proteste uffizi

CRUCCO SOTTO ATTACCO - PROTESTE AGLI UFFIZI CONTRO IL DIRETTORE SCHMIDT: LA FRONDA DI 30 STORICI DELL'ARTE E RESTAURATORI DOPO L'ACCORPAMENTO CON PALAZZO PITTI - “CI SENTIAMO IMPOVERITI E MORTIFICATI”. MA IL TEDESCO REPLICA: “MA QUALE DEMANSIONAMENTO. IO RISPETTO LE REGOLE E VADO AVANTI” 

Paolo Conti per il Corriere della Sera

 

IL PASSAGGIO TRA PALAZZO VECCHIO E GLI UFFIZI 2IL PASSAGGIO TRA PALAZZO VECCHIO E GLI UFFIZI 2

È il primo scontro tra uno dei direttori non italiani di grandi musei, vincitori del concorso internazionale voluto dal ministro per i Beni culturali Dario Franceschini e la base dei suoi dipendenti. Ieri è stata resa nota una lettera della Uil Beni culturali in cui oltre trenta funzionari, storici dell' arte, restauratori degli Uffizi protestano contro il direttore Eike Schmidt, dopo l' accorpamento tra Palazzo Pitti e, appunto, gli Uffizi.

 

L' accusa è di «demansionamento rispetto al ruolo rivestito», di «insufficiente comunicazione», di aver dunque «impoverito e mortificato» il ruolo di restauratori e storici dell' arte. Nel documento si chiede di «dar conto del motivo per cui gli storici dell' arte sono stati esclusi da tutte le convenzioni conto terzi per mostre» e di «garantire ai funzionari storici dell' arte le stesse opportunità economiche di tutto il restante personale degli Uffizi». L' ufficio restauri chiede che la «collaborazione con l' Opificio delle pietre dure subentri soltanto quando ve ne sia necessità» in modo che non ci sia «subalternità» degli Uffizi rispetto a all' Opificio. La carenza di comunicazione «è avvertita da gran parte del personale come fonte di fraintendimenti e di problemi».

 

eike schmidteike schmidt

Secondo Enzo Feliciani, segretario nazionale e insieme locale della Uil Beni culturali, «occorre avviare una trattativa per restituire funzioni ai funzionari, storici dell' arte e restauratori, andate perse in questo cambiamento. Prima avevamo importanti responsabilità di settori, un patrimonio andato perduto che occorrerebbe recuperare». Schmidt, ammette Feliciani, «ha cambiato il sistema, instaurandone uno nuovo, ma ci sono delle cose che ancora non vanno». Eike Schmidt ribatte «non all' italiana», ovvero evitando scontri frontali ma replicando nel merito: «La lettera è del 22 giugno scorso e con la Uil Beni culturali, quindi anche con Enzo Feliciani, abbiamo già aperto più di un tavolo di lavoro, e alcuni problemi sono già stati affrontati».

IL PASSAGGIO TRA PALAZZO VECCHIO E GLI UFFIZI IL PASSAGGIO TRA PALAZZO VECCHIO E GLI UFFIZI

 

E poi, aggiunge Schmidt sempre con un po' di sereno distacco, «la lettera rappresenta una minoranza, io lavoro con una struttura di 420 colleghi statali più una sessantina di dipendenti di Ales, la società in house del ministero dei Beni culturali». Ed ecco le risposte. Sul demansionamento: «Non può esserci "demansionamento" perché i ruoli sono affidati con chiarezza dal mansionario nazionale e certo io non l' ho mai violato. Possono esserci casi di funzionari che, prima dell' unificazione Pitti-Uffizi, avevano il titolo di "direttore", ma soltanto per delega, e alla guida di microstrutture persino di due persone». Perché ora Pitti e Uffizi sono unificati organizzativamente e a Pitti è avvenuto il «miracolo» della creazione di un unico museo del Palazzo, laddove prima erano assurdamente due (e con orari diversi!).

UFFIZIUFFIZI

 

Entro qualche settimana Schmidt intende annunciare «il lancio del biglietto unico Uffizi-Pitti». In quanto ai restauratori: «Li ho valorizzati, tanto che con me il responsabile dell' ufficio restauri è appunto un restauratore, e non uno storico dell' arte». Invece, sugli storici dell' arte: «La gran parte sono ben felici di aver potuto mettere da parte il peso burocratico. Ora gli storici dell' arte svolgono il loro vero lavoro: ricerca scientifica, stesura dei testi destinati a mostre e cataloghi. Lo specifico lavoro amministrativo è stato affidato al personale amministrativo».

 

uffizi uffizi

E l' esclusione dalle convenzioni conto terzi per mostre? «La legge vieta la doppia retribuzione per incarichi aggiuntivi in orario di lavoro. Se si svolge al di fuori, se ne può parlare. Altrimenti sono tenuto a rispettare le regole». Non sarà che c' è anche uno scontro di culture, lei tedesco e loro sindacalisti italiani? Schmidt sorride: «Forse sì, forse no, ma il clima di lavoro è positivo. E c' è anche una bella mescolanza geografica. Forse non tutti sanno che la maggioranza del personale di Uffizi-Palazzo Pitti viene da Napoli».

uffizi firenze01uffizi firenze01

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO