nichel alemanno raggi

LA STORIA DEL FILO DI NICHEL SI ARROTOLA! CI SCRIVE L'UOMO CHE HA DATO IN PEGNO IL ''NICKEL WIRE'' DAL VALORE PRESUNTO DI 55 MILIONI, CHE SECONDO IL COMUNE INVECE VALE POCHE MIGLIAIA DI EURO (E ORA PASSA ALLE VIE LEGALI): ''NON SOLO HA UN GRANDE VALORE, CHECCHÉ NE DICA IL PERITO INGAGGIATO DAL COMUNE, MA STO PENSANDO DI RICOMPRARLO E RIVENDERLO IO, DATE LE MANIFESTAZIONI D'INTERESSE DI VARI ACQUIRENTI''

Riceviamo e pubblichiamo:

 

 

Con riferimento all’articolo pubblicato in data odierna sul quotidiano “Il Messaggero” (14.02.2019), a firma del giornalista Lorenzo Di Cicco, dal titolo “Campidoglio beffato – Il “tesoro” in nichel non ha nessun valore”, occorre doverosamente precisare, per correttezza di informazione:

rocchetto di nichel del comune di roma

  1. Non risulta allo scrivente alcuna “perizia” effettuata dalla Guardia di Finanza;
  2. Risulta, invece, altra “perizia” svolta nell’ambito nell’ambito di indagine del tutto diversa, presso altra sede giudiziaria, non ancora approdata ad alcuna determinazione in merito all’esercizio dell’azione penale da parte del PM, sebbene redatta da diversi mesi;
  3. Essa è stata elaborata non dalla Guardia di Finanza, ma da perito – peraltro, privo di qualsiasi livello accademico e nemmeno laureato – che ha formato oggetto di analisi nel contraddittorio delle parti in sede di incidente probatorio, che ne ha inficiato radicalmente le conclusioni, poiché non sorrette da rigorosa metodologia scientifica.

 

  1. In particolare, è emerso:
  • che il perito mai ha interpellato un soggetto produttore di quello specifico semilavorato, e nemmeno di altri di analoghe caratteristiche;
  • che non ha eseguito alcuna approfondita indagine tecnico/scientifica sulle modalità di produzione;
  •  che non è stato sondato minimamente l’invece rilevantissimo particolare mercato di riferimento;

 

  •  che per opinabilissime valutazioni personali del perito, sono stati ritenuti da non considerare i principali “listini”, riconosciuti e di riferimento a livello mondiale dello specifico prodotto e di quelli similari;
  • che l’intero approccio alla problematica è stato superficiale, basandosi l’elaborato su non tracciabili impressioni rese da soggetti neppure identificati e privi di qualsivoglia esperienza specifica;

 

  • che il perito si  soltanto è limitato a determinare il supposto prezzo di produzione (e non di mercato) con riferimento ad una lavorazione del tutto diversa, sul presupposto – gravemente erroneo – della mera analogia di tecnica di produzione;

 

  1. Per contro, il materiale consegnato in garanzia al Comune di Roma è dotato di documentazione che ne conferma il valore ed è assistito da certificazioni che ne attestano la specifica qualità ed il pregio, redatte dalla più qualificata ed accreditata società Svizzera del settore, ancora di maggiore riferimento a livello mondiale;

 

nichel alemanno raggi

  1. Il N.W. depositato presso il Comune di Roma consentirà allo stesso Comune di Roma un incasso assolutamente superiore ad ogni ragione di credito;
  2. Lo stesso scrivente già si è attivato in via giudiziaria al fine di ottenere il pagamento da un terzo acquirente – fondo internazionale – che si era impegnato ad acquistarlo e che si è inopinatamente sottratto alle proprie obbligazioni;
  3. Peraltro, Società del gruppo di mio riferimento stanno valutando la retrocessione del NICHEL WIRE già dato in garanzia al Comune di Roma a fronte dell’estinzione del debito, attesa l’interesse manifestato all’acquisto di tale materiale da operatori economici internazionali;

 

  1. Lo scrivente non né il “marchese” del nichel né tantomeno un truffatore, ma è solo un imprenditore che persegue i suoi legittimi interessi nel rispetto della legge;
  2. Ho già inoltrato diffida nei confronti della testata “Il Messaggero”, riservando ogni ulteriore e debita attivazione giudiziaria nelle competenti sedi. Tanto era dovuto.

 

G.C.

 

le aste deserte per il rocchetto di nichel

 

 

2. BEFFA DEL NICHEL SENZA VALORE ORA IL COMUNE CHIEDE I DANNI

Mic.All. e Fa.Ro. per ''Il Messaggero''

 

 

Finirà nelle aule giudiziarie il caso del tronchetto di nichel ceduto al Campidoglio nel 2011, al posto dei soldoni contanti, per ripagare un vecchio debito: un filo di metallo stimato inizialmente 55 milioni di euro e per anni iscritto a bilancio dall' amministrazione comunale che, come svelato ieri dal Messaggero, sarebbe stato ora valutato appena 40 mila euro.

 

Adesso Palazzo Senatorio - che ha stralciato la cifra dal bilancio 2019, anche dopo il richiamo dei revisori dei conti dell' Oref - sta percorrendo «ogni iniziativa possibile» per recuperare il credito dal debitore. Ma la Corte dei conti, dall' altro lato, ha aperto un fascicolo sui soldi spesi in tutti questi anni da Roma Capitale per far sorvegliare un tesoretto che, in realtà, vale poco o nulla.

 

Il Comune, infatti, ha speso circa 200 mila per la sicurezza, ingaggiando addirittura una squadra di guardie giurate per scortare e proteggere il tronchetto di nichel. A coordinare gli accertamenti è il viceprocuratore regionale Guido Patti. Il sospetto dei magistrati contabili è che si la cifra spesa configuri un danno erariale per le casse comunali. E non è tutto. Perché lo scorso 30 gennaio scorso il Comune ha rinnovato un appalto da 57 mila euro sempre per «la custodia» del tronchetto fino al 2021.

 

LE VOCI

rocchetto di nichel

Dal colle capitolino emerge la rabbia per una vicenda «ereditata dalle precedenti gestioni», potenzialmente molto pericolosa per i già delicati equilibri finanziari dell' ente. A lanciare l' allarme, lo scorso aprile, era stato l' organismo di revisione contabile che, nel parere su una variazione al bilancio 2018, aveva raccomandato di «impegnare le somme derivanti dalla vendita del nichel e delle partecipazioni successivamente alla effettiva vendita delle stesse». Un avvertimento dovuto anche alla rimodulazione di alcune opere del dipartimento lavori pubblici, finanziate in parte (1,4 milioni) proprio con «l' alienazione del nichel».

 

LE AZIONI

La giunta, a quel punto, ha deciso di mettersi al riparo da possibili brutte sorprese, eliminando «dalle voci di bilancio le entrate potenzialmente derivanti da tale vendita, che non risultano dunque iscritte nel bilancio di previsione 2019-2021 di Roma Capitale», si legge in una nota.

 

rocchetto di nichel

Insomma, il Campidoglio si è portato avanti con il lavoro, dopo il caveat dei revisori, evitando così di dover mettere in piedi una manovra correttiva da 38 milioni, che avrebbe dovuto trovare con maggiori entrate o tagli alla spesa. Nel frattempo, da Palazzo Senatorio fanno sapere che «il nichel in possesso dell' amministrazione non è stato ceduto in sostituzione di un credito ma come pegno a garanzia del credito stesso: Roma Capitale resta pertanto titolare del credito originario e sta attuando ogni iniziativa percorribile per la sua riscossione».

 

LA REPLICA

Il finanziere G.C., che aveva ceduto il nichel al Campidoglio, nega però alcuna responsabilità. La perizia che riduce drasticamente il valore del tronchetto, secondo C., «è stata elaborata non dalla guardia di finanza, ma da un perito» che «non ha eseguito alcuna approfondita indagine tecnico-scientifica sulle modalità di produzione» e «non è stato sondato minimamente l' invece rilevantissimo particolare mercato di riferimento». L' operazione insomma, sostiene il finanziere, «è tutto tranne che un raggiro, non sono un truffatore». E la vicenda, a quanto pare, è tutt' altro che conclusa.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONA – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO