
VECCHIETTO AL VOLANTE, PERICOLO COSTANTE – I CASI DI INCIDENTI STRADALI PROVOCATI DA ANZIANI CHE IMBOCCANO LE AUTOSTRADE IN CONTROMANO RIACCENDONO IL DIBATTITO SUI RINNOVI DI PATENTE PER I PIÙ ANZIANI – DA GENNAIO CI SONO STATI 61 EPISODI DI GUIDA CONTROMANO: OTTO GLI SCONTRI MORTALI E, IN CINQUE CASI, GUIDAVA UN OVER 65 – IL CODICE DELLA STRADA PREVEDE VISITE OGNI DIECI ANNI FINO AI 50 ANNI, OGNI CINQUE FINO AI 70, OGNI TRE FINO AGLI 80 E OGNI DUE OLTRE, MA…
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Estratto dell’articolo di Alessio Ribaudo per il “Corriere della Sera”
incidente dopo che anziano ha guidato autostrada contromano
L’ultima tragedia è stata sfiorata mercoledì scorso sull’A32 Torino–Bardonecchia. Un uomo di 77 anni ha imboccato l’autostrada, ha fatto inversione a U e ha percorso centinaia di metri contromano in corsia di sorpasso, rischiando la strage. A bloccarlo è stato un turista francese che gli si è piazzato davanti, rallentandolo fino all’arrivo della Stradale che gli ha ritirato la patente e sequestrato l’auto. Non è un caso isolato.
Da gennaio l’Osservatorio Asaps–Sapidata ha registrato 61 episodi di guida contromano: 109 feriti e 11 vittime. Otto gli scontri mortali e, in cinque casi, guidava un over 65. Numeri che riaccendono il dibattito sui rinnovi di patente per i più anziani. Il Codice della strada prevede visite ogni dieci anni fino ai 50 anni, ogni cinque fino ai 70, ogni tre fino agli 80 e ogni due oltre. I controlli si fanno da un medico monocratico che valuta vista, udito, movimento.
[…] «Stiamo ragionando su come eventualmente rivedere gli esami di rinnovo della patente dopo certi limiti di età», ha detto a Rtl102.5 ieri il ministro Matteo Salvini. «Prima serve una riflessione sui dati, non sulle impressioni». Nei giorni scorsi Anthony Barbagallo, capogruppo Pd alla Camera in Commissione Trasporti, aveva attaccato: «Nel nuovo Codice avevamo proposto controlli sanitari più stringenti per gli over 80, ma la maggioranza ha bocciato tutto e ora si accorgono del problema?». Assoutenti, sottolinea: «La libertà di circolazione è un diritto costituzionale, i controlli vanno fatti su valutazioni medico-funzionali, non sull’età».
«Il problema esiste», spiega il neurologo cognitivo Giuseppe Zappalà, pioniere degli studi di traumi cranici dovuti a scontri stradali. «Dopo i 75 anni entrano in gioco fattori cognitivi: malattie, perdita di orientamento e della memoria recente. Alcuni conservano quella “procedurale”, sanno ancora guidare, ma non sono più in grado di affrontare il traffico. E se sbagliano, non riescono a correggersi. Ai rinnovi servirebbe una commissione medica interdisciplinare e dei test cognitivi».
Sulla stessa linea Alfredo Boenzi, segretario nazionale di Unasca, che associa tremila autoscuole: «È contro gli interessi della mia categoria, ma vanno ripristinate le commissioni mediche territoriali che prima verificavano lo stato di salute degli anziani anche con esami strumentali. Poi sono state abolite, come il successivo certificato anamnestico».
Poi Boenzi aggiunge: «Un ottantenne ha ottenuto la patente negli anni Sessanta, ma da allora quante regole e quanti cartelli sono cambiati? Dal 2012 chiediamo che siano previsti ogni 5 anni corsi obbligatori di aggiornamento». […]
anziano alla guida 3
anziano alla guida 1
incidente dopo che anziano ha guidato autostrada contromano