torre eiffel

PARIGI, O CARA – I LAVORATORI DELLA TORRE EIFFEL INCROCIANO LE BRACCIA PER LE FILE “MOSTRUOSE” DOVUTE AL SISTEMA DI PRENOTAZIONE ONLINE – MA L’AZIENDA CHE GESTISCE IL MONUMENTO REPLICA: “LE CODE NON SONO AUMENTATE RISPETTO AL PASSATO” – LA DELUSIONE DEI TURISTI: “MI SONO ALZATA ALLE SEI PER NON DOVER ASPETTARE TROPPO. MA OGGI NON C’ERA NESSUNA FILA…”

 

Francesca Pierantozzi per “il Messaggero”

 

sciopero torre eiffel 3

Torre di ferro chiusa per sciopero. Almeno fino ad oggi. Anzi, chiusa per file troppo lunghe. «Mostruose» dicono quelli che ci lavorano, ore e ore, sotto il sole e i 35 gradi della canicola parigina.

 

Troppo, anche per la Dama di ferro, monumento simbolo della Ville Lumière, pure abituata alle grandi folle e a farsi desiderare dai visitatori (6,2 milioni nel 2017) con attese spesso lunghe.

 

sciopero torre eiffel 1

Lunghe ma non vergognose, come accade da inizio luglio, quando è entrato in funzione il nuovo sistema potenziato di prenotazione via internet, che consente di scegliere l' orario di accesso agli ascensori.

 

Per i dipendenti della Sete, la Sociéte d' Exploitation de la Tour Eiffel che gestisce il monumento, il sistema è stato organizzato molto male, riservando ai visitatori con biglietto in prevendita uno dei due ascensori.

code torre eiffel 5

 

Risultato: chi acquista l' entrata alle biglietterie direttamente sul posto, si è ritrovato a fare code chilometriche sotto il solleone, causando forti esaurimenti anche ai dipendenti. In compenso, l' ascensore riservato ai più previdenti, era in alcuni momenti della giornata semivuoto.

 

code torre eiffel 4

I sindacati Cgt e Force Ouvrière hanno messo in guardia la Sete una settimana fa: così la situazione non può durare, e hanno chiesto di rivedere radicalmente l' organizzazione dell' affluenza dei visitatori, consentendo a tutti l' accesso ai due ascensori e riservando una fila prioritaria ai biglietti in prevendita.

 

La cosa ha aperto discussioni finite in un nulla di fatto e alla fine gli ascensori si sono fermati mercoledì alle quattro del pomeriggio. Il pannello con la scritta sciopero ha sorpreso tutti.

 

sciopero torre eiffel 2

DELUSIONE

Se gli scioperi alla Tour sono già un fatto raro, mai erano avvenuti in altissima stagione come in questo periodo. Torre chiusa scintillante sotto al sole. Chiuso anche all' accesso ai 1710 gradini che portano i più valorosi sulla vetta.

 

La chiusura è stata confermata per tutta la giornata di ieri e in serata era previsto un nuovo incontro per cercare di far ripartire gli ascensori. «È un peccato essere arrivati a questo punto e penalizzare la gente, abbiamo fatto il massimo per evitarlo» ha dichiarato il delegato Cgt Denis Vavassori, che è anche tecnico sulla Torre. Prima di riprendere i negoziati, finiti molto male mercoledì sera, la Sete ha presentato le scuse generali a tutti: «parigini, francesi e turisti stranieri».

code torre eiffel 3

 

Ai sindacati che denunciano file «mostruose» la Sete ha risposto che non sono più mostruose del passato. «Per i circa 10mila visitatori che arrivano ogni giorno con i biglietti in prevendita con orario determinato, le file sono ormai molto brevi ha fatto sapere la direzione per gli altri, invece, le file sono più o meno identiche all' anno scorso».

 

code torre eiffel 2

Secondo la società il nuovo dispositivo (i biglietti in prevendita sono passati dal 20 al 50 per cento del totale), è stato accompagnato da un «rafforzamento di effettivi» (trenta assunzioni) e da una concertazione «con i dipendenti».

 

La Torre si sta preparando alle Olimpiadi del 2024. Dal prossimo anno comincerà un lifting per 300milioni di euro, che prevede un decapaggio per togliere la ruggine dalle 7300 tonnellate di strutture metalliche, la sostituzione dell' ascensore nord, la revisione del faro, e la totale sistemazione attorno al sito, con muro trasparente antiproiettile e punti vendita ambulanti più chic e consoni all' eleganza della Dama.

code torre eiffel 1

 

Ieri le tv francesi si assiepavano ai piedi della Torre per raccogliere la delusione dei visitatori. Su tutti Adèle Liliane, canadese di Montréal, arrivata mercoledì e che si è trovata davanti il cartello: Tour chiusa per sciopero: «Ero incredula, adesso sono molto, molto delusa, mi sono alzata alle sei per arrivare tra i primi e non fare una fila troppo lunga. Risultato: non c' era nessuna fila».

 

Più fatalista anche perché reduce da un viaggio meno lungo Christine Guillot, di Strasburgo, in visita a Parigi con marito e due figli: «capisco lo sciopero, vogliono migliorare l' accoglienza dei visitatori. Non ci saliremo, ma almeno l' abbiamo vista da vicino. Pazienza: torneremo».

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