richard burton liz taylor

IL TIRA E MOLLA IN UNA RELAZIONE NON FA BENE: MEGLIO DECIDERSI UNA BUONA VOLTA E DIRSI ADDIO – SECONDO GLI PSICOLOGI L’INCERTEZZA FA PEGGIO DEL DOLORE E TROPPI RIPENSAMENTI SONO TOSSICI – DA ROSS E RACHEL DI “FRIENDS” A FRIDA E DIEGO RIVERA, MA I VERI CAPOSTIPITI SONO RICHARD BURTON E LIZ TAYLOR: DUE MATRIMONI, DUE DIVORZI E IN MEZZO TREDICI ANNI DI PASSIONE. POI FINÌ

Emanuela di Pasqua per www.corriere.it

 

liz e richard in love

«Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano», cantava Venditti. Eppure, quantomeno secondo uno studio dell’Università del Missouri (pubblicato nella rivista Family Relations), forse sarebbe meglio una conclusione definitiva che tanti tira e molla.

 

Il fatto è che i grandi amori in realtà non si dimenticano mai, ma al tempo stesso la voglia di ritornare indietro e di riprovarci è spesso malsana e significa non accettare il naturale dipanarsi della vita, con tutti i suoi momenti dolorosi.

 

Questo secondo gli psicologi del Missouri ovviamente, che in realtà più che altro vogliono sottolineare la valenza negativa di tutte le situazioni poco delineate, rimarcando che l’incertezza fa peggio del dolore. E se è vero che un’interruzione può aiutare a far capire il valore di un rapporto, è vero anche che troppi ripensamenti rischiano di essere semplicemente tossici e destabilizzanti.

FRIENDS ROSS RACHEL

 

Lo studio

Lo studio ha coinvolto 545 individui, tra coppie etero e coppie dello stesso sesso, e ha rilevato che tra le persone che vivevano una routine nell’interruzione e ripresa del rapporto veniva registrata una maggior quota di ansia, depressione e angoscia psicologica (che spesso si ripercuote anche in problemi fisici).

 

mr big e carrie

Interessante è anche notare le ragioni ricorrenti della reunion, identificabili normalmente in un bisogno di famigliarità, in un mutamento nella percezione dell’altro e, talvolta, persino tristemente in un motivo finanziario (pecunia non olet).

 

Le coppie famose

Ross e Rachel (alias David Schwimmer e Jennifer Aniston), storica coppia di Friends, oppure Carrie e Mr. Big, la coppia di Sex and The City (alias Sarah Jessica Parker e Chris Noth) ne sono il simbolo: la reunion nel rapporto amoroso non tramonta mai e gli amori che vanno, tornano, tramontano e risorgono di nuovo sono sempre un evergreen.

 

La coppia (vera) più famosa dell’esercito corposo dei tira-e-molla è quella composta da Richard Burton e Liz Taylor, celeberrimi sia per lo scandalo sia perché sono ritornati insieme dopo una rottura e ancor più per il loro indubbio fascino.

 

elizabeth taylor e richard burton

Liz Taylor e Richard Burton si conobbero sul set di Cleopatra nel 1962 e ovviamente lei era la famosa regina egizia e lui Marco Antonio. Galeotto fu il copione e i due si innamorarono follemente, dando vita a un circo mediatico e a numerosi film indimenticabili (dove non si capiva bene il confine tra set e vita vera).

 

Entrambi erano sposati e, in un periodo in cui l’adulterio e il divorzio erano illegali, la loro relazione suscitò un vero scandalo. Due matrimoni, due divorzi e in mezzo tredici anni di passione scanditi da eccessi. Poi finì.

 

liz taylor e richard burton nel 1962

Altra leggendaria unione simbolo del revival è quella tra Melanie Griffith e Don Johnson, conosciutisi giovanissimi (e bellissimi) e sposatisi al compimento dei diciotto anni di lei per poi divorziare dopo appena sei mesi.

 

Nel loro caso passeranno altri tredici anni, nel mezzo dei quali ci saranno altre unioni e altri figli, prima di ritornare insieme e avere la loro prima e unica figlia, Dakota. E poi lasciarsi definitivamente e pacificamente. Anche Frida Khalo e Diego Rivera furono protagonisti di un susseguirsi di tira e molla e persino dopo l’ennesima infedeltà di lui (che arrivò a tradirla persino con la sorella) si risposarono, per la terza volta.

 

melanie griffith dakota e don johnson

Eminem e la sua storica fidanzata, poi moglie, poi ex moglie, poi ri-moglie e poi di nuovo ex, Kimberly Ann Scott, sono un altro esempio. Si conobbero al liceo, quando iniziarono una storia tormentata, e in diverse canzoni del rapper è presente Kim. Insieme hanno avuto una figlia, Hailie, e nel 1999 si sono sposati, ma dopo 2 anni hanno divorziato per poi risposarsi nel 2006 e divorziare nuovamente dopo pochi mesi e molti gesti estremi (lei tentò il suicidio).

 

Oggi non stanno insieme, ma il rapper ha adottato la figlia di Kimberly di un’altra unione (a conferma del fatto che il legame non si è mai spezzato). Pamela Anderson e il giocatore di poker Rick Salomon sono un altro esempio del tira e molla.

melanie griffith dakota e don johnson

 

Si sono sposati, divorziati e risposati per ben tre volte, fino a che non è finita malissimo e per sempre, con un’accusa da parte di Pamela a Rick di tentato omicidio (ma poteva finire persino peggio).

 

L’eccezione che conferma la regola

L’eccezione che conferma la regola Patrick Dempsey e sua moglie Jillian Fink, dalla quale ha avuto ben tre figli, sono invece un esempio del contrario, ovvero di come ci si possa riprovare e pure riuscire.

 

PATRICK DEMPSEY JILLIAN FINK

L’attore di Grey’s Anatomy e la make-up artist di Avon infatti si sono rimessi insieme dopo aver chiesto il divorzio e, al momento, sembra per sempre. E anche la cantante Pink si è sposata con Carey Hart nel 2006, per poi divorziare nel 2008 e, nel 2009, ritornare insieme e coronare il per sempre con ben due figli.

 

Infine si vociferava anche di Sarah Ferguson e Andrea duca di York, anche se i rumors si sono ben presto spenti. In realtà le fratture possono nascere dal desiderio di ritrovare la libertà perduta e di rompere vincoli ai quali si è insofferenti, ma spesso accade anche di ritrovare nuovi partner con cui si riproducono legami simili a quelli infranti (e allora tanto vale.…) e in questi casi sarebbe il caso più che altro di divorziare da se stessi, o meglio di intraprendere un cambiamento interiore più che esteriore.

 

Liz Taylor e Richard Burton a Ischia

Insomma, è vero che è ben difficile che una crisi venga ricucita e rattoppata, quando oltretutto ci si ritrova più appesantiti dalla vita e disillusi, ma è anche vero che retrocedere alla casella di partenza, una volta perduta la giovinezza, può essere rassicurante e bello.

 

L’importante, avvertono gli psicologi, è che questo lasciarsi e riprendersi non diventi una routine, altrimenti la condizione diventa troppo schizofrenica e (non ci vuole uno studio per dirlo) nociva. Ma alla fine in amore e in guerra, si sa, tutto è lecito.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....