acilia esplosione

“SEMBRAVA UNA BOMBA” - ESPLODE UNA PALAZZINA A ROMA NELLA ZONA DI ACILIA, MUOIONO UNA DONNA E LA FIGLIA DI 8 ANNI - L'IPOTESI: UNA FUGA DI GAS - ESTRATTE VIVE 4 PERSONE - VIDEO

 

Federica Angeli per la Repubblica - Roma

ACILIA PALAZZINA ESPLOSAACILIA PALAZZINA ESPLOSA

 

Una fuga di gas, l’esplosione di una bombola da 70 litri e subito dopo quella dell’ossigeno di uno studio medico, ha lacerato una palazzina e distrutto i sogni di una famiglia. Debora Cardinali, un’insegnante di 47 anni e la sua bimba di 8 sono morte sepolte da cumuli di macerie.

 

Sono le 14 e 11 minuti quando un boato ha fatto tremare un intero quartiere, Acilia, entroterra del X Municipio. Il palazzo a due piani al numero 36 di via Giacomo della Marca si è sbriciolato come avesse avuto tonnellate di dinamite sotto le fondamenta. «Sono caduto addosso a mio nipote — racconta un pensionato di 67 anni che abita lungo la via, tre edifici dopo — ho pensato che avessero lasciato una bomba nell’androne».

 

«Il terremoto! Questo mi sono detta subito — spiega invece una parrucchiera che ha il negozio all’angolo della strada — poi ho visto il lampadario che non si muoveva, sono uscita in strada e ho visto una nuvola gigantesca di fumo che si alzava verso il cielo».

 

DEBORA CARDINALI DONNA MORTA ACILIADEBORA CARDINALI DONNA MORTA ACILIA

Fumo e macerie al numero 36. E, un istante dopo lo sgomento, la tragedia. «Mia mamma è rimasta sotto, anche mia sorella, fate qualcosa», il grido disperato è di Lorenzo, un ragazzo di 16 anni che frequenta l’alberghiero. «Aurora, trovate Aurora», urla invece la prima donna salvata da quel che rimane del palazzo, Silvana, 67 anni. Aurora, 8 anni e la sua mamma, Debora Cadinari di 47 sono sepolte sotto quintali di cemento armato, mobili, finestre, lamiere.

 

La strada si riempie di mezzi dei vigili del fuoco, della croce rossa, di ambulanze e macchine di carabinieri e vigili urbani. Quanto accaduto alle 14.11 con molta probabilità è stata un’esplosione provocata da una fuga di gas nell’appartamento al secondo piano di quell’edificio costruito 20 anni fa, «proprio mattone dopo mattone — dicono gli amici più intimi — dal signor Cardinari che ora è morto e ha lasciato tutto ai due figli, Ezio e Debora ».

 

ACILIA CROLLO PALAZZINAACILIA CROLLO PALAZZINA

Quell’abitazione era stata affittata ad alcuni cingalesi: ci vivevano in 6. Da lì sarebbe nato l’inferno: il gas sprigionato ha fatto esplodere una bombola da 70 litri che, a sua volta, ha provocato l’esplosione di quella dell’ossigeno di uno studio dentistico al pian terreno. Ezio Cardinari, fratello maggiore, 68 anni, era a casa sua, al secondo piano; la moglie Silvana era al primo, a casa di Debora e di Aurora. L’uomo, che si trovava accanto a una finestra, è stato catapultato fuori: è stata la sua salvezza. La moglie Silvana è stata la prima ad essere estratta viva da quel cumulo di dolore e polvere e in eliambulanza è stata portata al policlinico Gemelli.

 

Quindi le ricerche dei soccorritori si sono concentrate sulla piccola Aurora e la sua mamma, insegnante di una scuola elementare a Dragona. Le hanno cercate per ore e ore e poco dopo le 22 i loro corpi sono stati trovati ed estratti, purtroppo senza vita.

 

«Sento una voce che chiede aiuto, sono qui». Sono le 16 e 45 e un vigile del fuoco sguinzaglia il suo cane che inizia a camminare sulle macerie. La protezione civile posiziona microfoni ovunque che amplifichino anche il più flebile sospiro. In strada la disperazione di Lorenzo strazia il cuore dei presenti: era uscito alle 14 per andare a comprare al discount il pane per la famiglia. Quando torna, la mamma, la sorellina e la sua casa non ci sono più. Il padre, Massimo, direttore di un supermercato di Casal Palocco era al lavoro. Si è precipitato davanti quel che resta della sua vita e ha stretto a sé il figlio adolescente circondato dall’affetto dei residenti del quartiere.

ACILIA PALAZZINA ESPLOSAACILIA PALAZZINA ESPLOSA

 

Non ha mai smesso di sperare che i corpi della moglie e della piccola venissero estratti vivi. Alle 17 i motori delle ruspe che si accendono lo fanno crollare sulla sedia di un parrucchiere vicino casa sua. «Se accendono le ruspe vuol dire che non c’è più niente da fare», dice scuotendo la testa e con gli occhi lucidi un’ amica intima di famiglia. «Fermate tutto, fermate le ruspe»: il grido del caposquadra delle operazioni riaccende le speranze. Una flebile voce è stata catturata dai microfoni. Vigili urbani e pompieri iniziano a scavare con le mani. Alle 18 si ripiomba nella disperazione. Poi alle 22 la drammatica notizia.

 

La procura di Roma ha aperto un fascicolo per disastro colposo. Al momento, contro ignoti. Il pm Mario Palazzi dopo un sopralluogo alla palazzina di via Giacomo della Marca, ha disposto una consulenza tecnica che affiderà oggi a due ingegneri per chiarire le cause dell’esplosione. Intanto i vigili urbani hanno già consegnato al magistrato tutta la documentazione sulla costruzione della palazzina. Quanto prima i 6 cingalesi scampati alla tragedia che abitano nell’appartamento da cui sarebbe partito tutto saranno ascoltati dagli inquirenti.

 

ACILIA CROLLO PALAZZINAACILIA CROLLO PALAZZINA

 

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…