VISTA LA MODESTIA DELLA SERIE A, GLI SHOW DEI TANTI GENNY ‘A CAROGNA E LE SCOMMESSOPOLI VARIE, L’UNICA SALVEZZA PER I PALLONARI D’ITALIA È SEGUIRE IL CALCIO STRANIERO - SEMPRE PIÙ NUMEROSI I NETWORK DI APPASSIONATI DI LIGA E PREMIER

Giuseppe De Bellis per "il Giornale"

Non stupitevi quando vostro nipote vi chiede la maglia del Real Madrid o del Paris Saint-Germain. Li vedi in giro, i ragazzi, no? Cristiano Ronaldo, Messi, Ibrahimovic. Indossano i loro colori e conoscono le loro storie. L'Italia non ce li ha più, ma crollano le barriere fisiche ed emotive. In fondo è esattamente ciò che accadeva cinquanta, quaranta, trenta anni fa con i ragazzini di provincia che tifavano per i grandi club del nord (Juve, Milan e Inter).

Adesso, che differenza fa per uno di Canicattì innamorarsi della Juventus o del Paris Saint-Germain? Ha la stessa possibilità di vederlo in tv e, se una volta vuole andare allo stadio, non bada per niente che sia a Torino o a Parigi. Genny a' Carogna e i suoi fratelli sono una concausa del fenomeno.

È il calcio ultrà contro il calcio normale. Così come le grandi aziende internazionali si stanno comprando pezzi di Italia sul mercato, così il calcio internazionale si sta prendendo un pezzo del nostro pubblico. È un male? No. È solo un fenomeno che merita di essere analizzato, spiegato, raccontato.

Perché il nipote che vi chiede la maglia del Real o del Psg prima o poi potrebbe essere il vostro. Oppure potrebbe essere vostro il figlio di 4 anni e mezzo che alle otto di mattina accende la tv per vedersi la replica di una partita della Liga spagnola e dice: «Io sono del Barcellona». Non è suggestione, o non solo. I numeri raccontano non tutte le verità, ma aiutano a capire.

La settimana scorsa s'è giocata la semifinale di Champions League Bayern Monaco-Real Madrid. Per la sola quota degli abbonati Sky a vederla sono stati 1.040.169 spettatori, con punte di 1.906.812. Sono praticamente gli stessi che una settimana prima hanno visto la semifinale di ritorno di Europa League Benfica-Juventus (1.080.090 spettatori, con picco a 1.903.403).

A chi obietta che quella era la Champions e questa l'Europa League, si può facilmente rispondere che quelle erano due squadre straniere, questa invece era la partita più importante dell'anno della squadra italiana con più tifosi.

La verità è che è definitivamente scomparso il vecchio luogo comune che girava nelle redazioni dei giornali e si trasferiva poi nelle case: il calcio europeo tira solo se giocano squadre italiane. Non è così: oggi guardarsi una grande partita tra due club internazionali può essere più interessante e numericamente rilevante che guardarsi una grande partita di serie A.

Altra obiezione facile: ma la Champions è la Champions, è un evento, spesso non ha neanche controprogrammazione televisiva. Anche qui, contro obiezione: non è solo la Champions. Prendi per esempio la Liga, spagnola.

Metti pure da parte l'evento multimilionario e multitelevisivo Barcellona-Real Madrid (e viceversa), scoprirai che Atletico Madrid-Barcellona dell'11 novembre 2013 ha tenuto davanti alla televisione una media di quasi 400mila persone. Non è sufficiente? Chelsea-Liverpool, partita di campionato inglese (girone d'andata, assolutamente non decisiva), ha avuto 243.265 spettatori medi (496.012 di picco). Sono numeri più alti della media delle partite di serie A. Sono partite che spesso si giocano in contemporanea con il nostro campionato.

I numeri vogliono dire qualcosa. E qui raccontano il fenomeno dello riempimento degli stadi virtuali d'Europa che segue il contestuale svuotamento degli stadi reali d'Italia. È una passione che a volte genera tifo. Così, altro dato importante, gli italiani iscritti ai club di tifosi di squadre straniere sono in costante aumento.

Oggi ci sono 20mila persone collegate ai 21 supporters club che compongono, come soci o simpatizzanti, la Italian Connection di quellichelapremierleague.com, il sito che ha creato il network degli amanti del calcio inglese. Sono 5.500 i fan della pagina facebook di quellichelapremierleague.com, con una crescita mensile media del 15% nell'ultimo anno.

I social hanno fatto crescere l'interesse verso squadre e star globali: seguire Cristiano Ronaldo o Messi su twitter non costa niente, ma regala l'idea di avvicinarsi al proprio idolo. L'aspirazione pompa energia che finisce inevitabilmente per trasferire il follower dal campione al club.

La tendenza crea un movimento, un movimento crea un fenomeno. Che c'è e, come detto, ci sarà. Ovvio che ad alimentarlo sono proprio i ragazzi più giovani. E questo è il motivo per cui ciò che a noi sembrava lontanissimo, invece si sta avvicinando: i cinesi d'Europa siamo noi.

Loro impazzivano (e impazziscono) per i club italiani, noi, per la proprietà transitiva, impazziamo per i club stranieri. Altro dato che supporta il fenomeno è quello della vendita di gadget e magliette dei club internazionali: anche lì il trend è in crescita costante.

Numeri via via più grandi che accorciano il divario tra il tifo per una squadra italiana e quello per una non italiana. È così, punto. Qui non c'è la caccia al colpevole, perché il colpevole vero è un'entità che si chiama mercato. Allarghi la platea della tua visibilità, abbatti i confini geografici e culturali.

Non c'è da indignarsi, altrimenti si fa la fine di chi pensa di fermare il mercato e di bloccare le aziende straniere che vogliono investire in Italia. Per il calcio globale noi valiamo le nostre aziende. Siamo appetibili. C'è solo da capire, da gestire, se vogliamo anche da assecondare. C'è da imparare.

 

 

CRISTIANO RONALDO CRISTIANO RONALDO lionel messi barcellona mourinho chelsea ancellottiarsenal napoli ChelseaBase

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....