COSA HA CAUSATO LA MORTE DELLE TRE PERSONE CHE HANNO USATO IL VACCINO ANTINFLUENZALE “FLUAD”? SI IPOTIZZAVA UN QUARTO DECESSO, UN 81ENNE DI PRATO, MA POI L’ALLARME E’ RIENTRATO - L’AGENZIA DEL FARMACO: “NON E’ DETTO CHE SIA IL VACCINO LA CAUSA DEI DECESSI”
1 - BLOCCO VACCINI: MORTE SOSPETTA OTTANTENNE A PRATO
(ANSA) - Ci sarebbe una quarta vittima a causa del vaccino antinfluenzale Fluad: un uomo ottantenne di Prato - secondo quanto riporta La Nazione di Firenze - è deceduto ieri, dopo aver assunto il vaccino mercoledì scorso. La dose di vaccino apparterrebbe ai lotti bloccati ieri. La segnalazione ufficiale non sarebbe ancora giunta all'Aifa.
2 - BLOCCO VACCINI: ESCLUSA RELAZIONE CON MORTE A PRATO
(ANSA) - Non ci sarebbe nessuna correlazione fra la morte di un uomo ottantenne di Prato deceduto ieri e la vicenda del lotto dei vaccini per i quali e' stato disposto ieri il blocco dall'Aifa. Secondo quanto si apprende le verifiche avrebbero gia' escluso la relazione con la vaccinazione.
3 - VERIFICHE SU QUALI PASSAGGI SIANO SALTATI NEI CONTROLLI - L’AGENZIA: NON SI CREI PAURA
Mario Pappagallo per il “Corriere della Sera”
Al ministero della Salute e all’Aifa si chiedono che cosa può essere accaduto con quelle vaccinazioni letali. Il nostro è uno dei sistemi di controllo più severi di verifiche a livello di produzione, di efficacia, di sicurezza, di segnalazione di casi avversi. Ed, infatti, l’allarme è scattato secondo gli schemi previsti dal sistema di farmacovigilanza: eventi avversi subito dopo la vaccinazione o nelle 48-72 ore successive.
Schema precauzionale che chiama in causa i carabinieri del Nas, le Asl, le Regioni, l’azienda produttrice (Novartis), l’Istituto superiore di sanità. L’input parte dall’ente di controllo sui farmaci, l’Aifa, che riceve le segnalazioni e fa scattare la catena di eventi. Primo punto da sottolineare: non significa che i lotti «sospetti» (il 142701 e il 143301) fatti ritirare siano colpevoli di alcunché.
Secondo: non è detto che il vaccino sia la causa dei decessi o delle gravi reazioni avverse. Ma ora dovranno essere ripercorsi sotto la lente di ingrandimento anche i passaggi precedenti, quelli di produzione dei due lotti, per non essere impreparati alla scoperta di un nesso tra somministrazione e decessi. E sono già scattati gli incroci internazionali per sapere di segnalazioni analoghe.
La morte delle tre persone, tutte over 65, dopo l’iniezione della dose di Fluad è avvenuta fra il 7 e il 16 novembre scorsi. È il direttore generale dell’Aifa, Luca Pani, a comunicarlo: «Un evento cardiovascolare (infarto, ndr ) è avvenuto nell’immediatezza, circa un’ora dopo la somministrazione», mentre le altre due morti sono avvenute entro le 48 ore successive per infiammazione del sistema nervoso centrale, encefalite-meningite e hanno riguardato due persone intorno agli 80-90 anni.
Un altro, novantaduenne, è grave ma in vita. In attesa delle indagini di laboratorio sui campioni dei lotti ritirati (se ne occupa l’Istituto superiore di sanità), Pani spezza una lancia pro-vaccinazioni: «I vaccini sono una risorsa preziosa e insostituibile per la prevenzione dell’influenza stagionale e delle sue complicanze, che possono essere gravi negli ultrasessantacinquenni e nei pazienti affetti da condizioni croniche preesistenti». E avverte: «Niente panico, niente allarmismi».
Eccesso cautelativo dovuto, nonostante il temuto effetto boomerang dell’esposizione mediatica. In un precedente ritiro di un altro vaccino (sempre Novartis), questa volta prima ancora che arrivasse all’uso, la conseguenza fu il dimezzamento di chi scelse la prevenzione antinfluenzale. Era il 2012. I sospetti riguardavano solamente la qualità del prodotto. Nello stesso anno, poche settimane prima erano state ritirate 2,5 milioni di dosi di un prodotto dell’azienda Crucell per problemi di sterilità di alcuni lotti.
I vaccini, essendo somministrati a persone sane, risultano tra i prodotti più sicuri a livello di farmaci. Occorre capire, però, che cosa si intende per sicuro. Se si intende «libero da ogni qualsiasi effetto negativo» allora nessun vaccino è sicuro. In meno di un caso su un milione si può avere una severa reazione allergica (anafilassi).
Ma che cos’è meno di un caso su un milione rispetto alle 350 persone che ogni anno muoiono negli Stati Uniti per incidenti durante il bagno o la doccia, ai 200 a causa di cibo aspirato in trachea mentre mangiano, ai 100 letalmente colpiti da fulmini? Eppure pochi ritengono che mangiare, fare il bagno, o camminare all’aperto mentre piove, siano attività pericolose.