rozzano omicidio strada emanuele spavone antonio crisanti milano

“AVEVO INTENZIONE DI UCCIDERMI” – IL KILLER DI ROZZANO CONFESSA L’OMICIDIO DEL SUOCERO: “L’HO FATTO PERCHÉ TEMEVO POTESSE FARE DI NUOVO MALE A MIA FIGLIA” E CERCA DI RIDIMENSIONARE IL RUOLO DEL COMPLICE CHE ERA CON LUI IN SCOOTER – SECONDO IL GIP C’È IL PERICOLO CHE POSSA UCCIDERE DI NUOVO: LA PISTOLA CON CUI HA SPARATO ANCORA NON SI TROVA –  I VERBALI IN MANO AL PM: LA STORIACCIA DI ABUSI E LA FAMIGLIA SPACCATA

omicidio per strada a rozzano, in provincia di milano 10

Cesare Giuzzi per il “Corriere della Sera – ed. Milano”

 

E. S.: «Sono stato io a ucciderlo. L' ho fatto perché temevo che potesse fare di nuovo del male a mia figlia. Non sapevo che fosse a Rozzano, quando l' ho visto ho temuto per mia figlia. E dal momento che avevo una pistola ho deciso di sparargli».

Pm: Lei generalmente gira con pistole addosso?

E. S.: «Avevo intenzione di uccidermi, volevo ammazzarmi nel parco alla presenza del mio amico A., in questo modo lui avrebbe potuto chiamare i soccorsi».

 

omicidio per strada a rozzano, in provincia di milano 4

Il killer di Rozzano confessa così davanti ai magistrati di aver ucciso l' ex suocero A. C., 63enne originario di Secondigliano (Napoli). Il suo verbale è un misto di menzogne e verità, di ricostruzioni inverosimili e lucide ammissioni. Ammette però di averlo «giustiziato» per la vicenda degli abusi sulla figlia, e nipote della vittima, per la quale il 63enne era indagato.

omicidio per strada a rozzano, in provincia di milano 8

 

Il 35enne nel suo racconto davanti al pm Monia Di Marco e ai carabinieri della tenenza di Rozzano guidati dal luogotenente Massimiliano Filiberti, cerca di ridimensionare il ruolo del complice 27enne che era con lui in scooter. E soprattutto di «evitare» l' aggravante della premeditazione che potrebbe valere l' ergastolo e che ieri il gip Elisabetta Meyer ha confermato nelle 9 pagine di ordinanza di convalida del fermo.

omicidio per strada a rozzano, in provincia di milano 7

 

E. S., a parere del giudice, deve restare in cella perché c' è il pericolo che possa uccidere di nuovo. L' arma usata per sparare all' ex suocero, infatti, non è ancora stata trovata. Una delle tante lacune della confessione, visto che E. S. ha genericamente raccontato di aver «buttato la pistola lungo la statale Pavese in direzione di Binasco». Allo stesso modo - assistito dall' avvocato Antonio Lucio Abbondanza - ha detto di aver trovato per caso l' arma «al parco 2 di Rozzano, dietro la piscina»: «Un paio di mesi fa ho visto dalla finestra dei ragazzi su uno scooter che lanciavano uno zaino nel parco.

rozzano

 

A quel punto andavo a vedere cosa c' era e dentro trovavo una pistola di cui mi sono poi appropriato». Una circostanza inverosimile, secondo gli inquirenti, se non altro perché E. S. è un nome abbastanza noto a Rozzano, con diversi precedenti e membro di una famiglia piuttosto nota nel mondo della malavita.

 

Insieme al killer, sullo scooter Sh bianco di sua proprietà, c' era anche A. M., l' amico 27enne. Anche lui davanti ai magistrati ha confessato di aver partecipato al delitto, ma ha ribadito di non conoscere nulla del piano omicida né di sapere che l' amico avesse una pistola. «Voglio precisare che io non guidavo il motorino.

 

Siamo arrivati al parcheggio dietro al Gigante. Siamo scesi dallo scooter, io mi sono tolto il casco e ho incontrato un mio conoscente (un parente della vittima, ndr ). E. S., invece, incontrava un' altra persona con la quale si incamminava dietro a un furgone bianco.

 

A un certo punto sentivo colpi di pistola. Preoccupato, notando che lui aveva lasciato le chiavi attaccate allo scooter, mi mettevo alla guida e andavo verso il furgone per vedere.

rozzano giallo

Non sono riuscito neanche ad arrivare, perché lui mi è sbucato davanti e si è messo alla guida. Così siamo andati via».

 

Il complice dice di non aver visto il cadavere del 63enne a terra ma di aver «rimproverato» più volte l' amico: «Ero molto spaventato. Non sapevo che avesse con sé un' arma. Dopo il fatto l' ho più volte rimproverato chiedendogli "Cosa ca... hai fatto?"». Le strade dei due amici dopo dieci minuti si dividono.

 

omicidio per strada a rozzano, in provincia di milano 3

Racconta ancora il 27enne: «Mi sono incamminato da solo verso il parco dove c' è un distributore d' acqua. Mi sono incappucciato temendo che qualcuno potesse riconoscermi. Ho incontrato un ragazzo e gli ho chiesto il favore di portarmi un kebab. Tra le 2.30 e le 3 di notte sono tornato a casa: mia nonna mi ha detto che erano venuti a cercarmi i carabinieri. Intimorito sono uscito e tornato nel parco dove mi sono addormentato su una panchina».

 

omicidio per strada a rozzano, in provincia di milano 2

Il ragazzo rientra a casa di nuovo intorno alle 11 del mattino e dopo aver pranzato decide di consegnarsi in caserma: «Volevo andare a trovare mia mamma in ospedale, avevo paura che i carabinieri mi arrestassero senza aver commesso nulla. Ho pensato a mia figlia e poi mi sono consegnato». Nel suo verbale racconta però anche cosa è accaduto prima del delitto: i due si incontrano nel primo pomeriggio, E. S. chiede un casco e passa a prendere l' amico in scooter.

 

omicidio per strada a rozzano, in provincia di milano 1

Poi iniziano a girare per Rozzano: «Abbiamo assunto cocaina a casa sua: avevamo due dosi, le abbiamo divise in 4 e le abbiamo sniffate a distanza di due ore una dall' altra. L' ultima alle 17». Meno di un' ora prima del delitto. Su questo punto il gip ha chiarito che i due killer hanno agito con lucidità, quindi senza che la droga avesse effetto sulle loro capacità. Il 35enne conferma l' uso della droga e dice che alle 16 hanno anche giocato una schedina al centro scommesse di viale Lombardia: «Poi abbiamo continuato a fare giri in moto. Abbiamo anche mangiato un panino in un bar di via Gramsci».

omicidio per strada a rozzano, in provincia di milano 5

 

Poi E. S. ricostruisce il film del delitto: «Transitando casualmente nel parco ho visto il mio ex suocero. Mi sono fermato lasciando A. sulla moto. Io l' ho chiamato da parte, ci siamo spostati dietro al furgone. A quel punto ho tirato fuori la pistola ed è partito un colpo. Dopo che ho schiacciato il primo colpo sono usciti altri spari, non so se automaticamente....». Per gli inquirenti però il killer avrebbe «controllato» che la vittima fosse realmente deceduta. Scrive il gip: «E. S. si trattiene nei pressi del corpo per sincerarsi della riuscita del proprio lavoro».

omicidio per strada a rozzano, in provincia di milano 11omicidio per strada a rozzano, in provincia di milano 9omicidio per strada a rozzano, in provincia di milano 6

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…