incidenti stradali

NON SI FANNO PIÙ BOTTI FRATELLÌ – QUAL È L’UNICO MODO PER RIDURRE GLI INCIDENTI STRADALI? FARCI RINCHIUDERE IN CASA PER IL LOCKDOWN! - NEL 2020 CROLLO DI SINISTRI (-29,5%), FERITI (-32%) E MORTI AL VOLANTE (-26,3%) - MA MICA PERCHÉ SONO MIGLIORATI I COMPORTAMENTI VIRTUOSI DEGLI AUTOMOBILISTI O È CRESCIUTA LA SICUREZZA: MERITO SOLO DELLE MACCHINE CHIUSE IN GARAGE PER I VARI BLOCCHI DELLA CIRCOLAZIONE - APPENA CI RIBUTTEREMO NEL TRAFFICO TORNERÀ TUTTO COME PRIMA…

M.D. per “Libero quotidiano

 

la polizia dopo un incidente

Meno traffico uguale meno morti. Le automobili rimaste in garage durante il periodo del lockdown hanno danneggiato non soltanto i carrozzieri e i meccanici, rimasti con le mani in mano, ma anche concessionari e venditori di veicoli a motore, benzinai e società autostradali. Almeno però, nel frattempo, sono crollati anche gli incidenti stradali e le relative vittime.

 

Tra i numerosi effetti collaterali della pandemia di coronavirus, certifica l'Istat, nel periodo tra gennaio e settembre 2020 è stato osservato un decremento, mai registrato prima, di incidenti e infortuni.

 

incidenti stradali 1

Il periodo di lockdown ha determinato il blocco quasi totale della mobilità e della circolazione da marzo a maggio inoltrato, influendo in maniera determinante sul fenomeno.

 

Secondo le stime preliminari, nei primi nove mesi del 2020 si registrano 90.821 incidenti, pari a -29,5%, con 123.061 feriti (-32%) e 1.788 vittime (-26,3%). Se si limita l'osservazione al periodo gennaio-giugno le diminuzioni sono più accentuate, pari a circa il 34% per le vittime e a quasi il 40% per incidenti e feriti. Poi è bastato rimettersi al volante e, nel trimestre luglio-settembre 2020, anche l'incidentalità è risalita, con cali più contenuti rispetto allo stesso periodo nel 2019.

 

incidente stradale segnalato

La diminuzione delle vittime, sottolinea l'Istat, riguarda tutti gli ambiti stradali: nei primi nove mesi dell'anno è stimata pari a circa il 50% sulle autostrade, tra il 40 e il 44% su strade urbane ed extraurbane.

 

I periodi di confinamento della popolazione e blocco della circolazione hanno condotto a una diminuzione forzata di incidenti e vittime, non legata però, sottolinea l'istituto di statistica, a comportamenti virtuosi e al miglioramento della sicurezza stradale.

 

incidente

In termini percentuali, nei primi nove mesi del 2020 il numero di morti è sceso del 43,1% rispetto al 2010 e del 66,4% nel confronto con lo stesso periodo del 2001. Nel primo semestre 2020, le percorrenze medie annue sono diminuite del 37% rispetto allo stesso periodo del 2019 sulle autostrade in concessione e del 32% sulla rete extraurbana principale mentre le prime iscrizioni di autovetture si sono ridotte del 43 per cento.

 

Durante i mesi estivi è stata registrate una ripresa sia della mobilità sia del mercato auto, sostenuto dagli incentivi. Se invece si estende l'osservazione fino a settembre, le percorrenze medie sulle strade extraurbane principali risultano in calo del 23%, le prime iscrizioni di auto nuove di fabbrica subiscono una contrazione del 33 per cento.

 

incidente in strada

Come accaduto in Italia, anche nella maggior parte dei Paesi europei sono state adottate misure restrittive e chiusure totali nel corso del 2020, che hanno prodotto i medesimi effetti.

 

Dai dati diffusi dall'European Transport Safety Council (Etsc), riferiti ai decessi registrati nel mese di aprile 2020 in 24 Paesi della Ue, al culmine della prima ondata della pandemia, si registra una diminuzione media di mortalità del 36%, valore senza precedenti se si pensa che i decessi nella Ue a 28 sono diminuiti del 24% nel decennio 2010-2019. Secondo i primi dati disponibili, la riduzione più alta è stata registrata proprio in Italia, seguita da Belgio, Spagna, Francia e Grecia.

incidente fra macchine

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