TRUMP HA FATTO I CONTI SENZA HAMAS – IL PIANO DI “THE DONALD” PER “STABILIZZARE” LA STRISCIA PREVEDE UNA FORZA DI POLIZIA PALESTINESE, ADDESTRATA DA AMERICANI, EGIZIANI E GIORDANI, PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA DENTRO GAZA, E TRUPPE DI PAESI ARABI E MUSULMANI A PRESIDIARE I CONFINI CON ISRAELE ED EGITTO – MA C’È UN GROSSO PROBLEMA: COME DISARMARE HAMAS? NESSUN PAESE ARABO È DISPOSTO A INVIARE SOLDATI PER COMBATTERE CONTRO I MILIZIANI PALESTINESI – NETANYAHU MINACCIA: “SE NON LO FARANNO LE FORZE STRANIERE, CI PENSEREMO NOI…”
Estratto dell’articolo di Gabriella Colarusso per "la Repubblica"
donald trump benjamin netanyahu foto lapresse
Una forza di polizia palestinese, addestrata da americani, egiziani e giordani, per la gestione della sicurezza dentro Gaza, e truppe straniere, di Paesi arabi e musulmani, a presidiare i confini con Israele e l'Egitto: è l'idea a cui lavorano gli americani per superare i veti incrociati e costruire una forza di stabilizzazione internazionale (Isf) che è considerata condizione essenziale per il ritiro dell'esercito israeliano [...]
Il comando centrale degli Stati Uniti sta guidando «la stesura del piano», scrive Barak Ravid, giornalista di Axios solitamente ben informato, e potrebbe presentare la bozza già nelle prossime settimane. La cornice legale verrebbe da una risoluzione Onu, a cui lavorano sempre gli americani, che non prevede il coinvolgimento dei Caschi blu ma dovrebbe dare agli Stati Uniti la possibilità di supervisionare il lavoro delle truppe.
Trump sta investendo un consistente capitale politico per la fine della guerra a Gaza, ma è un puzzle difficile da comporre, perché il presupposto su cui si basa la nascita della Isf è il disarmo di Hamas.
La Giordania lo ha detto esplicitamente, i diplomatici arabi lo ripetono da settimane nei colloqui informali: nessun Paese è disposto a inviare soldati per combattere contro miliziani armati. Né Hamas accetterebbe truppe straniere a Gaza come forza occupante.
«Sulla base delle discussioni con Hamas, i mediatori ritengono che il gruppo accetterebbe che le Isf monitorassero i confini e, eventualmente, conducessero missioni all'interno di Gaza», scrive Axios.
benjamin netanyahu e donald trump 
[...] «Hamas sarà disarmata e Gaza sarà smilitarizzata. Se non lo faranno le forze straniere, ci penseremo noi», ha avvertito ieri Netanyahu dopo aver incontrato funzionari americani nel centro di coordinamento civile-militare di Kiryat Gat, nel sud di Israele, dove sono di stanza soldati di diversi Paesi con il compito di supervisionare la tregua.
L'altro nodo resta la scelta degli Stati che potranno contribuire alla forza di stabilizzazione. Indonesia, Azerbaijan ed Egitto vengono considerati sicuri. Il veto israeliano sulla Turchia, però, crea problemi a Washington, che considera Erdogan fondamentale, data la sua influenza su Hamas. Ieri il movimento islamista ha restituito i corpi di altri due ostaggi, ne restano ancora 11 a Gaza. [...]


