pista da bob cortina olimpiadi

SPRECOPOLI D'ITALIA - ABBIAMO UNA PISTA DA BOB, COSTRUITA A CORTINA PER LE OLIMPIADI INVERNALI DEL 2026, COSTATA 85 MILIONI DI EURO MA I "BOBBISTI" IN ITALIA SONO SOLO 17 - GIAN ANTONIO STELLA: "POSSIBILE CHE NON ABBIA INSEGNATO NULLA LA CATASTROFE ECONOMICA E D'IMMAGINE DELL'IMPIANTO COSTRUITO A CESANA TORINESE PER LE OLIMPIADI INVERNALI 2006? E IL BELLO È CHE QUEST'OLIMPIADE ERA STATA PRESENTATA COME…"

Gian Antonio Stella per il “Corriere della Sera”

 

GIAN ANTONIO STELLA

Ricordate gli irresistibili bobbisti giamaicani? Non avevano mai visto la neve, erano stati coinvolti da un miliardario eccentrico e si divertivano un sacco in quello sport che non c'entrava niente con la loro storia. Non arrivavano alla ventina. Noi ce l'avremmo, la storia. Scritta da campioni indimenticabili in inverni gonfi di neve. Anche i bobbisti nostrani, però, sono ormai rarissimi: diciassette in tutta l'Italia.

 

 Più una ventina di giovani che praticano slittino e skeleton. Domanda: vale davvero la pena di spendere 85 milioni di euro (cinque a testa) per dare loro una pista su cui allenarsi e correre qualche rara gara? Sono ormai cinque anni che Cortina d'Ampezzo, il Veneto e quel pezzo di Paese convinto che prima di spendere una tombola per un progetto occorra fare bene i conti, sono spaccati.

 

pista da bob cortina cesana

E lo stesso presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach, tirato in ballo da una lettera di Marina Menardi del Comitato civico di Cortina e da quanti si oppongono al ricchissimo investimento, ha preso posizione spiegando che sì, ovvio, se la Regione del Veneto costruisce un nuovo centro, questo sarà usato durante i giochi ma con una premessa: «La sostenibilità è una colonna portante dell'agenda olimpica 2020 (...) Per quanto riguarda la pista da bob, il Cio è stato chiaro nella sua posizione, ovvero che costruire una nuova pista a Cortina non è un requisito per i Giochi olimpici. Nessuna nuova infrastruttura dovrebbe essere costruita senza un piano operativo solido e sostenibile».

 

pista da bob a cortina 2

La cittadina ampezzana, seimila abitanti scarsi e in calo, per fare un esempio, può reggere il peso d'una gestione del nuovo impianto di 400.000 euro l'anno?  Mah... Se lo chiedeva nel 1955 un innamorato di Cortina, Indro Montanelli, sul Borghese dell'amico Longanesi, a proposito del palazzo del ghiaccio: «Costa un miliardo e 200 milioni di lire (una ventina di milioni di euro oggi, ndr ) e sarà capace di ottomila spettatori. Lei mi dirà che ottomila spettatori non saranno difficili da raccogliere, fra tanta gente che verrà quassù nel periodo delle gare. Certo. Ma dopo il periodo delle gare, chi rifonderà al Municipio di Cortina le 150 mila lire al giorno che occorrono alla manutenzione?». Fate i conti: un peso annuale pari a 950 mila euro attuali. Un macigno, per il bilancio comunale.

 

pista da bob a cesana 2

Ma senza andare così indietro negli anni, possibile che non abbia insegnato nulla la catastrofe economica e d'immagine dell'impianto costruito a Cesana Torinese per le Olimpiadi invernali 2006? «I francesi per il bob ci avevano offerto la possibilità di usare la loro pista costruita quattordici anni prima a La Plagne per le invernali di Albertville 1992», racconta amara Evelina Christillin, l'anima operativa di quei Giochi. «Certo, era a tre ore da Torino, ma era lì, già fatta, e ci avrebbe fatto risparmiare 110 milioni. Andammo a vederla: entusiasti.

 

pista da bob a cesana 1

Tra l'altro avremmo anticipato il futuro: nel 2026 le spese (enormi) dei Mondiali di calcio saranno divise tra Stati Uniti, Canada e Messico. Macché: il presidente del Coni Giovanni Petrucci e più ancora il ministro degli Esteri Franco Frattini si opposero. Non era dignitoso, per loro. E oggi l'impianto di Cesana è lì abbandonato da anni. L'ho spiegato, riconoscendo l'errore anche mio di non aver lottato di più contro quella follia, a Luca Zaia, che pure è una persona che stimo. Macché».

 

bob

Historia magistra vitae? Magari. Tanto è vero che anche l'Austria, com' è stato ricordato nei giorni scorsi, si era offerta di risolvere il problema «prestando» la pista di Innsbruck (da Cortina alla «sorella olimpica» Milano ci vogliono cinque ore, da Cortina al capoluogo tirolese due e mezzo) ma ha ricevuto la stessa risposta: «No, grazie».

 

E il bello è che quest' Olimpiade era stata presentata dai promotori (Ansa 7 febbraio 2018) come «economicamente light, con strutture temporanee, basso impatto ambientale e il marchio dell'unica candidatura veramente alpina, se paragonata a Torino e Milano». «Il villaggio olimpico, ad esempio, così come il centro stampa, sarebbero realizzati con strutture temporanee, da smantellare al termine dei Giochi, al massimo con qualche modulo che potrebbe essere usato per la Protezione Civile». Posti letto? «2.300».

 

bob 4

Mamma mia! E «la storica pista di bob intitolata a Eugenio Monti (il 'rosso Volante'), chiusa da 10 anni»? «Dovrebbe essere ristrutturata». Il giorno dopo lo stesso Zaia insiste: «Il bob si fa a Cortina, sarebbe un insulto toglierlo. C'è una pista storica che va o demolita o recuperata, e portata a una visibilità internazionale». Ma i tempi cambiano. Il villaggio olimpico non sarà più smantellato ma, visto che ormai gli alloggi ci saranno, spiega oggi Zaia, li «lasceremo in eredità per studenti e lavoratori stagionali».

pista da bob a cortina 1

 

E magari domani, chissà, potrebbero essere dati in concessione a qualcuno... Quanto ai costi previsti per la nuova pista da bob, i timori sono stati appena confermati dal Progetto di fattibilità tecnico economica: costerà in totale 85 milioni di euro. Se va bene. Il doppio, praticamente, dei primi preventivi. Come a Cesana. Auguri.  

 

bob 3

Gli ambientalisti del Mountain Wilderness Italia, proprio ieri, alla vigilia dell'arrivo a Cortina del governatore veneto per presentare il suo libro «Ragioniamoci sopra» (invito saggio), hanno rifatto i conti sull'operazione Olimpiadi complessiva: «Il totale delle spese previste per gli impianti nel 2019 era di 177.551.574 dollari. I conteggi presentati sono in euro, le due monete viaggiano su una quasi parità del valore della valuta. Il conto reale a luglio 2022 è salito a 2 miliardi 302.384.733 euro. Negli Extra spese rientrano il Mountain media Center, 1.187.120 dollari, la cerimonia di apertura altri 1.402.960, quella di chiusura 1.141.680».

bob 2

 

Per non dir dei danni ambientali. A partire dalla distruzione di un piccolo parco urbano appena fatto e del parco avventura costruito a ridosso della vecchia pista di bob e costato allora un pacco di euro con «percorsi attrezzati da un albero all'altro per adulti, ragazzi e bambini, con 145 attraversamenti da un albero all'altro sempre diversi» e «carrucole, ponti tibetani, cavi e reti» col massimo rispetto del bosco e degli alberi giganteschi destinati alla motosega. Spazio, spazio, spazio!

bob 1

 

 La nuova pista ha bisogno di 1.895 metri quadrati per piazzare, oltre al percorso del bob, edifici nuovi per 18.000 metri cubi di cemento. I cortinesi, stando al referendum tra gli abitanti, sono contrari. Ma chi ama i boschi, da queste parti, pare contare sempre meno. Basti guardare insieme con Gildo Siorpaes, ex campione di sci e di bob, gli squarci fatti nelle foreste ampezzane per le nuove piste sciistiche, con strade larghissime e parcheggi immensi ricoperti non dall'erba promessa ma da pietrisco a spacco da cava: «Non erano questi, i miei boschi. Non erano questi».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...