super green pass

SI SCRIVE GREEN PASS RAFFORZATO PER IL LAVORO, SI LEGGE OBBLIGO VACCINALE –TRA LE MISURE ALLO STUDIO DEL GOVERNO ANCHE IL LOCKDOWN PER I NON VACCINATI - OGGI IL CONFRONTO IN CONSIGLIO DEI MINISTRI PER RAFFORZARE LE MISURE. L’ESTENSIONE DEL CERTIFICATO VERDE RAFFORZATO A TUTTI I LAVORATORI È DI FATTO "OBBLIGO MASCHERATO", CHE LASCEREBBE A CASA TUTTI COLORO CHE SI RIFIUTANO DI SOTTOPORSI AL VACCINO. IL PD SPINGE PER IL MASSIMO RIGORE. IL NO DELLA LEGA ALL’OBBLIGO VACCINALE E LE PERPLESSITÀ DEL M5S…

Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini per corriere.it

 

Green Pass Bar 2

Il green pass «base», rilasciato anche con il tampone, ha i giorni contati. Se nella maggioranza passerà la linea dura, a tutti i lavoratori italiani sarà richiesto il certificato «2G», che si ottiene solo con la guarigione dal Covid o con il vaccino. Un altro (deciso) passo verso l’obbligo vaccinale generalizzato.

 

Green pass rafforzato

Quasi ottantamila nuovi contagi e 202 morti sono numeri choc, numeri che costringono il governo ad alzare ancora il muro difensivo dalla variante Omicron. Tra Palazzo Chigi e il ministero della Salute, tecnici e politici sono al lavoro per dosare le nuove misure. E il tema, prima ancora della durata della quarantena, è la stretta sull’obbligo vaccinale: per i 25 milioni di lavoratori, o per tutti gli italiani? Se ne parlerà già oggi in un Consiglio dei ministri convocato con altro ordine del giorno, ma in cui, sulla forza drammatica dei numeri, si discuterà della nuova ondata pandemica che sta sconvolgendo l’Europa e l’Italia.

Super green pass nei bar 6

 

I 180 mila casi registrati ieri dalla Francia indicano la strada: bisogna correre. E la direzione verso cui si muove il governo di Mario Draghi è l’estensione del green pass rafforzato a tutti i lavoratori. Un «obbligo mascherato», che lascerebbe a casa tutti coloro che si rifiutano di sottoporsi al vaccino. «Con i dati di Omicron io applicherei il “super certificato” a tutto il mondo del lavoro, che conta 25 milioni di persone — conferma la rotta il ministro Renato Brunetta — Il punto di arrivo è il lockdown per i non vaccinati». La gradazione delle nuove regole dipenderà dall’esito del confronto politico. Roberto Speranza è molto preoccupato e, come i ministri del Pd, spinge per il massimo rigore. La Lega è contraria all’obbligo vaccinale e molte perplessità mostra anche il M5S, che in asse col Carroccio aveva stoppato l’imposizione del vaccino proposto da Brunetta per la Pubblica amministrazione. Draghi però era d’accordo e vista l’impennata della curva epidemiologica l’obbligo per la PA potrebbe essere un primo passo.

Super green pass nei bar 5

 

 

Le Regioni

Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha convocato per le 9.30 una seduta straordinaria in cui si discuterà la proposta dei governatori per alleggerire la quarantena e potenziare il tracciamento. Nel documento inviato al Cts si chiede al governo di ridurre o azzerare la quarantena per i vaccinati con tre o due dosi.

 

Quarantena

Super green pass nei bar 4

Oggi in caso di contatto con un positivo chi non è immunizzato è obbligato al confinamento di 10 giorni, mentre chi ha fatto due dosi si ferma solo 7 giorni. Le regioni chiedono che «tutti i contatti non vaccinati» continuino a fare la quarantena e che i contatti vaccinati con terza dose (o con seconda da meno di quattro mesi) passino «dalla quarantena all’auto—sorveglianza», rivolgendosi al medico curante in caso di comparsa di sintomi.

 

Positivi

Sempre stando al documento delle Regioni, un positivo può uscire dalla quarantena dopo dieci giorni dal contagio se da tre giorni non ha sintomi, senza nemmeno ripetere il tampone. Ma alla Salute non concordano con la richiesta di allentare le regole, perché riducendo le quarantene si aumenta il rischio di far circolare persone infette.

 

Il Cts

super green pass 5

Toccherà agli scienziati decidere se recepire - con una circolare — le proposte delle Regioni. Ma nel Comitato tecnico scientifico, dove c’è chi ritiene il documento delle Regioni «irricevibile», si discute della necessità di stringere anziché allentare le maglie, fino a eliminare il green pass che si ottiene col tampone.

 

Diversi tecnici ritengono «da brividi» l’idea di azzerare la quarantena: «Sembrerebbe un liberi tutti in un momento drammatico». La mediazione possibile è ridurre la quarantena dei vaccinati con booster, che abbiano avuto un contatto stretto ma siano asintomatici, a cinque, massimo quattro giorni. E si discute anche sulla definizione di «contatto».

 

La scuola

Le regioni, sulla base dell’alta incidenza di contagi tra i più giovani, spingono per il prolungamento delle vacanze natalizie. Ma il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi assicura che le scuole riapriranno in presenza il 10 gennaio «a eccezione di quelle dove ci sono molti casi». Il presidente Draghi è determinato a scongiurare il ritorno in dad, ma se nella settimana del 3 gennaio i dati saranno ancora in aumento, non è escluso che vengano presi provvedimenti di chiusura in alcune aree.

 

I tamponi

super green pass 6

La dura lezione di queste ore è che i tamponi rapidi, soprattutto fai-da-te, hanno un margine troppo ampio di errore. Per questo alcuni scienziati e i presidenti delle Regioni chiedono di rivedere il sistema di testing. «Se il governo deciderà di obbligare tutti i lavoratori a vaccinarsi - spiega un ministro - i tamponi antigenici non serviranno più per il green pass base e potranno essere eliminati».

 

 

Le mascherine

Disagi e problemi sta presentando anche l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 sui mezzi di trasporto locali. Il dispositivo è più costoso rispetto alle «chirurgiche», per cui si discute della possibilità di calmierare i prezzi.

 

super green pass 3super green pass 2super green pass 1super green pass 10super green pass 12

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....