POPE SAVE THE KING – RE CARLO III ARRIVA IN VATICANO PER L’INCONTRO STORICO CON PAPA LEONE XIV: SARÀ IL PRIMO MONARCA INGLESE, CAPO DELLA CHIESA ANGLICANA, A PREGARE PUBBLICAMENTE CON UN PONTEFICE CATTOLICO DA QUANDO ENRICO VIII SI SEPARÒ DA ROMA NEL 1534 CON UNO SCISMA – L’ESPERTA ANNA WHITELOCK: “È UNA OCCASIONE DI ENORME IMPORTANZA SIMBOLICA PER IL RIAVVICINAMENTO CON ROMA. CARLO NON SOLO È UOMO DI FEDE, MA SI SENTE ANCHE IMPEGNATO A VIVERLA IN MODO ATTIVO”
Estratto dell’articolo di Marco Varvello per “la Stampa”
re carlo e camilla in visita in vaticano foto lapresse 7
«Un evento storico»: non c'è espressione più abusata di questa nel linguaggio pubblico. Ma come descrivere altrimenti l'immagine dei capi di due Chiese cristiane che fianco a fianco pregano insieme dopo quasi cinque secoli? La prima volta dallo scisma di Enrico VIII. Papa Leone XIV, pontefice romano e re Carlo III, supremo Governatore della Chiesa anglicana, invocheranno insieme il Padre comune nella magnificenza della Cappella Sistina. Accadrà oggi, momento centrale della visita del sovrano inglese e della regina Camilla in Vaticano, una ulteriore tappa nel cammino ecumenico.
re carlo in visita in vaticano foto lapresse
«È una occasione di enorme importanza simbolica per il riavvicinamento con Roma, spiega Anna Whitelock, una delle maggiori esperte britanniche di famiglia reale inglese, docente di storia della monarchia alla City University di Londra. Fino allo scisma del 1532 i re inglesi erano in ottimi rapporti con il Vaticano tanto che lo stesso Enrico VIII ricevette il titolo di "Defensor fidei" da Papa Leone X nel 1521. Un titolo che i sovrani britannici hanno voluto mantenere fino ai giorni nostri, anche dopo l'allontanamento da Roma.
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[…] Ma Carlo è religioso al di là del suo compito istituzionale: «La Regina Elisabetta era credente dichiarata. Carlo non solo è altrettanto uomo di fede, ma si sente anche impegnato a viverla in modo attivo e propositivo - continua Whitelock - per questo ha accettato l'invito ecumenico a pregare insieme, con brani che ricordano il dovere di cura del Creato. Una preoccupazione per la difesa dell'ambiente che accomuna Papa Leone e re Carlo, da sempre appassionato ecologista. Sentono entrambi che su questo fronte i cristiani al di là di ogni appartenenza devono essere in prima fila nella difesa e nel rispetto di un pianeta che è bene di tutti».
[…] «Dal punto di vista dottrinale -spiega ancora Whitelock- il nodo di contrasto fondamentale della chiesa anglicana è lo stesso delle principali confessioni protestanti, che interpretano in modo solo simbolico la trasformazione del pane e del vino durante la Messa. Non dunque come corpo e sangue del Cristo come i cattolici. Per il resto le differenze sono organizzative, a cominciare dall'ammissione delle donne al sacerdozio fino agli ordini più elevati, di cui la nomina di Sarah Mullally è stata naturale conseguenza».
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Lo scisma anglicano ha alimentato secoli di guerre, lotte fratricide come quelle che hanno insanguinato fino a pochi decenni fa il Nord Irlanda. Fin quasi a metà Ottocento i cattolici furono banditi dalla vita pubblica britannica e proibita la costruzione di chiese cattoliche. Il gesto di re Carlo nella cappella Sistina dunque è un momento di riconciliazione che va ben oltre a questa cerimonia. […]
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