A SCUOLA DI BOTTE - IL RAGAZZO PICCHIATO DAL PROF RIBADISCE LE ACCUSE: “SI PARLAVA DI GAY E IL DOCENTE MI HA MESSO LE MANI AL COLLO. ERO DIVENTATO BLU...” - IL PROF: “TRA UN ANNO DIVENTO DI RUOLO E MI SAREI MESSO A MENARE UN RAGAZZINO? E CHE SO’ IMPAZZITO?”

Virginia Piccolillo per il “Corriere della Sera

 

aula scolasticaaula scolastica

«Sicuro? Certo. Ero diventato blu. Per fortuna è intervenuto il mio compagno e il prof mi ha tolto le mani dal collo». All’avvocato conferma tutto il quattordicenne di Perugia che ha denunciato di essere stato picchiato e insultato con frasi omofobe dall’insegnante, durante la lezione.

 

Mentre il docente insiste nel gridare la sua innocenza: «Non sono né omofobo, né picchiatore. Ho insegnato nelle carceri, ho un master nei disturbi dell’attenzione, sono stimato e amato dai miei vecchi alunni. E ora, dopo 13 anni di insegnamento in prova, a un anno dal diventare professore di ruolo, mi sarei messo a insultare e a menare un ragazzino di 14 anni. E che so’ impazzito?». 
 

stefania giannini 7stefania giannini 7

Oggi, nell’istituto professionale di Assisi, dove 6 giorni fa la lezione di Accoglienza alberghiera si è conclusa con una denuncia penale per lesioni, arriveranno gli ispettori del ministero, per interrogare l’insegnante, e il viceministro dell’istruzione, Davide Faraone, per un colloquio privato con il ragazzo. 
 

Ma la mamma di Cristian, il nome è di fantasia, lancia un appello: «Mio figlio ha bisogno di tranquillità e di serenità. Ieri le telecamere lo hanno rincorso fuori dalla scuola. È un bambino di 14 anni, non può avere questa pressione addosso». Ha paura Cristian, spiega la mamma attraverso il suo avvocato, Massimo Rolla. Ieri è tornato a scuola ed è stato accolto bene dai compagni e dai professori dell’altra sezione dove è stato spostato in attesa che la situazione venga chiarita.

 

stefania giannini 5stefania giannini 5

Ma teme di diventare bersaglio di scherno. «Non è gay. Anche se non ha nulla contro gli omosessuali. Ma il motivo principale per cui abbiamo voluto denunciare non sono quelle frasi, ma il fatto che sia stato picchiato all’interno di una classe, durante l’orario scolastico. Qualsiasi cosa abbia detto o fatto, non poteva essere mandato dal preside o buttato fuori dalla classe? Perché quell’ematoma?» . 
 

Il referto del pronto soccorso dell’Ospedale di Perugia non lascia spazio a simulazioni: «Contusione sulla gamba destra», «5 giorni di prognosi». «Lui non voleva neanche dirlo, ma l’ho visto che zoppicava, ho insistito e alla fine è scoppiato a piangere e mi ha raccontato tutto. Non ho motivo di credere che non dica la verità», assicura la madre di Cristian. «Stavano svolgendo un esercizio in classe — aggiunge l’avvocato Rolla — lui era rimasto indietro e ha chiesto aiuto al compagno di banco. A quel punto il ragazzo riferisce che il professore, seccato perché si distraeva, gli ha detto quelle frasi (“essere gay è una brutta malattia. Tu ne sai qualcosa?”, ndr ).

DAVIDE FARAONE DAVIDE FARAONE

 

Il ragazzo ha risposto a tono (”sì, da quando conosco lei”, ndr ). E il docente gli ha dato due pugni forti sulla spalla, due calci alla gamba e poi gli ha stretto per un attimo le mani attorno al collo, tanto che il compagno di banco del ragazzo è intervenuto dicendo: “Ma così lo strozza”. Sono stati proprio i ragazzi a spingerlo a denunciare. Non vorrei che venissero fuori altri episodi». 
 

«Ma per l’amor del cielo. Posso alzare la voce, per farmi sentire da chi è distratto, ma mani al collo proprio no. So che il ragazzo ha un ematoma. Non so come se lo sia fatto. Io non sono stato», assicura il professore sotto accusa, che valuta controquerele. 
 

Lui la racconta così: «Stavo illustrando come si compila la scheda del portiere d’albergo e spiegavo l’importanza di tutelare la privacy dicendo che in una stanza di hotel ci possono venire persone di ogni genere.

 

DAVIDE FARAONE DAVIDE FARAONE

Uno studente, per fare lo spiritoso, mi ha chiesto: “Ma ci vengono anche i gay?”. Io ho risposto: “Questo non ti deve interessare perché essere gay non è mica una brutta malattia”. Siccome il ragazzo continuava a chiacchierare l’ho chiamato e gli ho detto: “A te non interessa?”. Lui mi ha dato del gay. Io ho poggiato la mano sulla sua spalla e l’ho scosso leggermente dicendogli di finirla e di mettere la gamba sotto il tavolo. Chissà che cavolo ha capito. La classe mi ha espresso solidarietà». 
 

Sarà la magistratura ad accertare i dettagli di questa vicenda. Oltre ad alcuni compagni di classe del ragazzo, la polizia giudiziaria avrebbe sentito anche il tecnico del laboratorio. Resta il monito del ministro Stefania Giannini: «Se accertato, sarebbe un fatto gravissimo». 

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO