l amante doppio ozon

PER SAN VALENTINO C'E' "L'AMANTE DOPPIO" - IL FILM FRANCESE CHE NEGLI STATI UNITI FA ARROSSIRE ''50 SFUMATURE'', COMINCIA NEL PIÙ INDISCRETO DEI MODI: UNO ZOOM IN PRIMO PIANO DALL’INTERNO DI UNA VAGINA E CONTINUA CON LA SODOMIZZAZIONE DI LUI CON UNO STRAP-ON - DAILYBEAST: "IL FILM DI OZON È UNA VISIONE ALLUCINATA SUL DUALISMO DEL DESIDERIO" - TRAILER

 

DA 'www.dailybeast.com'

 

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Seguendo una breve sequenza di crediti d’apertura, ‘L’amant Double’ (‘L’amante Doppio’) comincia nel più indiscreto dei modi, contendendosi anticipatamente la migliore ripresa dell’anno: uno zoom in primo piano dall’interno di una vagina.

 

Non si fa in tempo a realizzare quanto accaduto che l'inquadratura sfuma sull’occhio di una donna che piange, delineando così fin da subito l’atmosfera delirante di questo thriller erotico che debutterà al cinema il giorno di San Valentino (14 febbraio); una coincidenza vistosa con l’uscita nelle sale dell’altro film erotico più atteso, l’ultimo della trilogia di “Cinquanta Sfumature.”  

 

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Che i francesi siano capaci di thriller più disinibiti della noiosa serie americana non sorprende. Ma col suo ultimo film, François Ozon ha svolto un impressionante quanto audace esperimento tra Hitchcock e De Palma, consegnando al pubblico un’opera che sposa una svitatezza psicologica e passionale a un certo tipo di ridicolaggine – e di oscenità – che nel loro insieme offrono un risultato, beh, eccitante.

 

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La donna con la quale veniamo intimamente in contatto nella prima scena del film, è  Chloe (Marine Vacth), che durante una visita ginecologica si lamenta dei suoi continui dolori di stomaco, e le viene perciò detto di consultare uno psicologo. Lei segue il consiglio e va da Paul (Jérémie Renier), un uomo affascinante e sensibile che, senza dire una parola, riesce a far espellere a Chloe la sua miriade di complessi sepolti.

 

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Ex modella “tosta” ma “stressata”, Chloe vive da sola col suo gatto Milo e non parla più con la madre. Dopo un paio di incontri smette di soffrire dei suoi crampi cronici allo stomaco e si innamora di Paul. Quando i due si mettono insieme però l’uomo non sembra essere realmente chi diceva di essere.

 

lndagando, la donna così scopre che Paul ha un gemello identico, Louis, centrale per il titolo e per il tema del film che si basa tutto sul gioco del doppio - senza andare troppo per le leggere. Ozon fa pieno uso di doppi schermi, specchi, doppelganger e i desideri contrastanti della donna per i due gemelli che rappresentano le due facce della mascolinità.

 

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Anche la personalità e il ruolo della donna protagonista si inverte nel film, quando dopo aver sposato Paul lo porta in un sexy shop in cui compra uno strap-on che usa ruvidamente su di lui. L’inverrsione dei ruoli e delle identità abbondano in questo film di fantasie carnali, che il regista riesce però a contenere con dolcezza - senza smettere di far battere i polsi - facendo scorrere la telecamera tra lunghi passaggi, aperture architettoniche e superfici riflettenti con una tale sfacciataggine di stile che luno non può che ridere sotto i baffi per l’eccesso di contenuti estetici rappresentati sullo schermo.

 

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Senza contare che, durante una delle tante scene di sesso di Chloe, la telecamera sul finale ripiomba con un altro zoom in primo piano sulla sua vagina.

 

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“L’Amante Doppio” parla di una relazione scandalosa, con abbastanza sesso spinto da soddisfare anche chi fosse alla sola ricerca di qualche brivido stuzzicante. Ciò nonostante, Ozon non è solo interessato a togliere qualche sfizio al pubblico; le riprese sono incastonate da contorni onirici dove il concetto di realtà si sfuma e ciò che è illusione viene conteso. Louis (l’altro gemello) è una persona vera, o una manifestazione della fantasia di Chloe? E se è vero, perché suo fratello ne nega l’esistenza e nessuno parla mai di lui? Cosa nasconde Paul tra le sue scatole private che non vuole assolutamente che Chloe veda?

 

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Il film di Ozon è una visione allucinata sul dualismo del desiderio. “L’amante doppio” è una sgargiante casa degli specchi di schizofrenici tumulti sessuali, in cui le menti e i corpi sono intrecciati in maniera tale da essere tanto più interessante quanto più è scandaloso.

 

Questo febbraio il signore e la signora Gray potrebbero fare la loro ultima apparizione, ma se siete affascinati da quel tipo di teatralità perversa, il film di Ozon batte nettamente la sua controparte americana.

 

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