nuovo regolamento donne nell'esercito usa

GLI UOMINI DEVONO RISPETTARE LE REGOLE. PER LE DONNE SI FA UN'ECCEZIONE - CAMBIA LA DISCIPLINA CHE IMPONEVA IL "DRESS CODE" ALLE DONNE DELL’ESERCITO AMERICANO: ADDIO ALLE MANOVRE DI CONTENIMENTO DEI CAPELLI DENTRO L’ELMETTO E OK A CODE DI CAVALLO E TRECCE. LE RAGAZZE POTRANNO ANCHE RADERSI A ZERO E METTERE UN FILO DI ROSSETTO DALLE TINTE SOFFUSE. IL PROSSIMO ANNO CI SARA' ANCHE UNA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE A LORO DEDICATA?

Flavio Pompetti per “il Messaggero”

 

nuovo regolamento donne nell'esercito usa

In prima linea sul fronte di guerra sì, ma con lo chignon e un filo di rossetto sulle labbra. Cambia il codice estetico per le soldatesse statunitensi.

Dallo scorso venerdì la rigida disciplina che imponeva alle giovani reclute di assomigliare quanto più possibile ai loro colleghi maschi si è aperto ad aggiornamenti più realistici, e più consoni all' identità delle donne che prestano servizio nelle Forze armate.

 

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ACCONCIATURE Alla base del cambio di orientamento c' è la massa delle donne che oggi prestano servizio. Negli anni '60 erano appena il 2%, tutte relegate in funzioni segretariali. Oggi sono più del 15% e hanno varcato le soglie di mansioni una volta impensabili. La parità è ancora lontana, specie riguardo alle carriere, con le donne che da poco hanno iniziato a dare l' assalto ai gradi più alti.

 

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Nel frattempo però il numero è abbastanza elevato da cominciare a far sentire la propria voce e il codice che regola i criteri di apparenza: AR670-1, è un gradino fondamentale per cominciare a marcare le differenze. Le lamentele sono partite da dettagli funzionali: fino alla settimana scorsa chi voleva mantenere i capelli a una lunghezza diversa da quella richiesta per i maschi doveva arrotolarli in un toupè, o ungerli per ridurne il volume al punto di farli scomparire dentro l' elmetto.

 

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«Era una manovra faticosa dice la soldatessa semplice Nina Brey e poi i capelli finivano per spingere l' elmetto fuori dal centro, e portarlo a premere contro la fonte». Le manovre di contenimento della capigliatura erano poi due volte più punitive per le soldatesse di colore, le quali spesso hanno capelli crespi che rigettano il contenimento. Oltre a questo, il codice imponeva un doppio standard che minava l' identità di tutte le donne soldato, quello tra la vita privata e quella in divisa.

 

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Venerdì scorso le modifiche sono divenute operative. I capelli lunghi potranno uscire dall' elmetto, purché in forma ordinata e compatta: una treccia o una crocchia di qualsiasi lunghezza. Una colorazione leggera è anche possibile, purché non abbia tinte troppo accese. E chi invece sceglie di radersi la testa potrà finalmente farlo come da decenni era permesso solo ai colleghi maschi.

 

Misure minime, ma che fanno un' enorme differenza per chi è chiamato a osservarle. Il concetto fondamentale è che la personalità femminile comincia a emergere nell' omologazione monocromatica delle forze armate e insieme ad essa il riconoscimento ufficiale della presenza dell' altra metà del cielo in baracca. Infine si tratta soltanto di agevolare un maggiore comfort per chi serve la patria da soldatessa e di aiutare ognuno a sviluppare il massimo potenziale possibile.

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MAGLIETTE PER LE MAMME Il codice non si ferma a liberalizzare le norme sull' acconciatura dei capelli. Per la prima volta l' uso del rossetto viene ammesso, anche per chi è assegnata a funzioni operative. Anche per le labbra è richiesta moderazione: tinte soffuse e colorazioni limitate ai mezzi toni. La misura ha permesso di chiarire che anche i maschi possono coprire le labbra con gel isolante, necessario quando si è esposti alla possibile contaminazione di agenti chimici. L' ultima novità riguarda le donne soldato che sono giovani madri.

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A loro saranno distribuite magliette con tasche che coprono il seno, e che possono essere aperte senza bisogno di rimuovere la tuta, per permettere di allattare i propri bambini nei luoghi nei quali sono autorizzate a farlo. Le modifiche si fermano qui per il momento, ma le indagini interne in cerca di suggerimenti hanno fatto emergere una parallela esigenza dei soldati maschi per una revisione dell' AR670-1. Presto si tornerà a discutere di barbe, finora proibite nei ranghi inferiori, a differenza dei baffi che sono già consentiti.

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