letto

LA STORIA UMANA E' TUTTA NEL LETTO - MASCHERONI: “È UN GRANDE TEATRO. A PARTIRE DALLA NASCITA; E DEL DOLORE, PER FINIRE CON LA MORTE; E POI DELL'AMORE E DEL SESSO E DEI SOGNI E DEGLI INCUBI, DELLE FANTASTICHERIE E PERSINO DEL LAVORO” – “IL PALCOSCENICO PERFETTO DELL'ESISTENZA IN TUTTE LE SUE DECLINAZIONI, AFFETTI, PAURE, VOGLIE. È LÌ, IN QUEL RETTANGOLO RIALZATO DA TERRA, UN TEMPO PER DIFENDERCI DAL FREDDO E DAGLI ANIMALI, POI PER SENTIRCI PIÙ VICINI AL CIELO, CHE RECITIAMO AL MEGLIO IL NOSTRO ‘IO’...”

Luigi Mascheroni per "il Giornale"

 

il sarcofago degli sposi

La camera da letto dei greci era dedicata a due divinità: il dolce Hypnos, il sonno che fa dimenticare ai mortali ogni dolore, e il malizioso Eros, il dio del desiderio. Per gli etruschi- guardate il «Sarcofago degli sposi» di Cerveteri - il letto è il luogo dove la coppia trova l'unione perfetta: la morte. 

 

I romani fecero del letto il luogo più adatto per banchettare, conversare, mangiare, sollazzarsi, insomma dare sfogo alle passioni del sesso, dello stomaco, del riso. Nell'antica India era l'alcova della sessualità disinibita. Nel Medioevo il giaciglio della colpa. Nel Rinascimento il letto è invitante, sfarzoso, sensuale, curato. Poi l'ondata puritana: tendaggi, drappeggi, baldacchini. 

 

letto antica roma

Tra Sette e Ottocento è un campo di battaglia politico: omicidi, tradimenti, manifestazione del Potere: ecco l'imperiale Paolina Bonaparte come Venere Vincitrice del Canova. Nel '900 è prima semplice, familiare, borghese, poi di design, tecnologico, alla moda... Il letto è un grande teatro. Su il sipario!

 

 Va in scena il grande spettacolo della vita, a partire dalla nascita; e del dolore, per finire con la morte; e poi dell'amore e del sesso e dei sogni e degli incubi, delle fantasticherie e persino del lavoro: leggere a letto, scrivere a letto, telefonare a letto: il leggendario letto girevole tuttofare, casa-ufficio di Hugh Hefner alla «Playboy Mansion». 

letto a baldacchino

 

Eccolo il palcoscenico perfetto dell'esistenza in tutte le sue declinazioni, affetti, paure, voglie. È lì, in quel rettangolo rialzato da terra, un tempo per difenderci dal freddo e dagli animali, poi per sentirci più vicini al cielo, che recitiamo al meglio il nostro «Io». Il letto è tra tutti gli oggetti della vita quotidiana il più umano, troppo umano. 

 

Nostro Signore- ha fatto notare qualcuno - non ne ebbe bisogno: è nato sulla paglia, è morto sulla croce. Esergo: «Il letto è tutta la nostra vita. Perché vi si nasce, vi si ama, vi si muore», Guy de Maupassant, Il letto, un racconto del 1882. Svolgimento: il saggio di Mario Baudino Il teatro del letto. 

 

Storie notturne tra libri, eroi, fantasmi e donne fatali (La nave di Teseo), un viaggio sapiente e trasversale che spazia dalla letteratura alla filosofia, dall'antropologia alla storia dell'arte, dal mito al cinema, per mettere in scena - e noi lettori siamo il pubblico - il più misterioso teatro dell'Io, il letto, cioè il luogo erotico, erratico, a volte privatissimo ed esclusivo, a volte comune e manifesto, dei nostri sentimenti più segreti e più forti. Il letto racconta di noi. 

letto tutankhamon

 

E in fondo, dal letto di Tutankhamon che si intravede nelle prime foto della missione archeologica di Howard Carter che ce lo mostra ammonticchiato con altri oggetti davanti alla stanza sepolcrale, fino ai blocchi modulari in fibra di vetro lunghi due metri, larghi uno e alti 125 centimetri dei «capsule hotel» giapponesi, dove non è possibile fare altro che sdraiarsi e dormire, il letto nella storia sonnolenta della civiltà in fondo è cambiato molto poco. 

 

coppia letto

L'oggetto «letto», come l'oggetto «libro», cui forse l'accomuna l'etimologia (e poi c'anche il livre de chevet...), è perfetto fin dalla sua invenzione. L'essenza non cambia, si possono solo variare misure, fogge, materiali. La sua sacralità resta intatta. Citazioni. «Nella vita non c'è luogo più triste di un letto vuoto» (Gabriel García Márquez). «Il letto è il luogo più pericoloso del mondo: vi muore l'80 per cento della gente» (Mark Twain). «Il letto è il teatro dei poveri» (Aldous Huxley). 

 

kline

Ecco: il letto come teatro. Infatti Mario Baudino, che ha sprimacciato secoli di letteratura, pittura, scultura e storia del costume, non traccia solo la lunghissima timeline del letto. Ma ricostruisce in parallelo, per ogni epoca storica, lo spettacolo teatrale che gli uomini e le donne - fra coltri e cuscini, decorazioni e cassapanche, lenzuola e high-tech - mettono di volta in volta in scena. Il letto naturale di foglie e terra dei primi uomini. 

 

I letti di legno con intagli di animali sacri dell'antico Egitto. I klìne in legno e in pietra dei greci. Ulisse che torna a Itaca e riprende possesso, con un gesto acro e simbolico, del letto del Re. Il «letto di Procuste» per ridurre le persone a un solo modello, un solo modo di pensare e di agire. Il triclinio romano e i lupanari di Pompei. Le creature spaventevoli della notte e i sensi di colpa che agitano i sonni nelle stanze da letto medievali, peccaminose e promiscue. 

letto medioevo

 

Il «letticciuol che requie eri et conforto/ in tanti affanni, di che dogliose urne/ ti bagna Amor» di petrarchesca memoria. L'alcova del duca Federico da Montefeltro, l'arredo più prezioso del Quattrocento. Il cinquecentesco sfarzoso «letto di Ware» che poteva ospitare quattro coppie di amanti. Il lit de justice, da cui nobili e regnanti non si alzavano neppure per amministrare il proprio potere: è il «letto di Stato». 

letto medievale

 

Il catafalco, il letto tana, il «nido», le bare e barche come metafora e metamorfosi del letto di morte. I grandi capolavori della storia dell'arte: la Venere dormiente di Giorgione (1507-10), la sensuale Danae (1636) di Rembrandt, la Maya Desnuda (1799) di Goya, il monumentale La morte di Sardanapalo di Delacroix (1827)... I racconti lussuriosi del sofà e dei letti libertini. Il romantico secolo dell'insonnia, che è la negazione del letto. 

camera da letto vincent van gogh

 

Il «letto di pruni» dell'Innominato manzoniano. L'oblomovismo. I letti di contenzione, di povertà e di follia. La camera ad Arles di Vincent van Gogh (1888-89). Il lettino dello psicanalista, su cui si stende buona parte del Novecento. «Per molto tempo, sono andato a letto presto la sera» (Marcel Proust). La rivendicazione femminista di Virginia Woolf perché la donna pretenda «una stanza tutta per sé».

 

 Gli interni grondanti una minimale solitudine di Edward Hopper. Il Bed-In di protesta contro la guerra in Vietnam di John Lennon e Yoko Ono nel 1969. Il comune senso del pudore che cambia in proporzione al metraggio di nudi e di letti nella storia del cinema. Tracey Emin, «My bed» (1999) e il letto-bara di Maurizio Cattelan. 

 

john lennon yoko ono letto

Gli scandali politici, dalla morte a letto di Marylin Monroe al lettone di Putin. E lo smart-working e la «dad», spesso, passati a letto. È soltanto qui che siamo davvero noi stessi.

john lennon a lettoculla gesu letto antichi romaniletto bara cattelan freddo a lettolavorare sul lettolavorare a letto fa malelavorare a lettoa letto meglio andare a dormire e fare altroCOPPIA LETTO SESSOpaolina bonaparte letto letto di procuste

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA ALL'EUROPA E LONTANA DAL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, EVITANDO OGNI COLLISIONE CON LA FRANCIA E FACENDO ASSE CON GERMANIA E POLONIA - MA ''IO SONO GIORGIA" HA DAVANTI DUE OSTACOLI: L'ESTREMISMO "PATRIOTA" DI SALVINI E LO ZOCCOLO DURO DI FRATELLI D'ITALIA GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...