stalking condominiale -1

GRANDE È LA CONFUSIONE IN CONDOMINIO – FORSE NON LO SAPETE, MA POTETE DENUNCIARE I VOSTRI VICINI MOLESTI PER STALKING! IL PROBLEMA È CAPIRE QUANDO SI PUÒ FARE – UN CONTO È IL CANE CHE ABBAIA NEL CUORE DELLA NOTTE, UN ALTRO È AVVELENARE L’ANIMALE – ECCO COSA DICE LA GIURISPRUDENZA

Maria Sorbi per “il Giornale”

 

LITE CONDOMINIALE

La tv a tutto volume nel cuore della notte, il cane che abbaia dopo le dieci di sera, l' immondizia lasciata in mezzo al cortile. È un attimo che le beghe tra vicini di casa oggi degenerino e si trasformino in denunce per stalking condominiale. E non basta più la mediazione dell' amministratore, né l' intervento del giudice di pace. La lite comincia con un battibecco, si trasforma in una serie infinita di dispetti e minacce, fino a diventare una guerra legale senza esclusione di colpi, compresa la denuncia per atti persecutori che sposta il dibattito dal terreno civile a quello penale.

 

A individuare il reato di stalking condominiale è l' articolo 612 bis del Codice penale, che prevede la reclusione da sei mesi a quattro anni (per le semplici «molestie», la pena è l' arresto fino a sei mesi o l' ammenda fino a 516 euro). Tuttavia la confusione sul concetto di stalking tra vicini è parecchia e, così come accade per lo stalking di coppia, spesso se ne abusa. O almeno, ci si prova. Perché si configuri il reato le molestie e i comportamenti fastidiosi non devono essere limitati a un episodio sporadico ma ripetuti nel tempo. Nè devono essere i «normali» insulti delle liti da pianerottolo.

 

LITE CONDOMINIALE

EFFETTO BOOMERANG

Perché il giudice emetta la condanna per stalking, la vittima deve dimostrare di soffrire di ansia e stress per i comportamenti del vicino, di avere paura ad uscire o di aver dovuto modificare le proprie abitudini quotidiane per evitare di incontrarlo in ascensore o in garage. Se la vittima è in grado di raccontare la sua frustrazione con prove tangibili (certificati medici, prescrizione di farmaci), allora i vicini che hanno esagerato con insulti e minacce hanno da temere seriamente per la loro fedina penale.

 

cassazione

Ad esempio, una sentenza della Cassazione del 2016 ha condannato un inquilino poiché, a causa del suo comportamento vessatorio, il vicino si era dovuto sottoporre a delle terapie a base di tranquillanti perdendo anche parecchi giorni di lavoro. O ancora, il Tribunale di Padova nel 2015 aveva ordinato l' allontanamento di un condòmino dal proprio appartamento perché i vicini erano arrivati a sprangare le porte di casa, terrorizzati delle sue scenate.

 

LITE CONDOMINIALE

Se da un lato le vittime che si sono viste incendiare le begonie sul pianerottolo, avvelenare il cane o rubare la posta dalla cassetta delle lettere hanno dalla loro una legge che li tutela, dall' altro lato le denunce per stalking rischiano di essere un po' troppo cavalcate. Anche quando i contenziosi si potrebbero risolvere al di fuori dell' aula di un tribunale.

 

stalking condominiale 1

A sostenerlo è l' avvocato penalista Francesco D' Andria che, lapidario, afferma: «La denuncia per stalking è spesso usata in modo inappropriato e così il vittimismo diventa l' arte dei furbi e non più dei deboli. Si accusano di stalking anche quelli che sono semplicemente dei rompi-scatole e quella che dovrebbe essere la cura a un problema tra vicini si trasforma nella malattia da combattere. In questo modo le Procure si trovano intasate di procedimenti penali e rallentano i tempi anche per i processi di stalking reali».

 

L' AMMINISTRATORE ARBITRO

cassazione

Tra i casi fasulli che si risolvono con un' archiviazione, c' è anche il fenomeno delle «denunce clone»: dopo la conclusione del processo, la presunta vittima non si rassegna e denuncia nuovamente il proprio vicino di casa per gli stessi fatti, reiterati in un periodo differente. E si ricomincia con incartamenti, fascicoli e aule di tribunale affidandosi al giudizio di un nuovo giudice. In una guerra tra condomini infinita che, ben che vada, si ferma alla denuncia alla polizia con tanto di ammonimento del questore.

stalking condominiale 2

 

D' accordo che alcuni casi di violenza condominiale potrebbero degenerare in delitti o affini (come la strage di Erba) e quindi è bene cercare di stopparli con la denuncia, ma spesso ci si affida all' accusa per stalking esagerando. «Come se per uccidere una mosca usassimo la bomba atomica» sintetizza D' Andria.

 

«I casi comprovati di stalking si contano sulle dita di due mani - sostiene anche Francesco Burrelli, presidente dell' associazione degli amministratori condominiali e immobiliari - Non bisogna confondere per stalking le liti più estreme ed estenuanti tra condomini. E anche gli avvocati in questo ricoprono un ruolo importante: devono saper distinguere fra le due cose e, quando possibile, stemperare e frenare chi parte con l' idea di compromettere penalmente il vicino di casa».

stalking condominiale 4

 

Per prevenire le guerre all' ultimo sangue davanti all' avvocato, un ruolo chiave tocca proprio all' amministratore di condominio, primo arbitro delle questioni di pianerottolo. «Noi amministratori - spiega Burrelli - abbiamo una vera e propria funzione sociale, soprattutto per i palazzi di certi quartieri difficili. Sta a noi fare da ammortizzatore e cercare di non far degenerare le discussioni.

 

Il 70% degli italiani vive in condominio ed oggi i palazzi non sono più come una volta: sono più multietnici e incrociano culture e conoscenze della legge diverse, spesso inconciliabili». Non che sia facile mediare i dissapori, ma già essere presenti, reperibili e pronti a rispondere può essere la via per evitare denunce alle forze dell' ordine.

 

DOVE SI LITIGA DI PIÙ

stalking condominiale 3

Paradosso vuole che a volte ad essere stalkerato sia lo stesso amministratore di condominio. Gli inquilini spesso si sentono autorizzati a inviargli messaggini Whatsapp a qualsiasi ora del giorno e della notte, con video per documentare «quello del terzo che parcheggia male» o gli schiamazzi della clientela del bar sotto casa. Il problema è che lo fanno con una frequenza quotidiana ed estenuante, senza rendersi conto che non è quella la via per risolvere il problema.

 

stalking condominiale 5

«Ho dei condomini - racconta Renato Greca, presidente degli amministratori di Monza e Brianza - che mi chiamano alle 7,30 del mattino per raccontarmi l' ultima puntata della lite con il vicino. Mi scrivono raccontando i battibecchi e aggiornandomi giorno per giorno. Io cerco di ascoltarli e aiutarli ma mi rendo conto che quando scatta la modalità ossessione diventa impossibile contenerli». In base ai dati dell' Anapic, l' associazione degli amministratori, sono 2 milioni le cause nate nei condomini e tuttora pendenti nei tribunali civili.

 

LITE CONDOMINIALE

Un numero ufficiale però non esiste perché sta alle singole cancellerie delle procure effettuare le stime e non tutte lo fanno. La cifra viene tuttavia confermata dal Codacons, l' associazione che tutela i consumatori: nella mappa delle regioni più litigiose, con 190mila cause condominiali, Campania e Lazio sono le più attaccabrighe. A seguire ci sono Sicilia e Veneto con 160mila procedimenti pendenti a testa, e l' Emilia Romagna con 150mila casi.

 

A quanto pare la rabbia tra le mura domestiche è sempre più incontenibile. Nel 2017 le richieste di mediazione sono state 167mila, contro le 184mila del 2016.

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...