eliana michelazzo pamela prati

“SONO VITTIMA COME PAMELA PRATI. VORREI MOSTRARLE LE PROVE E RIABBRACCIARLA” –  ELIANA MICHELAZZO PROVA A RIPULIRSI LA COSCIENZA IN UN'INTERVISTA A "CHI", E SCARICA LE COLPE DEL CASO MARK CALTAGIRONE SU PAMELA PERRICCIOLO (SENZA MAI CITARLA): “DIETRO SIMONE COPPI E MARK C’È SOLO UNA PERSONA CHE HA ARCHITETTATO UN SISTEMA. IO E LA PRATI SIAMO STATE BUGIARDE E DOVEVAMO FERMARCI, MA NON ERAVAMO LUCIDE”. LA STOCCATA ALLA SHOWGIRL: “SE PAMELA ORA È AL GFVIP È ANCHE PER…”

Gabriele Parpiglia per “Chi”

 

eliana michelazzo 5

«Prima di iniziare questa intervista devo rispondere a Pamela Prati, che ha visto al Grande fratello Vip una parte del mio intervento a Verissimo. Cara Pamela, tu vuoi le prove che io sia vittima quanto te. Sono pronta a mostrartele e ad affrontarti».

 

Arriva su “Chi” la replica di Eliana Michelazzo: inevitabile, dopo che Pamela Prati ha riacceso al GfVip il caso Mark Caltagirone. Nella Casa Pamela, che era tornata sulla vicenda, ha scoperto che le sue ex agenti Pamela Perricciolo ed Eliana Michelazzo sono accusate dalla Procura di Roma di concorso nel reato di sostituzione di persona: avrebbero approfittato della buona fede di un bambino per fargli interpretare il ruolo del figlio di Caltagirone, fantomatico fidanzato della Prati. La showgirl, che invece non è indagata, ha anche visto e commentato l’intervista che la Michelazzo ha rilasciato a Silvia Toffanin a Verissimo. Ora la parola passa nuovamente a Eliana.

pamela perricciolo pamela prati eliana michelazzo

 

Domanda. Che cosa pensa della reazione di Pamela Prati alla sua intervista?

Risposta. «Facciamo chiarezza. La Prati non è indagata per un semplice motivo: non è stata denunciata. Quindi il suo non essere indagata non è una notizia. Detto questo, andiamo avanti».

 

D. Continui, prego.

R. «Pamela non ha capito il senso della mia intervista a Verissimo. Credo provi ancora odio nei miei confronti. Ma è un errore. Ha chiesto le prove per capire se io sia vittima quanto lei. Sono pronta a incontrarla, a guardarla negli occhi, a mostrarle queste prove e poi, nel caso, ad abbracciarla. Siamo entrambe vittime dello stesso sistema».

eliana michelazzo 4

 

D. Vittime fin dall’inizio e con pari responsabilità, ne è sicura?

R. «Vittime di un gioco al massacro che non siamo riuscite a fermare in tempo. Dobbiamo ammetterlo: siamo state bugiarde e dovevamo fermarci. Ma non eravamo lucide. Ci vogliono anni e anni di cure per capire, con l’aiuto di uno psicologo, dove volevamo arrivare».

 

D. Di chi è la colpa?

R. «Vorrei evitare querele. Ma rispondo dicendo che chi ha architettato un sistema che ha colpito non solo la Prati, non solo me, ma anche altra gente dello spettacolo e non, è una sola persona».

 

D. Quand’è l’ultima volta che ha sentito Pamela Prati?

eliana michelazzo 2

R. «Maggio del 2019. Mi ha bloccato ovunque e non ho più avuto modo di parlarle. Mi spiace. Se oggi mi vedesse dinanzi ai suoi occhi, ripensando a quanto di bello abbiamo vissuto - perché non c’è stato solo il caso Mark Caltagirone - se ricordasse i bei momenti, potremmo ritrovarci. Sia chiaro: se Pamela ora è al GfVip è anche per “merito” di questo caos. Inutile negarlo. Come dice Sonia Bruganelli: “C’era la lira quando si parlava della fama di Pamela Prati”. Non voglio essere cinica, ma oggi lei al Grande fratello Vip, oltre a fare il suo percorso personale, sta lavorando. E non va dimenticato. Se lei ha la fortuna di rinascere e raccontare la sua storia, io sono felice, ma non voglio passare per truffatrice. E in ogni caso mi dispiace per questa situazione. Sì, vorrei abbracciarla».

 

D. Qual è stato il momento più brutto vissuto durante il Prati-Gate?

pamela prati perricciolo michelazzo

R. «Quando ho ammesso che la storia era falsa. In quel momento la mia vita è andata in frantumi. Ho perso tutto: lavoro, famiglia, soldi... il telefono non squillava più. Oggi mi sono reinventata un lavoro a Ibiza. Ricordo le banche che mi tampinavano per i soldi che non c’erano sul conto (piange, ndr), i contratti che avevo con la mia agenzia in frantumi. Nessuno che mi abbia mai chiesto semplicemente: “Come stai?”. Anche in questo capisco Pamela Prati. Anche lei era stata messa da parte, ghettizzata. Eppure non abbiamo ucciso nessuno (piange di nuovo, ndr). Bisogno abbassare l’odio e ripartire. Io so quanto Pamela sia stata male, ma anche io sono stata male, sto male».

eliana michelazzo 1

 

D. Come ha reagito quando ha saputo che la Prati sarebbe andata al GfVip?

R. «Ero felice. Sono felice. Perché le seconde opportunità allora esistono. Spero un giorno di poter ripartire anche io con il sorriso e un po’ di serenità».

 

D. Dunque lei oggi vive a Ibiza, ha cambiato vita...

R. «Sei mesi fa sono andata via dall’Italia e ho aperto una società di concierge ed eventi. Vivo tra Roma e Ibiza, ma se in Italia non dovessi ritrovare la mia strada, mi trasferirò definitivamente lì e addio a tutto e a tutti».

 

D. Tornando indietro, che cosa non rifarebbe?

R. «Non donerei più la mia fiducia e il mio cuore alle persone sbagliate. Un errore che ho pagato sulla mia pelle. Riavvolgendo il nastro legato al caso Mark Caltagirone... paradossalmente avevo il ruolo di manager di Pamela e ho provato a tutelarla fino a quando è stato possibile. Poi sapete tutti come è andata a finire. Però non scordate una cosa: io come Pamela Prati ho amato un uomo che non esisteva. Per ben nove anni: si chiamava Simone Coppi. Pamela si è liberata di Mark, io di Simone. E questi casi, con prove alla mano, hanno dietro sempre la stessa persona».

eliana michelazzo a verissimopamela prati perricciolo eliana michelazzoeliana michelazzo foto di bacco (2)eliana michelazzo pamela perriccioloeliana michelazzo manila gorio con la sassoneeliana michelazzoeliana michelazzo foto di baccoeliana michelazzo foto di bacco (1)prati michelazzo il cane benitoeliana michelazzo pamela perriccioloeliana michelazzo pamela perricciolo 7eliana michelazzo pamela perricciolo 8eliana michelazzo pamela perricciolo 14eliana michelazzo pamela perricciolo 13eliana michelazzo pamela perricciolo 11eliana michelazzo 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…