margherita agnelli john lapo ginevra elkann gianni marella

AGNELLI FAMELICI - STASERA “REPORT” INFILA LA TELECAMERA NELLA GUERRA LEGALE TRA MARGHERITA AGNELLI E I FIGLI PER L’EREDITA’ DELLA MADRE, MARELLA CARACCIOLO, IN CUI SONO IN BALLO LE QUOTE DELLA “DICEMBRE”, LA CASSAFORTE DI FAMIGLIA - LE ANOMALIE SULLE DATE, I DUBBI SULLE FIRME, GLI SPOSTAMENTI DI DENARO IN SVIZZERA E LA DIBATTUTA QUESTIONE (NON SOLO FORMALE) SULLA REALE RESIDENZA DI MARELLA - I CONTI SULL'EREDITA': 160 MILIONI AI NIPOTI, COMPRESA UNA PANDA...

Estratto dell’articolo di Ettore Boffano e Federico Marconi per il “Fatto quotidiano”

 

 

 

MARGHERITA AGNELLI E MARELLA CARACCIOLO

Nella guerra tra Margherita Agnelli e i tre figli, Ginevra, Lapo e John Elkann, è finita anche la Dicembre, la società semplice creata dall’Avvocato nel 1984 per custodire il tesoro di famiglia e gestire, a cascata, i 25,5 miliardi di patrimonio della holding Exor.

 

Oggi la Dicembre è nelle mani dei fratelli Elkann, ma la madre chiede di rimettere tutto in discussione, provando ribaltare la “galassia Agnelli”. Una vicenda che questa sera sarà raccontata da Report su RaiTre, nella puntata dedicata all’eredità Agnelli. Su Dicembre emergono molti dubbi: cessioni di quote senza firme certificate, incertezza sul luogo in cui sono state stipulate, pagamenti senza ricevuta bancaria, dichiarazioni alla Camera di Commercio tardive e parziali, iscrizioni e cancellazioni per vizi di forma, incongruenze nelle dichiarazioni all’Agenzia delle Entrate.

ginevra john lapo elkann

 

[…] Oggi il capitale sociale è diviso tra i fratelli Elkann: John possiede il 60%, il restante 40% è ripartito in parti uguali tra Lapo e Ginevra: hanno la piena proprietà delle quote dal 23 febbraio 2019, giorno della morte della nonna Marella Caracciolo, vedova dell’Avvocato.

 

In realtà, già nel 2004, la signora aveva venduto ai nipoti la nuda proprietà del 41,29%, mantenendo l’usufrutto. […] Nei documenti che stabiliscono la cessione, però, non è indicato il luogo in cui fu firmato l’atto e, soprattutto, non c’è l’autentica delle firme. Gli atti consegnati alla Camera di Commercio sono certificati dal notaio torinese Remo Morone il 12 giugno 2021, 17 anni dopo la stipula, con la formula: “Il presente documento è copia conforme al documento a me esibito”. Non scrive però, come sarebbe necessario, che è “copia conforme all’originale”. Report ha chiesto a Morone se abbia mai visto gli originali degli atti, ma il notaio ha preferito non rispondere.

MARGHERITA AGNELLI E JOHN ELKANN

 

Il ricorso. Dopo il deposito degli atti, nell’estate 2021, il 7 gennaio 2022 il legale di Margherita Agnelli, l’avvocato Dario Trevisan, ha contestato la correttezza dell’iscrizione. I giudici del Tribunale di Torino gli hanno dato ragione: il 7 luglio successivo, con una sentenza (sino ad oggi inedita) è stata cancellata l’iscrizione della cessione delle quote, assieme ad altri atti non autenticati, perché “risultano privi dei requisiti formali” necessari.

 

La Camera di Commercio ha dato subito efficacia alla decisione e la scrittura è scomparsa dalle banche dati. Una settimana dopo però, il 15 luglio, gli Elkann hanno depositato di nuovo gli atti: la Camera di Commercio, a sua volta, li ha iscritti e Margherita Agnelli ha ripresentato.

MARGHERITA AGNELLI

 

Il documento svizzero. I giornalisti di Report, però, sono entrati in possesso di un secondo documento inedito che attesta la cessione, mai depositato alla Camera di Commercio.

È redatto presso il notaio di Ginevra Etienne Jeandin che questa volta, però, certifica le firme.

 

Non è chiaro invece se la sottoscrizione sia avvenuta davanti a lui. Alle domande di Report, Jeandin ha risposto “Non voglio esprimermi sull’argomento”. Sul documento è presente anche un’apostille: l’autenticazione che permette la legalizzazione di documenti redatti all’estero. Ma il timbro è datato 17 febbraio 2022, successivo al ricorso del legale di Margherita Agnelli. La “versione svizzera” dell’atto è stata depositata dagli avvocati degli Elkann nella causa principale del tribunale di Torino sull’eredità Agnelli, ma non è chiaro, però, perché l’atto non sia stato prima inviato alla Camera di Commercio.

 

LAPO GINEVRA E JOHN ELKANN

L’ubiquità di Marella. Ma il 19 maggio 2004 dove si trovavano Marella Caracciolo e i 3 fratelli Elkann? Potevano essere davvero a Ginevra, per firmare la cessione? Secondo Andrea Galli, l’investigatore incaricato da Margherita di indagare sulla residenza svizzera della madre, l’anziana donna “non poteva che trovarsi a Torino. La signora, il 21 maggio, partirà poi da lì per Marrakech».

 

I patti sociali. Report ha rintracciato un ulteriore documento, sempre datato 19 maggio 2004, che riguarda la modifica dell’oggetto sociale della Dicembre. Anche questo è privo dell’indicazione sul luogo in cui è stato redatto. Ma in calce, oltre alle firme di Marella Caracciolo e dei tre Elkann, ci sono quelle di Gianluigi Gabetti, consigliere di Gianni Agnelli, dell’avvocato Franzo Grande Stevens e della figlia Cristina oltre che di Cesare Ferrero, commercialista della famiglia.

 

margherita agnelli e gianni agnelli 2

È possibile che si siano spostati tutti a Ginevra per redigere la modifica? O erano tutti a Torino? O gli Elkann e la nonna hanno viaggiato lo stesso giorno tra Torino e a Ginevra?

Il pagamento. C’è un altro documento, questo sicuramente firmato a Torino, che genera dubbi sulla cessione del 19 maggio 2004: il pagamento delle quote. Report è riuscito a scovare le ricevute delle tre operazioni che valgono in totale 80,9 milioni di euro.

 

edoardo agnelli marella caracciolo gianni agnelli

Il versamento avviene tramite la Gabriel Fiduciaria di Torino, allora guidata da Franzo Grande Stevens. Nonna e nipoti hanno tutti una posizione aperta con la fiduciaria che, a sua volta, si appoggia alla banca Pictet di Ginevra. Il movimento finanziario, dunque, avviene in Svizzera. Dal documento non si evince alcuna evidenza contabile del passaggio del denaro. Marella Caracciolo poi, una volta ricevuti i soldi, incarica la fiduciaria di “investire in un deposito a 48 ore, in attesa di ulteriori istruzioni”.

 

MARELLA CARACCIOLO IN AEREO CON MARGHERITA, EDOARDO E DI SPALLE GIANNI AGNELLI

La questione fiscale. Qualche informazione in più sulla Dicembre - ha scoperto Report - la possedeva l’Agenzia delle Entrate: durante un accertamento del 2009, Marella rispose a un questionario sulla sua residenza fiscale fino al 2008. Dall’istruttoria dell’Agenzia emerge che avrebbe posseduto la nuda proprietà e non l’usufrutto del 41,29% di Dicembre.

 

L’esatto opposto di quanto disposto nel 2004. L’Agenzia ne ricavò che “il centro degli interessi” della signora “non fosse in Italia”, ma in Svizzera, dove era ufficialmente residente e pagava gran parte delle tasse su redditi e patrimoni. Un’interpretazione che ora Margherita vuole cancellare: in tribunale. Anche se un portavoce della controparte, sentito da Report, dichiara che “comunque finisca il contenzioso, non cambierà la governance di Dicembre”.

 

Estratto dell'articolo di Mario Gerevini per www.corriere.it

JOHN ELKANN - MARELLA CARACCIOLO - LAPO ELKANN

 

Nei conti bancari aveva contanti per 6,6 milioni, possedeva terreni e ville per un valore di mercato di 67 milioni e nelle sue case custodiva opere d’arte e gioielli per 54 milioni. Marella Caracciolo, morta nel febbraio 2019, sedici anni dopo il marito Gianni Agnelli, ha lasciato tutto ai nipoti John, Lapo e Ginevra Elkann. Compresa una Panda 4x4 del 2013. In totale un patrimonio da circa 160 milioni.

margherita e allegra agnelli

 

[…] Urs Von Grünigen è il notaio a cui Marella si è affidata per i testamenti a favore dei nipoti (contestati radicalmente da Margherita). […] Che cosa si legge nel documento di cui Report è entrata in possesso?

 

Marella Caracciolo aveva 8 conti bancari con un saldo attivo complessivo di 6,6 milioni di franchi svizzeri (il cambio con l’euro attualmente è alla pari) ma il 95% della liquidità era in soli due conti al Credit Suisse. Gli immobili svizzeri sono quelli noti ma non si conosceva il valore di mercato indicato invece nell’inventario: la villa Chesa Alkyone destinata a John Elkann (39,3 milioni), Cheza Medzi per Lapo (16,8 milioni) e la casa di Lauenen per Ginevra (11 milioni). Il totale degli immobili, terreni compresi, fa 67,1 milioni.

 

Quadri e gioielli

marella caracciolo

La categoria «opere d’arte-quadri-gioielli» è una componente rilevante della massa ereditaria perché si raggiunge la cifra di 54 milioni.  [… ]Il mobilio delle case è tutto sommato di valore modesto, solo 1,5 milioni.

 

Nei conti del professionista vengono inseriti anche 33 milioni di crediti verso la figlia ma, all’opposto, risultano iscritti - su richiesta formale dei legali di Margherita - “come voce pro memoria” 98 milioni nelle passività, cioè pagamenti effettuati negli anni dalla stessa Margherita a favore della madre sulla base degli accordi ereditari del 2004. Quegli stessi accordi che Margherita considera nulli. Dunque il patrimonio lasciato da Marella Caracciolo ai tre nipoti, secondo l’inventario firmato von Grünigen, ammonta a circa 160 milioni, Panda compresa.

 

MARGHERITA AGNELLI

 

Ultimi Dagoreport

marina berlusconi silvio vanadia greta jasmin el moktadi in arte grelmoss - 3

DAGOREPORT - BUNGA BUNGA FOREVER! IL VERO ''EREDE ORMONALE" DI SILVIO BERLUSCONI È IL NIPOTE SILVIO, RAMPOLLO PRODOTTO DEL MATRIMONIO DI MARINA CON MAURIZIO VANADIA - SE IL CAVALIER POMPETTA PROVOCAVA INQUINAMENTO ACUSTICO E DANNI ALL'UDITO GORGHEGGIANDO CANZONI FRANCESI E NAPOLETANE, IL VENTENNE EREDE BERLUSCHINO NON E' DA MENO: E' BEN NOTO ALLE SPERICOLATE NOTTI MILANESI LA SUA AMBIZIONE DI DIVENTARE UN MITO DEL RAP, TENDENZA SFERA EBBASTA E TONY EFFE - SUBITO SPEDITO DA MAMMA MARINA A LONDRA, IL DISCOLO NON HA PERSO IL VIZIO DI FOLLEGGIARE: DA MESI FA COPPIA FISSA CON LA CURVACEA GRETA JASMIN EL MOKTADI, IN "ARTE" GRELMOS. PROFESSIONE? CANTANTE, MODELLA E INFLUENCER, NATA A NOVARA MA DI ORIGINI MAROCCHINE (COME LA RUBY DEL NONNO) - IL RAMPOLLO SU INSTAGRAM POSTA FOTO CON LE MANINE SULLE CHIAPPE DELLA RAGAZZA E VIDEO CON SOTTOFONDO DI CANZONI CON RIME TIPO: "GIRO A SANTA COME FA PIER SILVIO, MANCA UN MILIARDINO. ENTRO IN BANCA, MI FANNO L'INCHINO". MA PIER SILVIO È LO ZIO E MARINA E' FURIBONDA... - VIDEO

francesca fialdini mario orfeo

DAGOREPORT: MAI DIRE RAI! – COME MAI “REPUBBLICA” HA INGAGGIATO UNA BATTAGLIA CONTRO L’ARRIVO DI NUNZIA DE GIROLAMO AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI NELLA DOMENICA POMERIGGIO DI RAI1? NON È UN MISTERO CHE IL DIRETTORE, MARIO ORFEO, ANCORA MOLTO INFLUENTE A VIALE MAZZINI, STIMA MOLTO LA FIALDINI (FU LUI A FAVORIRNE L’ASCESA DA DIRETTORE GENERALE) - PER EVITARE IL SILURAMENTO DEL PROGRAMMA DELLA CONDUTTRICE, A LARGO FOCHETTI HANNO MESSO NEL MIRINO PRIMA IL TRASH-SEX SCODELLATO DA NUNZIA COL SUO "CIAO MASCHIO", E POI IL PRESIDENTE RAI AD INTERIM, IL LEGHISTA ANTONIO MARANO, PER UN PRESUNTO CONFLITTO DI INTERESSI - MA L'ORGANIGRAMMA RAI VUOLE CHE IL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL DAY-TIME, DA CUI DIPENDE IL PROGRAMMA DELLA FIALDINI, SIA ANGELO MELLONE...

elly schlein friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT - ELLY HA FINALMENTE CAPITO DA CHE PARTE STARE? – IN POCHI HANNO NOTATO UNA IMPORTANTE DICHIARAZIONE DI SCHLEIN SULL’UCRAINA: “SUL TRENO PER KIEV, CON I LEADER DI FRANCIA E GERMANIA, CI SAREI ASSOLUTAMENTE STATA” – LA SEGRETARIA CON UNA FIDANZATA E TRE PASSAPORTI E' PRONTA AD  ABBANDONARE IL PACIFISMO PIÙ OTTUSO PER ADERIRE A UNA LINEA PIÙ REALISTA E PRAGMATICA? – IN CAMPANIA ELLY È VICINA A UN ACCORDO CON DE LUCA SULLE REGIONALI (MEDIATORE IL SINDACO MANFREDI) – OTTIME NOTIZIE DAI SONDAGGI DELLE MARCHE: IL PIDDINO MATTEO RICCI È DATO AL 51%, CONTRO IL 48 DEL MELONIANO ACQUAROLI…

chiocci vespa rossi

FLASH! – IN RAI STA NASCENDO UNA COALIZIONE CONTRARIA AL DINAMISMO POLITICO DI GIANMARCO CHIOCCI, CHE PARLA SPESSO CON ARIANNA E GIORGIA MELONI, DISPENSANDO MOLTI CONSIGLI DELLA GOVERNANCE RAI – IL MOVIMENTISMO DEL DIRETTORE DEL TG1 E DI BRUNO VESPA HANNO GRANDE INFLUENZA SU PALAZZO CHIGI, E I LORO ''SUSSURRI'' FINISCONO PER RIMBALZARE SULL’AD GIAMPAOLO ROSSI, CHE SI TROVA ISOLATO DAI DUE DIOSCURI – E FAZZOLARI? PREFERISCE RESTARE IN DISPARTE E ESERCITARE LA SUA INFLUENZA SUI GIORNALISTI NON ALLINEATI AL GOVERNO MELONI...

giorgia meloni matteo piantedosi ciriani cirielli mantovano santanche lollobrigida

DAGOREPORT - PROMOSSI, BOCCIATI O RIMANDATI: GIORGIA MELONI FA IL PAGELLONE DEI MINISTRI DI FDI – BOCCIATISSIMO MANTOVANO, INADEGUATO PER GESTIRE I RAPPORTI CON IL DEEP STATE (QUIRINALE, SERVIZI, MAGISTRATURA) E DOSSIER IMMIGRAZIONE – RESPINTO URSO, TROPPO COINVOLTO DAL SUO SISTEMA DI POTERE – CADUTO IN DISGRAZIA LOLLOBRIGIDA, CHE HA PERSO NON SOLO ARIANNA MA ANCHE COLDIRETTI, CHE ORA GUARDA A FORZA ITALIA – BOLLINO NERO PER IL DUO CIRIANI-CIRIELLI - DIETRO LA LAVAGNA, LA CALDERONE COL MARITO - NON ARRIVA ALLA SUFFICIENZA IL GAGA' GIULI-VO, MINISTRO (PER MANCANZA DI PROVE) DELLA CULTURA - LA PLURINDAGATA SANTANCHÉ APPESA A LA RUSSA, L'UNICO A CUI PIEGA IL CAPINO LA STATISTA DELLA GARBATELLA – SU 11 MINISTRI, PROMOSSI SOLO IN 5: FITTO, FOTI, CROSETTO, ABODI E…

ignazio la russa enrico pazzali banche dati spioni spionaggio

FLASH! – CON L’INCHIESTA SUGLI SPIONI DI ''EQUALIZE'' FINITA NELLE SABBIE MOBILI MILANESI, ENRICO PAZZALI È POTUTO TORNARE IN CARICA COME PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE FIERA MILANO (DA CUI SI ERA AUTOSOSPESO) - DAVANTI A TALE "SCANDALO", IL CDA DELL’ENTE HA PAURA A REVOCARGLI LE DELEGHE, ANCHE SFRUTTANDO LA SCUSA DEL GARANTISMO. ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DEL POTERE A MILANO DI LA RUSSA, GIÀ GRANDE AMICO DI PAZZALI – PS. SI VOCIFERA CHE IL TIFOSO ‘GNAZIO SIA MOLTO INTERESSATO AI GUAI DELL’INTER, DOPO LA BOMBASTICA INCHIESTA DI “REPORT” SUI CONTI DEI NERAZZURRI…