scontri a piazza del popolo - forza nuova e ultras contro le misure anti covid 5

PRONTI, PARTENZA, CAOS! - A MEZZANOTTE SCOPPIA LA GUERRIGLIA A PIAZZA DEL POPOLO A ROMA - 400 MANIFESTANTI DI “FORZA NUOVA” E ULTRAS DANNO SFOGO ALLA RABBIA CONTRO IL COPRIFUOCO CON BOMBE CARTA E DANNI ALLE AUTO - SI È FINITI TRA CASSONETTI IN FIAMME, LACRIMOGENI E FUGHE - IL PIANO PREORDINATO: LA DOTAZIONE DI PETARDI E ALTRI ORDIGNI ESPLOSI A RIPETIZIONE, VISI COPERTI DA CASCHI E CAPPUCCI E GLI SCOOTER AD OSTACOLARE L’AZIONE DELLE FORZE DELL’ORDINE… - VIDEO DEGLI SCONTRI

 

 

 

1 - ALLARME ORDINE PUBBLICO GUERRIGLIA ANCHE A ROMA PREOCCUPAZIONE DEL COLLE

Cristiana Mangani per “il Messaggero”

 

scontri a piazza del popolo forza nuova e ultras contro le misure anti covid

Dopo Napoli anche Roma. Lo avevano annunciato su twitter quelli di Forza Nuova: «Pronti a scendere in piazza senza paura». E poco dopo la mezzanotte di ieri è scoppiata la guerriglia: bombe carta, scontri e attimi di tensione a piazza del Popolo. La polizia ha disperso circa 400 manifestanti (in presidio contro il coprifuoco imposto per l'emergenza Covid) dopo l'esplosione di alcuni fuochi di artificio e il lancio di almeno una bomba carta. La protesta si è spostata verso il Muro Torto, dove gli agitatori hanno dato fuoco a cassonetti e rifiuti fino al Lungotevere, mentre fuggivano dagli agenti.

 

La manifestazione era nata per protestare contro le nuove decisioni del governo. Ma quando la piazza si mischia all'estremismo e alla violenza, anche le legittime rimostranze vengono travolte. E così si è finiti tra lacrimogeni e fughe. Uno scenario immaginato già dal Viminale.

 

scontri a piazza del popolo forza nuova e ultras contro le misure anti covid 9

Tanto che, qualche giorno fa, il capo della Polizia Franco Gabrielli, ha indetto una videoconferenza con tutti i questori d'Italia e i capi dei Dipartimenti, proprio per pianificare interventi, controlli, per conoscere le varie realtà locali e gli eventuali allarmi. Negli uffici Digos, l'allerta guerriglia era arrivata da più parti. Prima Napoli, poi la Capitale. E ora le stesse scene potrebbero ripetersi a Bari, Palermo, in Calabria.

 

I FOCOLAI

Per il capo della Polizia bisogna essere pronti a intervenire rapidamente. Sono stati predisposti i controlli per le mascherine, quelli per il blocco dei quartieri della movida dove è stato chiesto ai questori di agevolare il più possibile con uomini e mezzi, le ordinanze dei sindaci. E si è discusso di un altro punto che desta preoccupazione: la profilassi interna, il contenimento del contagio tra i poliziotti, perché si stanno sviluppando diversi focolai, e questo vuol dire il blocco dell'attività per decine di loro.

scontri a piazza del popolo forza nuova e ultras contro le misure anti covid 8

 

Un rischio che non si può correre. Gabrielli ha garantito la presenza di uomini dove il caso lo richiederà e, ieri, circa 70 poliziotti tra reparto mobile e reparto anticrimine, sono stati inviati a Napoli, dove la protesta pacifica di alcune categorie di lavoratori si è scontrata con la voglia di guerriglia di esponenti della criminalità organizzata, di ultrà e di esponenti della destra estrema. «Attacchi preordinati, atti di violenza organizzati che nulla hanno a che fare con le forme di dissenso civile e con le legittime preoccupazioni degli imprenditori e dei lavoratori legate alla difficile situazione economica», ha spiegato la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese.

 

scontri a piazza del popolo forza nuova e ultras contro le misure anti covid

Dietro le molotov lanciate, i cassonetti bruciati, c'era un piano preordinato. A Napoli come a Roma. Lo dimostra non solo la dotazione di petardi e altri ordigni esplosi a ripetizione, non solo il fatto di essere scesi in strada con il viso coperto da caschi e cappucci, ma anche la presenza in strada di decine di scooter - pare fossero 150 - che sfrecciavano tra le vie per ostacolare la reazione di Polizia e Carabinieri all'aggressione. Nel capoluogo campano sono stati fermati due 32enni, con precedenti per spaccio, condannati per direttissima e rimessi in libertà: nulla a che fare con le preoccupazioni dei piccoli imprenditori.

 

scontri a piazza del popolo forza nuova e ultras contro le misure anti covid 7

Ieri altri episodi si sono ripetuti nei pressi della sede della Confindustria e poi di nuovo davanti al palazzo della Regione. Il disagio sociale e le tensioni sembrano preoccupare anche il Quirinale. Il 27 ottobre si svolgerà il già programmato Consiglio supremo di Difesa, convocato due volte l'anno dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E uno dei temi sarà proprio «le conseguenze dell'emergenza sanitaria sugli equilibri strategici e di sicurezza globali, con particolare riferimento alla Nato e all'Unione Europea».

 

L'ESERCITO

Nel frattempo, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha chiesto, durante la conferenza Stato-Regioni, «il controllo militare della città dopo le 23». Un vero e proprio coprifuoco da tempi di guerra. E a lui, invece, da Roma, sono arrivate indicazioni precise di abbassare i toni. «Basta interventi a effetto», che tanto erano serviti durante la prima fase di lockdown, «ascolti maggiormente le voci della protesta civile», gli è stato consigliato. La situazione di Napoli è considerata veramente esplosiva, visto che gli ospedali sono al collasso. Politica e istituzioni hanno condannato in modo unanime l'accaduto.

scontri a piazza del popolo forza nuova e ultras contro le misure anti covid 11

 

2 - MOVIDA, GUERRIGLIA IN CENTRO ALLO SCATTARE DEL COPRIFUOCO

Francesco Pacifico e Alessia Marani per “il Messaggero”

 

In 400 per gettare nel caos il Centro di Roma, nella speranza di emulare quanto avvenuto a Napoli il giorno prima. Si è risolto nel peggiore dei modi il presidio di Piazza del Popolo (non autorizzato) voluto da Forza Nuova contro le restrizioni anti Covid. Il leader romano Giuliano Castellino, prima dell'avvio della manifestazione, aveva promesso un presidio tranquillo, con una semplice disobbedienza civile: in giro anche dopo mezzanotte.

 

Ma a tre minuti da mezzanotte dai partecipanti sono partiti dei razzi, forse il segnale per lanciare la carica, e poi sono state lanciate bombe carte contro la polizia. In piazza anche Roberto Fiore, leader nazionale di Forza Nuova.

 

scontri a piazza del popolo forza nuova e ultras contro le misure anti covid 10

Gli agenti sono subito intervenuti per sgomberare la piazza, con i manifestanti dispersi verso piazzale Flaminio e il lungotevere. Qui è successo l'inferno: cariche, cassonetti bruciati, tafferugli e motorini gettati per l'aria. La polizia, che ha fermato tre persone, è riuscita a disperderli ed evitare che raggiungessero il Centro, ma i manifestanti dell'estrema destra hanno creato altri disordini anche nel vicino quartiere Prati.

 

MASSIMO RIGORE

Nel pomeriggio il Prefetto Matteo Piantadosi era stato chiaro sull'atteggiamento da tenere. Nella riunione di ieri Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza convocato dal prefetto si è anche discusso della manifestazione, organizzata con un tam tam nell'area grigia del web, e coinvolgendo anche il mondo degli ultras.

 

Insieme alle altre forze dell'ordine e alla sindaca Virginia Raggi, Piantedosi, anche in vista dell'ulteriore stretta preannunciata per oggi da un nuovo Dpcm, aveva richiamato tutti a «mantenere alta la guardia, rafforzando l'attività info-investigativa preventiva e i servizi di controllo». Il prefetto ha invitato alla massima attenzione «verso qualsiasi forma di fenomeno pretestuoso», ossia nei confronti di «manifestazioni pretestuose», che nulla hanno a che fare con la inviolabile libertà di espressione del pensiero.

scontri a piazza del popolo forza nuova e ultras contro le misure anti covid 6

 

Tradotto: va bene la protesta dei no-msk o dei commercianti in piazza, «ma tutto ciò che, invece, sarà pretestuoso e violento non verrà ammesso», anzi verrà respinto «con rigore e fermezza». I ristoratori romani, intanto, si dicono allo stremo m si dissociano.

 

«Se quanto trapela nella bozza del Dpcm venisse confermato - dice Sergio Paolantoni della Fipe Confcommercio - per noi è arrivata la fine. Chiudere alle 18 e di domenica per locali e pasticcerie equivale a un lockdown. Ma sia chiaro: noi né abbiamo saputo, né siamo stati invitati in piazza del Popolo. Ci dissociamo da chi sfrutta la nostra crisi economica per fare politica. Apparecchieremo le tovaglie a terra mercoledì davanti al Pantheon, protesteremo legalmente e senza violenza, rispetteremo la città».

 

L'ECONOMIA ILLEGALE

scontri a piazza del popolo forza nuova e ultras contro le misure anti covid 5

Sebbene Roma non sia Napoli (dove la Regione ha paventato un lockdown effettivo) non è detto che già la notizia di nuovi provvedimenti governativi in itinere possa fare nascere elementi di disappunto con carattere di trasversalità. Questa l'analisi del Comitato. I collettivi e i centri sociali sarebbero già in fermento e venerdì sera erano a Napoli, prima dell'irrompere sulla scena delle batterie arrivate dai quartieri, per esempio.

 

scontri a piazza del popolo forza nuova e ultras contro le misure anti covid 3

E al di là degli interessi economici leciti per cui protestare, c'è tutto un altro mondo - spesso legato alla movida - fatto dall'indotto della vendita di alcolici fuori orario, spaccio di droga e riciclaggio (basti pensare ai locali nel Centro di Roma finiti nella sfera della criminalità organizzata che batte scontrini) che con la limitazione dei movimenti e il lockdown ha vita più difficile e scalpita cercando canali nei quali fare convogliare il malcontento.

 

scontri a piazza del popolo forza nuova e ultras contro le misure anti covid 4

 

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…