disoccupazione giovani millennials

LA GIOVENTÙ È BRUCIATA - STIPENDI DA FAME, LAVORO PRECARIO E COSTO DELLA VITA ALLE STELLE: LE NUOVE GENERAZIONI VIVONO IN UN COSTANTE STATO DI INCERTEZZA CHE IMPEDISCE LORO DI DIVENTARE "GRANDI" - NON È UN CASO CHE IL 70 PER CENTO DEI GIOVANI UNDER 30 DICHIARI DI NON SENTIRSI PRONTO PER DIVENTARE GENITORE: C'È CHI INCOLPA L'INCERTEZZA LAVORATIVA, CHI INVECE NON PUÒ SOSTENERE LE SPESE…

Estratto dell'articolo di Lucia Antista per “Domani”

 

CARO AFFITTI.

Stanze in affitto che dovevano essere solo temporanee ma che vanno oltre il 4+4, contratti di lavoro che durano quanto una stagione mentre fuori dalle rotte tradizionali i freelance rimbalzano fra progetti rimandati a data da destinarsi, a “quando c’è budget”.

 

Da questa interferenza si ricava la formula del fallimento generazionale: stipendi fermi contro affitti in ascesa. Un monolocale a Milano costa quanto uno stipendio medio, una stanza singola può arrivare a 900 euro. […] In questo scenario, i trentenni e ventenni di oggi si distinguono solo per il momento della disillusione: i primi l’hanno vissuta come un tradimento, i secondi come un dato di partenza.

 

[…]  Vivere in un costante stato di transizione non è solo una questione pratica, ma diventa un filtro che modella il modo di pensare al futuro e di costruire rapporti duraturi. […]

lavoratori precari proteste

 

PRATICHE DI ADATTAMENTO

Non sono più scelte, sono necessità che riscrivono le traiettorie di un’intera generazione. Il “posto fisso” non esiste più, ma nemmeno il “posto” (inteso come luogo in cui si vive o lavora) è così fisso. Bart Schepens lavorava per una società di leasing ma era stanco della ripetitività della vita di ufficio. Durante il Covid inizia a non potere più del lavoro e si dimette. Un mese dopo lascia il Belgio e inizia a girare l’Europa in van.

 

«La ragione principale per cui ho deciso di vivere in un camper è stata la mancanza di avventura e libertà nella mia vita», spiega Bart. «Invece di cercare un appartamento, ho continuato a vivere con i miei genitori per risparmiare il più possibile». Dopo tre anni non si è ancora pentito di questa scelta.

lavoro precario 5

 

[…] La vita va avanti tra velleità e adattamenti. Un contratto che scade diventa l’occasione per reinventarsi freelance. Le passioni si trasformano in side hustle (attività parallele) poi magari in lavoro principale, poi di nuovo in hobby quando i conti non tornano. […]

 

IL TEMPO DELLE SCELTE E DEI DESIDERI

«Avrei una vita quasi idilliaca sulla carta», riflette Giulia Ascani, consulente, «con un lavoro a Milano che posso fare da remoto a Perugia, dove vive il mio compagno. Eppure mi ritrovo a lottare con me stessa e i sensi di colpa, sentendo di aver rinunciato a una parte di me, quella più ambiziosa e indipendente, per un futuro di coppia che altrimenti non sarebbe possibile».

DENATALITA

 

Per lei il “cosa” è chiaro: vuole allineare lavoro e vita privata, trasformando la sua professione in consulenza in qualcosa di più appagante dato che il lavoro che sta facendo non la convince più. È il “come” che le sfugge, ed è per questo che ha iniziato un percorso con una coach. […]

 

Il peso delle scadenze esistenziali si accumula nell’era dell’instabilità. L’idea di fare un figlio si scontra con la fragilità economica: secondo un recente report di Save the Children del 2024, il 40 per cento delle donne under 35 in Italia rinuncia alla maternità per motivi economici, mentre il 65 per cento delle famiglie con figli segnala difficoltà nel conciliare lavoro e cura dei bambini.

 

A questo si aggiunge un altro dato: il 70 per cento dei giovani under 30 dichiara di non sentirsi pronto per diventare genitore a causa dell’incertezza lavorativa e dell’impossibilità di accedere a un alloggio stabile. I progetti di maternità si misurano in metri quadri e avanzamenti di carriera, mentre il costo della vita continua a salire. Per alcuni è questione di “quando”, per altri di “se”.

 

DENATALITA 1

«Qualche anno fa ho congelato gli ovuli – prosegue Giulia –. Devo dire che vedere le mie amiche affrontare la maternità mi ha fatto venire qualche dubbio in più rispetto a prima, quando ero certa e sicura al 100 per cento di volerli. Le riflessioni sulla maternità sono diventate più frequenti, soprattutto sul “dove”. Lui non ha intenzione di spostarsi a Milano, e comunque non avremmo un vero sostegno familiare o una rete di appoggio. In provincia, invece, avremmo più agevolazioni nella vita quotidiana. È un discorso complesso, e ogni giorno mi pongo nuove domande».

 

[…] Il tempo è uscito dai cardini, trascinando con sé una generazione che rimbalza tra gli stessi problemi: la ricerca di un lavoro che sappia tanto appagare quanto pagare, l’equilibrio tra vita privata e professionale, tra io e noi, tra desideri e necessità. I vecchi modelli non funzionano più, i nuovi si scrivono adattandosi.

CARO AFFITTI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)