donbass strategia della fame

LA STRATEGIA DEI RUSSI PER PIEGARE IL DONBASS? RIDURRE I CIVILI ALLA FAME, LASCIARLI SENZA CIBO E SENZA ACQUA – LA TESTIMONIANZA: "I MILITARI DI MOSCA HANNO BOMBARDATO ANCHE I DEPOSITI DI GENERI ALIMENTARI E STANNO ASSEDIANDO KHARKIV, PORTANDOLA A UNA CATASTROFE UMANITARIA. QUANDO LE PERSONE COMINCIANO A MORIRE DI FAME, INIZIANO A FARE LA PARTE DEI POLIZIOTTI BUONI E OFFRONO UNA VIA D'USCITA" - MOSCA PUNTA ANCHE A ISOLARE IL DONBASS: IERI UN RAID MISSILISTICO HA DISTRUTTO IL SISTEMA FERROVIARIO NELLA ZONA DI DNIPRO...

Mauro Evangelisti per “Il Messaggero”

 

DONBASS STRATEGIA DELLA FAME

Affamare la popolazione. Anche questo è un tassello della strategia militare dell'esercito russo per conquistare il Donbass, l'est dell'Ucraina. «Ci aspettiamo che le prossime settimane saranno le peggiori - racconta Maksym Dontsenko, direttore generale della Croce rossa ucraina - Lasciare i civili senza cibo e senza acqua è una scelta che i militari russi hanno fatto fin dall'inizio.

 

L'obiettivo è chiaro e purtroppo lo abbiamo visto anche con le atrocità di Bucha: mantengono gli ucraini in una situazione di paura costante, perché sperano che in questo modo si arrendano, che spingano anche l'esercito ucraino alla resa».

 

Dontsenko è originario di Okhtyrka, una piccola città della regione di Sumy, non lontana da Kharkiv. «Lì non c'erano militari, eppure fin dall'inizio i russi hanno bombardato anche i depositi di generi alimentari. Da quando è cominciata l'invasione hanno attuato questo metodo. Non vogliono solo affamare l'esercito nemico, vogliono affamare i civili».

 

offensiva sul donbass

RICATTO L'analisi coincide con quella di Oleg Synegubov, leader della Regione di Kharkiv, che in una intervista all'Ukraina Pravda, spiega: «I russi stanno assediando la città, portandola a una catastrofe umanitaria. Non consentono né corridoi umanitari per l'evacuazione né corridoi per inviare gli aiuti umanitari. Quando le persone cominciano a morire di fame, i russi iniziano a fare la parte dei poliziotti buoni e offrono una via d'uscita».

 

Che non di rado è sì la possibilità di essere evacuati, ma in Russia. Il governatore di Lugansk, Sergey Gaidai, racconta che a Severordonetsk, «con i bombardamenti hanno distrutto tutti i magazzini alimentari», non ci sono più depositi di cibo e i cittadini possono mangiare solo grazie agli aiuti umanitari. Non solo: ormai numerose città non hanno luce, gas e acqua. «Ora nella regione di Lugansk è più difficile trovare un'area di una città o di un villaggio dove ci sia gas, luce o acqua - non tutti insieme, ma almeno una di queste forniture - che il contrario».

Piano della Russia su Donbass

 

Ora che la grande avanzata dell'esercito russo sul Donbass è cominciata, la situazione è destinata a peggiorare. Si rischia di replicare in altre città l'orrore di Mariupol, dove, come ricorda Donstenko, «ormai da settimane è impossibile portare aiuti umanitari, le persone faticano a trovare da mangiare e da bere». Ieri l'esercito di Putin ha cominciato a spostare le forze speciali da Mariupol - che considera ormai presa con l'unica eccezione dei resistenti delle acciaierie - verso Nord, nel Donbass. Dal punto di osservazione della Croce rossa e di chi deve inviare aiuti umanitari l'attenzione e le preoccupazioni ora sono rivolte su città come Lisichansk e Severodonetsk nella regione del Lugansk; come Slovyansk, Kramatorsk nel Donetsk (oltre ovviamente a Mariupol); come Kharkiv, Izium e Barvenkovo nella regione di Kharkiv. Per i civili che hanno deciso di restare però non c'è una vita normale.

 

Tubature e acquedotti sono stati distrutti dai bombardamenti. Prima si ricavava dalla neve l'acqua da bere, ora ci si affida, in molti casi, all'acqua piovana. Certo, la parte più consistente di profughi proviene dalla zona orientale dell'Ucraina, ma un numero molto alto di persone, nonostante tutto, ha scelto di restare. Sono spinte dall'orgoglio, dall'attaccamento alle proprie radici, dalla volontà di difendere le proprie case. Ma ora all'orizzonte c'è l'incubo della scarsità di cibo.

BATTAGLIA IN DONBASS

 

«Non vi deve sorprendere che i russi attacchino i depositi di generi alimentari - insiste Donstenko - è avvenuto fin dall'inizio». Mosca punta anche a isolare il Donbass: ieri un raid missilistico ha distrutto il sistema ferroviario nella zona di Dnipro, nel centro dell'Ucraina, alle porte della regione orientale.

 

 

BATTAGLIA A cosa punta l'avanzata del Donbass? Dopo il fallimento del blitz su Kiev e dopo l'umiliazione dell'affondamento dell'ammiraglia Moskva sul mar Nero che ha, per ora, fermato gli attacchi a Odessa, per Putin è urgente consegnare un risultato ai russi. Si cita sempre il 9 maggio come data da rispettare: quel giorno ha una valenza particolare per la Russia, visto che tradizionalmente si celebra la vittoria contro i nazisti nella seconda guerra mondiale. Mosca vuole organizzare la parata militare a Mariupol. Un'analisi del Kyiv Indipendet osserva: «Con la drastica intensificazione delle ostilità nel Donbass e nelle aree limitrofe, il 18 aprile il presidente Zelensky ha confermato l'inizio dell'offensiva su larga scala della Russia negli oblast di Donetsk e Lugansk. L'Ucraina e la Russia sono ora impegnate in quella che è probabilmente la più grande battaglia in Europa dalla seconda guerra mondiale».

DONBASS STRATEGIA FAME 5

 

L'obiettivo dell'esercito russo è avanzare da Nord, Est e Sud, intrappolando il grosso dell'esercito ucraino. Si calcola che Mosca abbia concentrato nel Donbass quasi 60.000 soldati, gli ucraini ne hanno 44.000. In questa grande battaglia si decide tutto. E chi ha deciso di restare, tra i civili (almeno 3 milioni di persone), ora rischia di essere condannato anche alla fame e alla sete.

vladimir putin volodymyr zelensky

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...