marmolada ghiaccio valanga

SI POTEVA EVITARE IL CROLLO SULLA MARMOLADA? C’E’ STATA IMPRUDENZA? SECONDO LA PROCURA SI E’ TRATTATO DI UN EVENTO IMPREVEDIBILE - IL MISTERO DEI DUE CORPI RITROVATI: C’È LA POSSIBILITÀ, FA NOTARE UN INVESTIGATORE, CHE “NON SIANO DELLE PERSONE AD OGGI “DISPERSE”, MA DI DUE UOMINI DEI QUALI NON È STATA MAI DENUNCIATA LA SCOMPARSA” - I RIS AL LAVORO PER IDENTIFICARE I RESTI CON L’ESAME DEL DNA – OGGI I SOCCORRITORI TORNANO SUL TERRENO PER CERCARE I TRE DISPERSI: IL PIANO DI FUGA CON L’ELICOTTERO IN CASO DI NUOVI CEDIMENTI…

Gianni Santucci, Alfio Sciacca per corriere.it

 

 

la dinamica del crollo sulla marmolada

Martedì, all’ora del tramonto, i genitori di Emanuela Piran, dispersa sotto la Marmolada, sono risaliti in auto per tornare a casa, a Bassano del Grappa, e salutando chi li ospitava hanno detto: «Andiamo via... forse non c’è più speranza che la trovino». Ieri però, cielo sereno fin dal mattino, il sole continua a battere contro la valanga indurita come il cemento: lo stesso caldo anomalo che è stato la causa del distacco, ora aiuta le ricerche e inizia a sciogliere il ghiaccio in superficie liberandolo dallo strato di terra che lo aveva trasformato in una massa impenetrabile all’occhio dei droni.

 

E così negli stessi punti dove fino al giorno prima non si vedeva nulla, ora affiorano i corpi di altri due dei cinque dispersi. «Lassù lo scenario cambia di continuo — spiega Maurizio Dellantonio, capo del Soccorso Alpino —, oggi i droni hanno individuato ciò che per giorni non era visibile».

marmolada prima durante e dopo il crollo

 

 

Il bilancio

Le telecamere localizzano i corpi sotto i 3.000 metri, quasi a metà della valanga di ghiaccio. In tarda mattinata i soccorritori si calano coi verricelli dagli elicotteri e recuperano le salme. Dovrebbero essere di due uomini. Viene recuperata anche un’altra traccia umana, che non viene inserita nella triste contabilità di questa tragedia: potrebbe appartenere ad uno degli altri dispersi o anche ai cadaveri già recuperati e ricomposti nel Palazzo del Ghiaccio.

 

IL SELFIE DI FILIPPO BARI PRIMA DELLA VALANGA SULLA MARMOLADA

Le conseguenze del crollo sulla Marmolada devono dunque essere aggiornate. Le vittime accertate non sono più sette, ma nove: quattro già identificate e cinque ancora senza un nome. Il numero dei dispersi dovrebbe invece scendere da cinque a tre.

 

 

Ma non è tutto così semplice in questa tragedia. C’è infatti la possibilità, fa notare un investigatore, «che i due corpi appena trovati non siano delle persone ad oggi “disperse”, ma di due uomini dei quali non è stata mai denunciata la scomparsa». Inoltre proprio ieri sono stati trovati i documenti di identità dei due ragazzi della Repubblica Ceca rimasti intrappolati sotto il ghiaccio della Marmolada. Si attendono ora i familiari per il riconoscimento definitivo dei loro cari, i cui corpi erano già stati recuperati e portati a Canazei.

 

Per riuscire a dare risposte certe alle famiglie che, oltre allo strazio, debbono affrontare anche questa complicatissima catena di possibilità, sarà decisivo il lavoro del Ris di Parma, da ieri nel Palazzo del Ghiaccio trasformato in camera ardente. Dovranno avviare le comparazioni del Dna, unico riscontro certo per dare un’identità a quei cadaveri straziati e senza nome. «Abbiamo il dovere di andare avanti in modo spedito per dare risposte ai familiari che con tanta angoscia aspettano da giorni», riflette Dellantonio.

MARMOLADA - IL CROLLO VISTO DAL RIFUGIO

 

 

«I piedi sul ghiacciaio»

Per questo oggi, per la prima volta, i soccorritori metteranno piede sulla valanga di ghiaccio alla ricerca dei dispersi che mancano all’appello. Un’operazione pericolosissima. All’alba, quando il rischio di nuovi distacchi è minore, 14 operatori interforze, comprese due unità cinofile, faranno quello che il drone non può fare, perlustrando ogni singola porzione della valanga.

 

Sarà un intervento complesso: il piano operativo divide il percorso della cascata di ghiaccio e roccia, lungo circa 2,5-3 chilometri, con oltre 600 metri di dislivello, in tre parti. In caso di un nuovo distacco, per gli uomini sul terreno, l’intervallo di tempo per salvarsi sarebbe rispettivamente di 20, 40 o 60 secondi. Gli specialisti lavoreranno all’inizio nella parte più bassa, quella meno pericolosa e col maggior accumulo: un elicottero accompagnerà in quota più operatori che verranno calati e si muoveranno restando imbragati col verricello al velivolo in aria.

 

 

Controllo radar

MARMOLADA - IL CROLLO VISTO DAL RIFUGIO

In caso di allerta, il pilota dovrà riprendere immediatamente quota e sollevare gli operatori per metterli in salvo. Il contorno sarà decisivo: «uomini sentinella» piazzati in zone sicure della montagna faranno un controllo a vista del ghiacciaio, che sarà tenuto in costante osservazione anche dai tre radar installati due giorni fa, in grado di registrare immediatamente spostamenti infinitesimali della massa ghiacciata. Tutte le persone di guardia saranno collegate via radio con i piloti. Il ghiacciaio, fino a ieri mattina, era immobile. Nella parte più alta della valanga è anche stata intercettata la presenza di uno smartphone. Ma andarlo a cercare in quel punto, per il momento, è troppo rischioso.

 

 

Il procuratore

MARMOLADA - IL CROLLO VISTO DAL RIFUGIO 2

Uno sforzo enorme per dare risposte alle famiglie. Ma senza caccia alle streghe, avverte il procuratore di Trento Sandro Raimondi: «Non vogliamo alcun agnello sacrificale da dare in pasto alla pubblica opinione». Ieri in Procura ha presieduto un vertice operativo e disposto nuovi accertamenti. «Coinvolgeremo degli esperti per fornire prove di natura idraulica sulla stagnazione di acqua sotto il ghiacciaio». «Il grosso nodo di questa indagine — spiega — è la prevedibilità dell’evento: se cioè questa sciagura era prevedibile oppure no. E nel caso se è collegabile a ipotesi di imprudenza. Al momento la prevedibilità è esclusa. Siamo come in una stanza con tante porte. Le apriremo tutte e vedremo cosa c’è dietro in modo da ricostruire bene i fatti».

marmolada dopo il crollo del blocco di ghiaccio 1blocco di ghiaccio si stacca dalla marmolada 6blocco di ghiaccio si stacca dalla marmolada 3 marmolada dopo il crollo del blocco di ghiaccio 2 marmolada dopo il crollo del blocco di ghiaccio 4blocco di ghiaccio si stacca dalla marmolada 4blocco di ghiaccio si stacca dalla marmolada 5 marmolada dopo il crollo del blocco di ghiaccio 3

 

Ultimi Dagoreport

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO