pompei ultimo fuggiasco

L’ULTIMO FUGGIASCO DI POMPEI – L’ECCEZIONALE SCOPERTA NEL NUOVO CANTIERE DEL PARCO ARCHEOLOGICO – RITROVATI I RESTI DI UN UOMO DISABILE DI 35 ANNI INVESTITO DALLA FURIA BOLLENTE DEL VESUVIO CHE GLI HA SCAGLIATO ADDOSSO UN MASSO DI 300 CHILI – TENTAVA DI SCAPPARE QUANDO…

Da www.ansa.it

 

pompei l'ultimo fuggiasco

Ha avuto in sorte una fine orribile e l'ha guardata in faccia, investito dalla furia bollente del Vesuvio che gli ha scagliato addosso, decapitandolo, un masso di 300 chili.

 

A Pompei - come documenta in anteprima dal nuovo cantiere del parco l'ANSA - gli scavi da poco avviati hanno restituito anche una nuova vittima, un 35enne con una gamba malata che forse proprio per la sua disabilità si era attardato nella fuga.

 

pompei l'ultimo fuggiasco 7

Una scoperta "drammatica ed eccezionale" commenta il direttore Massimo Osanna, perché in quel punto si era scavato già nell'800 e poi di nuovo agli inizi del secolo scorso. Entusiasta il ministro uscente della cultura Dario Franceschini, che sul sito archeologico campano  e la nuova era di restauri ha puntato non poco: "Pompei è il simbolo di una storia di riscatto e di rinascita italiana".

pompei l'ultimo fuggiasco 6

 

Il ritrovamento è avvenuto nella Regio V, proprio all'angolo tra il Vicolo dei Balconi (la strada che il team del Parco archeologico di Pompei ha riportato alla luce poco più di una settimana fa) e il vicolo delle Nozze d'Argento. 

 

"Lo abbiamo ritrovato in uno slargo dove forse c'era una fontana- racconta all'ANSA il direttore - un angolo della strada che era ancora ricoperto da un buon livello di strato piroplastico". Nei secoli la terra gli era in parte collassata addosso, per cui non è stato possibile ricostruirne le sembianze usando la tecnica del calco di gesso.

 

Qualche calco è stato invece possibile farlo tutto intorno allo scheletro. Ed è servito per capire quanto drammatici devono essere stati gli ultimi istanti di quest'uomo, che si è visto arrivare addosso la nube piroplastica, in pratica una valanga di fuoco "che trascinava con sé detriti, pezzi di ferro, rami, pezzi di selciato".

pompei l'ultimo fuggiasco 5

 

Di sicuro, ricostruiscono gli esperti, il poveretto deve essersi attardato. La sua tibia, fa notare l'antropologa Valeria Amoretti, presenta le tracce - dopo duemila anni ancora evidenti- di una brutta infezione ossea che doveva procuragli un gran dolore e rendergli difficoltosa la fuga.

 

Quando finalmente deve essersi convinto a scappare, la situazione era precipitata. La pioggia di cenere aveva sfondato i tetti, fatto crollare le case. Nel vicolo si erano depositati già due metri di lapillo.

 

Il povero fuggiasco claudicante deve aver tentato il tutto per tutto. Ma non è andato lontano, pochi passi e dietro di lui deve aver avvertito un rumore sordo e tremendo. Chissà, magari non ha resistito alla tentazione di voltarsi a guardare. Un attimo e non c'è stato scampo. 

pompei l'ultimo fuggiasco 4

 

La nube incandescente lo ha avvolto e un masso enorme lo ha investito colpendolo al busto, con tutta probabilità staccandogli di netto la testa. Gli archeologi lo hanno trovato schiantato a terra di schiena, il masso che come un'incudine piovuta da cielo gli copre le spalle,le braccia, la parte alta del torace. Ora saranno le analisi di laboratorio, con esami sistematici delle ossa e del dna a ricostruirne con più certezza la storia. 

pompei l'ultimo fuggiasco 2

 

Comunque sia, sottolinea Osanna, quella del fuggiasco claudicante è "una scoperta che aggiungerà un nuovo importante tassello alla storia di Pompei". E per quell'uomo dolorante, ultimo fra gli ultimi della città seppellita dal vulcano, un tributo di memoria.

 

'ULTIMO FUGGIASCO 11'ORTO DEI FUGGIASCHI A POMPEI'ULTIMO FUGGIASCO 12

pompei l'ultimo fuggiasco 10pompei l'ultimo fuggiasco 3pompei l'ultimo fuggiasco 9pompei l'ultimo fuggiasco 8pompei l'ultimo fuggiasco 1

bambino pompei 5bambino pompei 3POMPEI RESTI

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...