL’INCHIESTA SULL’URBANISTICA DIPENDERÀ DALLA DECISIONE DEL GIP, PREVISTA PER MERCOLEDI': SE IL GIUDICE NON ACCOGLIERÀ LE RICHIESTE DEI PM (CARCERE O DOMICILIARI PER GLI INDAGATI), LA BUFERA PERDERÀ FORZA. VICEVERSA…

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER?