vittorio farina saverio romano

TI CONOSCO, MASCHERINA - C’È ANCHE L’EX MINISTRO SAVERIO ROMANO TRA GLI INDAGATI NELL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI ROMA SULLA FORNITURA DI MASCHERINE E CAMICI PRIVI DEL CERTIFICATO DI IDONEITÀ - IL NOME COMPARE NELLA RETE DI CONOSCENZE SU CUI POTEVA CONTARE L’IMPRENDITORE VITTORIO FARINA, DA OGGI AI DOMICILIARI (INSIEME AD ALTRE DUE PERSONE), CHE IN UN’INTERCETTAZIONE PARLAVA DI ARCURI, CHE NON È INDAGATO: “DOMENICO MI HA PROMESSO CHE SE GLI ARRIVA LA LETTERA AUTORIZZA QUELL’ACQUISTO”

 

Inchiesta mascherine: indagato ex ministro Romano

VITTORIO FARINA

 (ANSA) - ROMA, 03 MAR - C'e' anche l'ex ministro Saverio Romano tra le persone indagate nell'inchiesta della Procura di Roma sulla fornitura di mascherine e camici, privi del certificato di idoneità. Il nome di Romano, ministro dell'agricoltura nel 2011, compare nell'ordinanza del gip e in relazione alla rete di conoscenze su cui poteva contare l'imprenditore Vittorio Farina raggiunto oggi dalla misura restrittiva degli arresti domiciliari. Nei confronti di Romano l'accusa è di traffico di influenze illecite. (ANSA).

 

Inchiesta mascherine: Romano, regolare contratto consulenza

SAVERIO ROMANO

 (ANSA) - PALERMO, 03 MAR - 'Sono consulente della European network dal marzo 2020, con regolare contratto, per mezzo del quale ho svolto regolare attività professionale. La fattura citata dagli organi di stampa è del maggio 2020 e ha in sè sia la causale dell'attività medesima sia il riferimento al contratto di consulenza. Ho già esibito alla Guardia di finanza, che indaga sui fatti documentati, i necessari e dovuti riscontri. Risulta anche il nome di mia moglie dall'evidenza bancaria poiché il nostro conto corrente è cointestato'". Lo dice l'ex ministro ed ex parlamentare Saverio Romano.

 

Inchiesta su fornitura mascherine,tre arresti a Roma

Marco Maffettone per l’ANSA

 

SAVERIO ROMANO 1

 Mascherine e camici senza idonea certificazione destinati a rifornire il personale della Protezione civile del Lazio nel corso della prima, drammatica, ondata di Coronavirus. E' il materiale oggetto della indagine della Procura di Roma che ha portato oggi agli arresti domiciliari tre persone.

 

Si tratta degli imprenditori Vittorio Farina, con un passato nel mondo dell'editoria, Andelko Aleksic e Domenico Romeo. Nei loro confronti le accuse sono, a vario titolo, di frode nelle pubbliche forniture, truffa aggravata in relazione e traffico di influenze illecite. Il procedimento riguarda la fornitura di cinque milioni di mascherine e 430 mila camici.

 

Gli uomini della Guardia di Finanza hanno proceduto anche al sequestro preventivo di 22 milioni di euro e dato esecuzione nei confronti di una società milanese alla misura interdittiva del divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazione. L'indagine è stata avviata a seguito di una segnalazione fatta ai magistrati dell'agenzia Regionale della Protezione Civile del Lazio.

 

VITTORIO FARINA

A fronte dei contratti sottoscritti, che prevedevano la consegna di dispositivi di protezione individuale marcati e certificati CE, l'impresa milanese facente capo ad Aleksic, che fino al mese di marzo 2020 era attiva soltanto nel settore dell'editoria, ha dapprima fornito documenti rilasciati da enti non rientranti tra gli organismi deputati per rilasciare la specifica attestazione e, successivamente, per superare le criticità emerse durante le procedure di sdoganamento della merce proveniente dalla Cina, ha prodotto falsi certificati di conformità forniti da Romeo anche tramite una società inglese a lui riconducibile, ovvero non riferibili ai beni in realtà venduti.

 

DOMENICO ARCURI

Secondo quanto scrive il gip nell'ordinanza che "l'attività tecnica ha evidenziato il quadro relazionale di cui Farina", definito il faccendiere, "si avvantaggia nello svolgimento della sua attività di procacciatore di affari per conto della Ent Srl. L'imprenditore vanta rapporti con personaggi noti, come Roberto De Santis, l'ex senatore Saverio Romano, soggetti per il tramite dei quali riesce ad avere contatti con pubblici amministratori che in questo periodo si occupano delle forniture pubbliche di dispositivi medici e di protezione individuale".

 

Secondo quanto afferma il giudice "Farina nell'interloquire con Aleksic ha mostrato la sua soddisfazione nell'aver ottenuto la promessa, verosimilmente dal commissario", all'epoca dei fatti, "per la per l'emergenza covid Domenico Arcuri (che non risulta indagato nel procedimento ndr), di inserire la Ent tlc Srl, quale fornitore sussidiario rispetto a Luxottica Spa e Fca spa per l'approvvigionamento di un ingente quantità di mascherine chirurgiche da destinare alle scuole".

 

DOMENICO ARCURI

"Nessun affidamento, promessa o incarico alla società e alle persone coinvolte", la secca replica dell'ex commissario Domenico Arcuri. Nell'ordinanza di oggi si afferma che il 3 settembre 2020 "in occasione di un ulteriore viaggio a Roma, Farina è riuscito ad incontrare il commissario straordinario Domenico Arcuri, come sembra emergere dai puntuali aggiornamenti effettuati da Farina ad Aleksic.

 

In una intercettazione Farina spiega: 'Domenico mi ha promesso che se gli arriva la lettera, autorizza quell'acquisto (...) la dovrebbe fare oggi, oggi la deve fare e oggi pomeriggio ci deve fare l'ordine'".

VITTORIO FARINA 1

 

"In relazione all'inchiesta, nella quale da conversazioni tra gli indagati pubblicate oggi risulta citato l'ex Commissario all'Emergenza Covid, peraltro estraneo alle indagini e probabilmente ancora una volta oggetto di traffico di influenze illecite - sottolineano dalla struttura dell'ex Commissario Arcuri- riteniamo utile precisare che né la società European Network Tlc né le persone coinvolte nelle indagini, hanno ricevuto alcuna promessa, alcun affidamento o alcun incarico dall'ex Commissario o dalla Struttura commissariale".

 

"La società, come tante altre - concludono gli uffici di Arcuri - aveva inviato diverse proposte a nessuna della quali è stato mai dato alcun seguito dalla struttura stessa".

Ultimi Dagoreport

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

riarmo armi pedro sanchez elly schlein giorgia meloni giuseppe conte donald trump

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI! DUE SVALVOLATI SI AGGIRANO PER L’EUROPA: PEDRO SANCHEZ E ELLY SCHLEIN – CON LA NATO MORENTE (TRUMP SOSTIENE CHE L'ARTICOLO 5, CARDINE DELL'ALLEANZA, SI DEBBA "INTERPRETARE"), I DUE SINISTRATI DEL PSE, CHE INSIEME AL PPE SOSTENGONO LA MAGGIORANZA URSULA, MINACCIANO DI STACCARE LA SPINA DICENDO "NO" AL RIARMO UE: UN "NO" CHE SAREBBE UN REGALONE ALLA GIORGIA DEI DUE MONDI CHE NON VEDE L'ORA DI DIVENTARE LA STAMPELLA DEL PPE (DOVE E' ATTESA A BRACCIA APERTE: AL VERTICE DELL'AJA HA SEDOTTO A COLPI DI SMORFIE TRUMP SUI DAZI AL 10% ALL'UE) - LA MOLLA DI TANTO TAFAZZISMO GEOPOLITICO DI ''FALCE & MART-TELLY'' È IDEOLOGICA, TROVANDOSI STRETTA TRA L'INCUDINE DEI RIFORMISTI PD E IL MARTELLO A CINQUESTELLE DI CONTE, CHE L'HA SCAVALCATA A SINISTRA A SUON DI MANIFESTAZIONI, SLOGAN E PROCLAMI "ARCOBALENO", SORPASSANDO PERFINO AVS - E TRA I DUE LITIGANTI, LA DUCETTA SE LA GODE... 

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…