terre rare svezia ebba busch

TANTI SALUTI A XI JINPING: SCOPERTO IN SVEZIA UN MAXI DEPOSITO DI TERRE RARE, I 17 ELEMENTI CHIMICI FONDAMENTALI PER PRODURRE I PRODOTTI HI TECH! – L’ANNUNCIO BOMBA DEL GOVERNO DI STOCCOLMA: CI SONO RISORSE MINERARIE CHE SUPERANO IL MILIONE DI TONNELLATE DI OSSIDI DI TERRE RARE. È IL PIÙ GRANDE GIACIMENTO CONOSCIUTO DI QUESTO TIPO IN EUROPA. PER ESSERE PIENAMENTE FUNZIONANTE DOVREMO ASPETTARE UNA DECINA D’ANNI, MA È UN’OTTIMA NOTIZIA PER RENDERCI AUTONOMI DALLA CINA, CHE AD OGGI HA IL MONOPOLIO DEL SETTORE…

Daniel Mosseri per “Libero quotidiano”

 

terre rare 1

Il cobalto e il titanio si usano per produrre batterie al litio e celle a combustibile, e almeno di nome li conosciamo già. Ma esiste anche l'europio che, come il disprosio, serve per la realizzazione di laser mentre il neodimio serve nella produzione di magneti permanenti a elevata coercitività come anche di più comuni auricolari.

 

CINA TERRE RARE

Benvenuti nel mondo delle terre rare, 17 elementi chimici (lo scandio, l'ittrio e 15 lantanidi) dei quali una società avanzata non può più fare a meno. Magneti, superconduttori, batterie di ogni sorta, fibre ottiche, turbine eoliche, strumenti medici, apparecchiature militari, radar: l'economia moderna tutta pannelli solari e veicoli ibridi brama questi elementi. Il loro nome è fuorviante: rara non è tanto la loro presenza sotto la crosta terrestre quanto la loro concentrazione. Le terre rare si trovano mescolate ad altri elementi dai quali vanno estratte e separate, ottenendo pochi chilogrammi delle prime da decine di tonnellate dei secondi.

terre rare 3

 

Gli Stati Uniti, si legge in un recente rapporto dello U.S. Geological Survey, ne hanno importate per 109 milioni di dollari nel 2020 e per 160 milioni nel 2021.

Sempre secondo lo USSG, la Cina è il paese più ricco di terre rare con una disponibilità stimata pari al 40% delle riserve globali. Anche l'Irena, l'Agenzia internazionale per l'energia rinnovabile, attribuisce il primato al Celeste impero, con 140 mila tonnellate dei preziosi elementi prodotte nel 2020.

 

terre rare

LA CLASSIFICA

A grande distanza seguono gli Usa (38.000 t), l'Australia (17,000 t) e il Madagascar (8.000 t) mentre un gigante come l'India arranca a 3.000 tonnellate. Insomma, chi vuole correre verso un'economia green-tech deve bussare alla porta della Cina, lei per prima affamata di terre rare. Per l'Ue sembra invece che non ci sia scampo: liberatasi (controvoglia) del giogo del gas russo, appare destinata a dipendere da Pechino per innovare.

 

ebba busch scoperto maxi deposito di terre rare in svezia

Poi da Stoccolma la notizia-bomba: la Lkab, compagnia mineraria svedese di proprietà pubblica, ha annunciato di aver «identificato importanti depositi di elementi di terre rare nell'area di Kiruna (la città più settentrionale del regno, a nord del circolo polare artico, ndr). A seguito di un'esplorazione di successo, la società riferisce oggi di risorse minerarie di metalli delle terre rare che superano il milione di tonnellate di ossidi di terre rare e il più grande giacimento conosciuto di questo tipo in Europa».

il rendering del futuro ecoparco industriale della lkab

 

La dirigenza di Lkab, il primo estrattore al mondo di materiali ferrosi, ha festeggiato con compostezza scandinava. Per Jan Moström, l'ad del gruppo, si tratta di «una buona notizia non solo per Lkab, la regione e il popolo svedese, ma anche per l'Europa e il clima».

 

Ricordando che l'Ue, di cui la Svezia fa parte, ha indicato nel 2035 l'anno in cui daremo addio alle autovetture col motore a scoppio, Moström ha anche osservato che «senza miniere (di terre rare) non ci possono essere veicoli elettrici». Tanto meno in una Europa dove questi elementi diventano sempre più necessari - le stesse istituzioni europee prevedono che il loro uso aumenterà di cinque volte da qua al 2030 - ma da dove non si estraggono. E la questione non è poi solo economicamente ma anche geopolitica visto che, come osserva il manager svedese, «la Cina domina completamente il mercato, un fattore che aumenta la vulnerabilità dell'industria europea».

 

DIFFICOLTÀ

MINIERA TERRE RARE

Tutto risolto, dunque? No perché le terre rare restano laboriose da estrarre per loro stessa natura ma nessuno può contestare il giubilo della ministra svedese dell'Industria, Ebba Busch, che dopo la scoperta ha chiamato il proprio paese «una miniera d'oro». Le nuove terre rare cadono come il cacio sui maccheroni del Critical Raw Materials Act, un documento dello scorso settembre con cui l'Ue, di cui la Svezia ha la presidenza di turno fino al prossimo 30 giugno, si accinge a presentare una proposta di regolamento su «le materie prime critiche» per contribuire «allo sviluppo di catene di approvvigionamento affidabili e solide».

 

xi jinping visita il centro di trasformazione delle terre rare di ganzhou 3

Per Möstrom è solo questione di tempo: «Stiamo già investendo e prevediamo che ci vorranno diversi anni per studiare il giacimento e le condizioni per estrarlo in modo redditizio e sostenibile». Forse dieci, forse 15 anni prima che l'impresa vada a regime. Per allora la Svezia dovrebbe anche essere diventato un membro della Nato.

produzione di terre rare 1terre rare 1produzione di terre rarexi jinping visita il centro di trasformazione delle terre rare di ganzhou 1terre rareTerre rare UcrainaTerre rare Ucraina 2ebba busch scoperto maxi deposito di terre rare in sveziaebba busch con un robot zoomorfo al quartier generale lkabterre rare in svezia terre rare 2produzione di terre rare 2

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO