proteste manifestazioni camionisti canada ottawa

“È L'EMERGENZA PIÙ GRAVE CHE LA NOSTRA CITTÀ ABBIA MAI AFFRONTATO”  - IL SINDACO DI OTTAWA DICHIARA LO STATO D’EMERGENZA DOPO OLTRE DIECI GIORNI DI “ASSEDIO” DA PARTE DEI CAMIONISTI NO-VAX - LE PROTESTE SONO SCOPPIATE DOPO L’INTRODUZIONE DELL’OBBLIGO VACCINALE DA PARTE DI CANADA E STATI UNITI PER I CAMIONISTI TRANSFRONTALIERI, CHE HANNO PARALIZZATO LE AUTOSTRADE DI CONFINE E IL CENTRO DI OTTAWA – TRA LA FOLLA, SONO SPUNTATE DIVERSE BANDIERE CON SVASTICHE NAZISTE. E TRUMP SOSTIENE LA CAUSA: “AVETE TUTTO IL MIO SUPPORTO” 

Sara Gandolfi per il "Corriere della Sera"

Manifestazioni in Canada

 

Dopo oltre dieci giorni di «assedio» dei camionisti no vax il sindaco di Ottawa, capitale del Canada, ha decretato lo stato di emergenza e chiesto al governo del liberale Trudeau di prendere in mano la situazione. Domenica notte decine di agenti di polizia pesantemente armati hanno fatto irruzione nel parcheggio dello stadio di baseball in Coventry Road, «base» per i manifestanti del Freedom Convoy (convoglio della libertà) che ha paralizzato il centro città, e hanno sequestrato le scorte di carburante. 

 

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Decine di cecchini stavano di guardia sul tetto dello stadio e di un hotel mentre i dimostranti urlavano «vergogna, vergogna». Scene mai viste a Ottawa. «È l'emergenza più grave che la nostra città abbia mai affrontato», ha assicurato il sindaco Jim Watson. «Una minaccia alla sicurezza dei residenti». L'obbligo di vaccinazione deciso dal premier Trudeau per tutti i camionisti che lavorano sulla rotta transfrontaliera fra Stati Uniti e Canada ha acceso, da metà gennaio, la miccia di una contestazione sempre più massiccia e fuori controllo, convogliando nella capitale anche la rabbia del «popolo no vax». 

 

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Trudeau, positivo al Covid e in quarantena con la famiglia in una località segreta, ha rifiutato di incontrare i manifestanti o di mobilitare i militari per rimuovere i mezzi pesanti, pur condannando duramente la protesta. Alle centinaia di «truck» (gli enormi camion americani) e trattori che paralizzano le autostrade di confine e il centro di Ottawa, su Metcalfe Street e tutt' intorno a Parliament Hill, si sono via via uniti migliaia di manifestanti e molti provocatori. Tra la folla, domenica, sono spuntate diverse bandiere confederate americane e svastiche naziste. 

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La polizia ha arrestato almeno sette persone, tra cui un uomo armato di pistola. Canada e Stati Uniti hanno annunciato l'anno scorso che avrebbero richiesto ai camionisti transfrontalieri di essere completamente vaccinati. Ottawa ha implementato la misura il 15 gennaio, Washington sette giorni dopo. Appena entrata in vigore, in Canada ha però scatenato blocchi autostradali e atti di vandalismo, con evidenti infiltrazioni di provocatori dagli Usa. 

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D'altra parte la protesta ha subito attirato il sostegno dell'ex inquilino della Casa Bianca, Donald Trump - «Avete tutto il nostro supporto» - e del miliardario Elon Musk - «I camionisti canadesi governano», ha twittato a fine gennaio il fondatore di Tesla - nonché di un gruppo di deputati conservatori canadesi. Il «blocco» ha provocato seri problemi di approvvigionamento, soprattutto ad Ottawa. «La frustrazione nella capitale è aumentata da quando è iniziata l'occupazione del centro cittadino, con camion che bloccano le strade e clacsonano per tutta la notte», scrive il Toronto Star . 

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«Domenica, la polizia ha annunciato che chiunque tenti di portare supporto ai manifestanti può essere arrestato». I residenti della capitale, esasperati dal caos, hanno avviato una class action di 10 milioni di dollari canadesi (circa 7 milioni di euro) contro gli organizzatori. La situazione è incandescente anche nelle altre città del Canada, come Toronto, Edmonton e Vancouver. 

 

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Centinaia di manifestanti con il volto coperto e avvolti nelle bandiere canadesi si sono radunati al Queen's Park di Toronto, cantando «libertà» e innalzando cartelli contro il premier. Nonostante temperature di -8°C, i fotografi hanno immortalato perfino un uomo che ballava in perizoma in cima a un camion sventolando una bandiera con la scritta «Traditore Trudeau».

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