russia - simulazione tv della distruzione di londra missile nucleare

“202 SECONDI PER INCENERIRE LONDRA CON UNA BOMBA ATOMICA” – LA TV RUSSA MANDA IN ONDA UNA SIMULAZIONE DELLA DISTRUZIONE CHE LE ARMI ATOMICHE POTREBBERO CAUSARE SULLE CITTÀ EUROPEE – E’ LA CONSEGUENZA DELLA VITTORIA DELLA LINEA DEI FALCHI AL CREMLINO: LA TV RUSSA È STATA INVASA DA DICHIARAZIONI CHE INVOCAVANO L'ESCALATION, PRESENTANDOLA COME NECESSARIA PER VINCERE - IL VICE PRESIDENTE DELLA DUMA HA DEFINITO LA GUERRA: “UNO SCONTRO METAFISICO TRA LE FORZE DEL MALE E QUELLE DEL BENE, UNA GUERRA SANTA CHE DOBBIAMO VINCERE”

Da www.corriere.it

 

Il Primo canale russo ha mostrato una simulazione della distruzione che le armi atomiche potrebbero causare sulle città europee. Mosca ribadisce di non volere una guerra nucleare, ma la retorica russa ha ormai inquadrato quella in Ucraina come una battaglia nella più vasta guerra tra Russia e Occidente

 

RUSSIA - SIMULAZIONE TV DELLA DISTRUZIONE DI LONDRA

Sin dall'inizio del conflitto, la tv russa ha svolto un ruolo decisivo nel definire che cosa i russi dovessero sapere della guerra in corso in Ucraina. E sin dall'inizio, si è trovata nella condizione di negare la realtà — nessuno è autorizzato a definire quanto sta avvenendo «una guerra», ad esempio —, ribaltare le accuse (definendo «fake news» massacri come quello di Bucha), trovare sentieri impervi per raccontare i fatti in arrivo dal campo (come nel caso di chi chiedeva di vendicare l'affondamento della nave ammiraglia della flotta del Mar Nero, la Moskva, senza aver mai riconosciuto che l'incrociatore era stato colpito da un missile ucraino).

 

RUSSIA - MISSILE NUCLEARE

Ora, però, la tv di Stato sta ampliando il suo ruolo — e gli analisti occidentali vedono, nella narrazione della guerra che ne deriva, un pericolo crescente. Nelle scorse ore, ad esempio, sulla tv russa è stato mostrata una raggelante simulazione di come potrebbe svilupparsi un attacco nucleare russo nei confronti di alcune capitali europee — Londra, Berlino, Parigi. Secondo alcuni ospiti di uno dei principali talk show russi, «60 minuti», ospitato dal Primo canale, queste città verrebbero polverizzate entro 200 secondi dal lancio dei missili dalla base di Kaliningrad.

 

Aleksey Zhuravlyov, presidente del partito nazionalista Rodina, ha detto che «basterebbe un missile Sarmat e le isole britanniche non esisterebbero più». «Sto parlando seriamente», ha precisato, mentre un altro ospite spiegava che «anche la Gran Bretagna» dispone di armi nucleari, e che «nessuno sopravvivrebbe a questa guerra».

faccia a faccia putin shoigu 3

 

Che la sortita di Zhuravlyov non fosse inattesa lo ha dimostrato il fatto che la tv ha a quel punto mostrato una grafica con l'ipotetica traiettoria dei missili — che apparentemente potrebbero essere lanciati da Kaliningrad, enclave russa incastonata tra Polonia, Lituania e Mar Baltico — verso Berlino («106 secondi» per l'impatto), Parigi («200 secondi») e Londra («202 secondi»).

 

Le frasi pronunciate sul Primo canale arrivano mentre la Russia continua a sostenere di non avere alcuna intenzione di ricercare un confronto nucleare con l'Occidente.

È stato però Vladimir Putin, tre giorni dopo l'avvio dell'invasione dell'Ucraina, a ordinare di mettere in stato di allerta il sistema di deterrenza nucleare.

 

sergei shoigu vladimir putin

Durante un incontro con il ministro della Difesa Shoigu al Cremlino, Putin aveva detto che «i Paesi occidentali non stanno soltanto imponendoci sanzioni ostili, ma leader di grandi Paesi della Nato stanno facendo affermazioni aggressive nei confronti della Russia. Per questo ordino di mettere in allerta il sistema di deterrenza. Le conseguenze», aveva detto, «saranno come non si sono mai viste nella storia».

 

La scorsa settimana Putin aveva detto che i missili ipersonici di Mosca avevano la capacità di superare ogni sistema di difesa al mondo. A mettere in allarme gli analisti occidentali, più che l'ipotesi di un utilizzo di armi nucleari su capitali europee, è il fatto che la tv russa è stata invasa da dichiarazioni che invocavano l'escalation — presentandola come necessaria per vincere una sfida esistenziale. Il vice presidente della Duma l'ha definita «uno scontro metafisico tra le forze del male e quelle del bene, una guerra santa che dobbiamo vincere».

 

RUSSIA - IL MISSILE SARMAT

In questo senso, come scritto da Paolo Valentino qui, il trionfo dell'ala massimalista all'interno del Cremlino si è già tradotto in messaggi televisivi estremamente chiari. Un conflitto a oltranza quindi, senza alcuna preoccupazione dei costi militari, politici ed economici: «Siamo in guerra contro il mondo intero», aveva detto il generale Minnikaev, mentre il capo della diplomazia russa — il ministro degli Esteri Sergei Lavrov — spiegava che «la Nato sta combattendo una guerra per procura contro la Russia». Putin stesso ha detto che «l'Occidente e la Nato stanno cercando di distruggere la Russia dall'interno».

RUSSIA - IL MISSILE SARMAT

 

“I nostri sottomarini sono in grado di lanciare più di 50 missili nucleari, il che garantirebbe la distruzione degli Usa e della Nato», ha detto, aprendo il suo programma di domenica 28 marzo, Dmitry Kiselyov. «A che servirebbe un mondo senza la Russia?».

 

sarmat il nuovo missile intercontinentale russo 1

 

Ultimi Dagoreport

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)

benjamin netanyahu giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – CORRI A CASA IN TUTTA FRETTA, C’È UN CAMALEONTE CHE TI ASPETTA: QUELLA SIGNORINA ALLA FIAMMA CHE VUOLE MANTENERE UN RAPPORTO CON L’EUROPA MA NELLO STESSO TEMPO, TEMENDO DI ESSERE SCAVALCATA A DESTRA DA SALVINI, SBATTE GLI OCCHIONI A TRUMP. LA STESSA CHE IMPLORA LA FINE DELLA TRAGEDIA DI GAZA MA L’ITALIA CONTINUA A FORNIRE ARMI A ISRAELE (SECONDO PAESE DOPO GLI USA DOPO LA DECISIONE DI MERZ DI FERMARE L’INVIO DI ARMI A NETANYAHU) - A UNA DOMANDA SULL'EXPORT MILITARE ITALIANO VERSO ISRAELE, CROSETTO IN PARLAMENTO HA DETTO: "ABBIAMO ADOTTATO UN APPROCCIO CAUTO, EQUILIBRATO E PARTICOLARMENTE RESTRITTIVO". RISULTATO? NESSUNO È PIÙ IN GRADO DI SAPERE CON ESATTEZZA COSA L’ITALIA VENDE O ACQUISTA DA ISRAELE – TRA LA DISCORDANZA DELLE DICHIARAZIONI UFFICIALI E LA TRACCIABILITÀ REALE DELLE FORNITURE BELLICHE A NETANYAHU, C’È DI MEZZO LO SPORT PREFERITO DEL GOVERNO MELONI: IL SALTO TRIPLO DELLA VERITÀ… - VIDEO

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)