
CON TRUMP NON CI SI CAPISCE UN CAZZO: DOPO AVER STOPPATO GLI AIUTI ALL’UCRAINA, ORA ORDINA L’INVIO IMMEDIATO DI DIECI SISTEMI ANTI-MISSILE PATRIOT – SECONDO “AXIOS”, LA SVOLTA È MATURATA DOPO LA TELEFONATA “MOLTO POSITIVA” DI VENERDÌ SCORSO CON ZELENSKY: TRUMP HA CHIESTO ALLA GERMANIA DI SBLOCCARE LE CONSEGNE GIÀ PROGRAMMATE, E HA INVITATO BERLINO A VENDERE UNA PROPRIA BATTERIA PATRIOT (MA I TEDESCHI NICCHIANO, PERCHÉ RIMARREBBERO SCOPERTI)
STRETTA DI MANO TRA ZELENSKY E TRUMP AL VERTICE NATO DELL'AJA
(Agenzia_Nova) - Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ordinato l'invio immediato di dieci intercettori missilistici Patriot in Ucraina. Lo riferisce il sito d'informazione "Axios", precisando che la decisione è giunta al termine di una serie di consultazioni tra la Casa Bianca, il Pentagono e leader internazionali, a cominciare dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
"Dobbiamo inviare più armi all'Ucraina. Armi difensive, perché' devono potersi difendere", ha dichiarato Trump ieri sera a Washington durante un incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Poco dopo, il dipartimento della Difesa ha confermato che, "su indicazione del presidente Trump", verranno inviati nuovi armamenti per rafforzare la capacità difensiva dell'Ucraina, "mentre si lavora a garantire una pace duratura".
Secondo "Axios", la svolta è maturata dopo una telefonata "molto positiva" avvenuta venerdì scorso, 4 luglio, tra Trump e Zelensky.
Il presidente statunitense avrebbe spiegato che la sospensione temporanea di alcune spedizioni, tra cui i Patriot, era legata alla necessità di verificare le scorte disponibili, ma ha poi assicurato che dieci intercettori sarebbero stati forniti "immediatamente". Washington intende inoltre facilitare ulteriori forniture tramite partner europei.
friedrich merz e donald trump alla casa bianca foto lapresse 5
In questo contesto, un ruolo chiave potrebbe essere giocato dalla Germania. Il cancelliere Friedrich Merz, secondo fonti governative citate da "Axios", ha chiesto a Trump di sbloccare le consegne già programmate. Il presidente statunitense, da parte sua, ha proposto che Berlino venda una propria batteria Patriot all'Ucraina, con i costi da ripartire tra Stati Uniti e alleati europei.
L'intesa non è stata ancora raggiunta, ma i colloqui proseguono. Fonti tedesche affermano che la Germania ha già trasferito a Kiev una quota significativa del proprio arsenale di difesa aerea, superiore a quella fornita dagli Stati Uniti in termini proporzionali.
Il dibattito sulle forniture militari si inserisce nel più ampio problema della scarsità di scorte tra i Paesi Nato e delle limitate capacità produttive nel breve termine. Il segretario alla Difesa Usa, Pete Hegseth, ha identificato possibili sistemi Patriot disponibili in Germania e Grecia, il cui invio all'Ucraina potrebbe essere finanziato dagli Stati Uniti. Le trattative in tal senso sarebbero in corso da mesi.
"Axios" riferisce inoltre che Trump, pur restando riluttante a esaurire le riserve statunitensi, è stato influenzato negativamente dall'ultima conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin, seguita da un massiccio attacco aereo russo contro l'Ucraina. Di segno opposto la telefonata con Zelensky, descritta da diverse fonti come la piu' cordiale dall'inizio della presidenza Trump.
Durante il recente vertice Nato dell'Aia, Trump ha inoltre avuto un breve scambio con la giornalista ucraina della "Bbc" Myroslava Petsa, il cui marito combatte al fronte: secondo alcuni collaboratori, l'interazione avrebbe lasciato il segno sul presidente. Il prossimo passo sarà l'incontro a Roma, previsto nei prossimi giorni, tra il presidente Zelensky e l'inviato speciale Usa Keith Kellogg, nel tentativo di ottenere chiarimenti e garanzie sul futuro delle forniture militari statunitensi.
DISARMANTE E DISARMATO - TRUMP E ZELENSKY - VIGNETTA BY GIANNELLI
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