MONETIZZARE LA SANTITÀ - LA PARACULATA DI DON STANISLAO DZIWISZ: HA FATTO PUBBLICARE I DIARI SEGRETI DI WOJTYLA CHE L’EX PAPA VOLEVA FAR DISTRUGGERE - I RICAVI SERVIRANNO PER COSTRUIRE UN CENTRO RELIGIOSO

Marco Ansaldo e Agnieszka Zakrzewicz per ‘La Repubblica'

Non lascio dietro di me alcuna proprietà di cui sia necessario disporre. Gli appunti personali siano bruciati. Chiedo che su questo vigili don Stanislao». Così si espresse il Grande polacco nel suo testamento, il 6 marzo 1979. Perché allora queste disposizioni sono state violate?

Perché i suoi appunti non bruciati come richiesto? Quelle note, gelosamente custodite per anni dal suo segretario personale, alla morte di Giovanni Paolo II furono trasferite alla diocesi di Cracovia. Dove don Stanislao Dziwisz, poi divenuto cardinale e successore di Karol Wojtyla alla guida pastorale della città, li ha appena fatti pubblicare presso la casa editrice Znak sotto il titolo: "Sono saldamente nelle mani di Dio. Appunti personali 1962-2003".

Non tutti, in Polonia, hanno preso bene questa operazione. Le polemiche anzi infuriano, perché le due agende segrete di Wojtyla sembrano essere trasformate in reliquie. L'editore polacco spiega che questo è un libro che dovrebbero leggere tutti. Ma non risponde alla domanda sulle copie tirate, o se il cardinale Dziwisz riceverà delle royalties sotto qualche forma. Assicura però che i ricavi andranno alla costruzione del Centro "Non abbiate paura" nei pressi di Cracovia.

Eccoli, comunque, i diari del Grande polacco, prima da semplice vescovo, e poi da Pontefice massimo. Un'agenda risale al 1962, l'altra al 1985. Dentro, ci sono le sue riflessioni su grandi temi - tuttora - al centro del dibattito nella Chiesa. Come la guida della Curia. O il celibato dei sacerdoti. Ma anche giudizi che mescolano la spiritualità del Pontefice alla curiosità dell'uomo, del Wojtyla artista e letterato.

E così appunti su grandi personaggi storici (Hitler, Bismarck), e scrittori di fama assoluta (Hemingway, Dostoevskij, Tolstoj, Manzoni, Sartre). Rimarranno però delusi tutti quelli che sperano che nelle Note personali di Giovanni Paolo II si trovino informazioni o retroscena. Nelle due agende Wojtyla tenne solo il suo diario personale.

LO STILE
Le note wojtiliane non sono caotiche. E un buon grafologo potrebbe svelare molto sulla personalità dell'uomo che il 27 aprile 2014 sarà proclamato santo. Eppure basta dare un'occhiata alle pagine delle agende per capire che abbiamo a che fare con un persona disciplinata, sistematica, molto attenta ai particolari, con una grande capacita di sintesi, e un rapporto intimo e rigoroso con il proprio diario.

UN PAPA-PASTORE
Adesso, con i grandi cambiamenti voluti da Papa Francesco, le parole di Wojtyla sul ruolo del sacerdote- pastore e sui poveri ci colpiscono per attualità. Leggiamo: «Pastore. Prima caratteristica - un vero pastore riceve il potere da Cristo. Seconda caratteristica - conoscenza del gregge e delle pecore: ciò spiega anche le strutture: la diocesi,
le parrocchie, le comunità di base. Terza caratteristica: deve essere la vera guida (non può andare troppo in fretta o troppo lentamente) - sapendo che gli altri lo seguono. Quarta caratteristica: essere pronto a cercare la pecorella smarrita. Quinta caratteristica: essere disponibili».

IL GOVERNO DELLA CURIA
È un punto centrale. Ecco cosa ne scriveva: «Essere Curia del Papa nella Chiesa. "Presidenza dinamica nella carità" e "complesso antiromano". Conoscenza - e applicazione del Vaticano II. Nuova evangelizzazione. Ministero della santificazione. Si governa animando - si anima governando. Ministero di Pietro nella collegialità. Alcune priorità: 1. Applicazione del Vaticano II. 2. Apertura alla comunione, all'ecumenismo, altre religioni ecc.. 3. Riferimento alle chiese particolari. 4. Apertura al laicato. 5. Spirito di servizio, bontà, parole di Paolo VI».

IL CELIBATO DEI PRETI
Ci sono le sue convinzioni, ma anche i forti dubbi personali. «Purezza. Il corpo proviene da Dio. Cristo è la purezza stessa e la verginità stessa! Il celibato sacerdotale è un mistero soprannaturale (vedi le parole di Cristo: non tutti capiscono), e anche un dono di Dio. Questo dono si realizza in un uomo concreto, nonostante le sue debolezze. È quello che penso?».

L'AMORE PER GLI SCRITTORI
È curioso vedere a margine delle note del Papa nomi significativi della storia o della letteratura, come Dostojevski, Hemingway, Manzoni, Dante, Heidegger, Tolstoj, Sartre, Bonhoeffer, san Tommaso, Giovanni Bosco, Madre Teresa, Hitler, Bismarck. Frammenti
di citazioni si intrecciano con riflessioni sulla fede e la Chiesa.

Accanto alla frase «La morte è un mistero. Cristo cambia il mistero della morte in testimonianza della morte, Evangelo», mette il nome di Tolstoj. E vicino a quella «La morte è un assurdo? La vita è solo un pellegrinaggio, dopo il quale ci aspetta l'incontro con Cristo nella perenne felicità. Allora: non è un assurdo ma Logica Divina / Piano Divino », scrive invece il nome di Sartre.

Hemingway spunta poi a margine di questa nota: «I Vangeli hanno riportato solo poche frasi di Maria. "Come è possibile se non conosco il Marito"... "la verginità
come testimonianza di Dio". "Eccomi, sono la serva del Signore, si compia la Tua volontà"». Scrivendo questa riflessione su Maria, Wojtyla aveva forse in mente le difficoltà e la solitudine del protagonista de Il vecchio e il mare, popolarissimo in Polonia, e che il giovane Wojtyla sicuramente lesse e portò nel cuore.

Ma come interpretare il nome di Heidegger piazzato a margine della frase: «Il celibato sacerdotale è un mistero soprannaturale »? Scrivendo questa nota il futuro Papa, amante delle montagne polacche, aveva in ogni caso in mente il filosofo tedesco nella sua baita della Foresta Nera. E a cosa pensava annotando il nome di Hitler vicino alla frase: «Il peccato più grande - in quanto l'ideale più grande»? Alla superbia umana che sta alla base delle «strutture del peccato»?

"IL POVERO SALVA IL MONDO"
È uno dei concetti più intensi delle agende. «Il povero salva il mondo. Il povero trasforma il mondo. Cristo sceglie i poveri: Optio pro pauperibus. La povertà - non: rassegnazione, ma: scelta di amore».

GLI ULTIMI ANNI
Il carattere della scrittura, prima vigoroso, con il passare degli anni si
affievolisce. Il 22 febbraio 1999 Giovanni Paolo II appone una nota: «Le conferenze sono molto ricche di contenuti. Difficile annotare tutto». Dal 2001 comincia avere difficoltà a centrare le righe dell'agenda.

L'ultima frase: «Giona, ossia la paura di annunciare l'amore di Dio», è già scritta con sforzo evidente il 15 marzo 2003. Un istante simbolico, quando la malattia piega le forze intellettuali del Papa, e il suo rigore di cronista di tutti i ritiri spirituali in Vaticano viene meno.

 

GIOVANNI PAOLO II WOJTYLA IN MONTAGNA HANS HERMANN GROER CON PAPA WOJTYLAprodi papa giovanni paolo LETTERA CALOIA A DZIWISZemo 29 stanislaw dziwiszkrlwjy14 carlo azeglio franca ciampi stanislao dziwisz

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)