salomon

"VITA? O TEATRO?": A PALAZZO REALE DI MILANO LA “RECITA CANTATA” DI CHARLOTTE SALOMON - RIELLO: "UN'ESPERIENZA UMANA E ARTISTICA IMPERDIBILE, UNA SORTA DI AUTOBIOGRAFIA MULTIMEDIALE" - PRIMA DI MORIRE AD AUSCHWITZ LA GIOVANE EBREA BERLINESE AFFIDO’ IL RACCONTO DELLA SUA VITA A 800 TEMPERE - VIDEO

SALOMON 4SALOMON 4

 

Antonio Riello per Dagospia

 

Palazzo Reale, Milano. Guardando direttamente la facciata si vede un grande banner che segnala e celebra la mostra di Keith Haring. Invece sul lato destro dello slargo si intravede appena appena un piccolo ingresso che porta ad una mostra apparentemente secondaria e dalla natura, si potrebbe immaginare a prima vista, quasi accidentale.

 

Bisogna entrare. Siamo di fronte al lavoro emozionante e assolutamente profetico di Charlotte Salomon. Una esperienza artistica ed umana imperdibile. Disposta in tre sale (infanzia, gioventù e vita fuggiasca) è esposta, in ordine cronologico, una selezione di duecentosettanta delle sue gouaches.

 

Charlotte era nata nel 1917 a Berlino in una famiglia della borghesia ebraica tedesca. Le arti e la musica avevano accompagnato e rallegrato la sua gioventù. Era stata una brillante studente dell'Accademia delle Belle Arti di Berlino, ma le leggi razziali la avevano costretta a fuggire e a rifugiarsi dai nonni nel Sud della Francia.

SALOMON 5SALOMON 5

 

Qui scopre che la madre, morta quando era molto piccola, in realtà si era suicidata, così come era accaduto anche a diversi zii e cugini, oltre che alla nonna stessa. Un' ombra scura fatta di depressione e di suicidi copriva dunque la storia della sua famiglia ed andava ad aggiungersi all'atmosfera cupa e sinistra che già da tempo avvolgeva la vita terribile delle famiglie di fede israelitica nei territori dominati dai nazisti.

 

SALOMON 7SALOMON 7

Nel 1940 a Villefranche-sur-Mer, non lontano da Nizza, nella Francia già occupata dai tedeschi, lei decide improvvisamente di iniziare la sua grande opera "Leben ? oder Theater ?" (Vita? o Teatro?). Una sorta di autobiografia multimediale condotta con infaticabile energia e lucidità. Realizza in circa due anni ben ottocento tempere su carta (tutte delle stesse dimensioni) piene di testi e di annotazioni musicali.

 

La giovane Charlotte, nel solco della migliore tradizione culturale tedesca e della cosiddetta Gesamtkunstwerk (Opera d'Arte Totale) - teorizzata da Wagner stesso - cerca di realizzare (per quanto possibile, dati i pochissimi mezzi a disposizione) un racconto della sua vita che si svolga tra musica, immagini, parole, indissolubilmente tra loro legati. Il curatore usa felicemente in questo caso il bellissimo termine originale di "Singspiel" ("recita cantata").

 

SALOMONSALOMON

Ma tutto ciò, visto con gli occhi di oggi, i nostri, sembra proprio la geniale profezia di un blog multimediale on line. E in effetti lo è. In questa prospettiva infatti le sue bellissime tempere è come se fossero tanti scatti fatti con lo smartphone. Documenti visivi in progress di una esperienza di vita corredati di annotazioni ed informazioni per una possibile visione appunto multimediale.

 

Nella rassegna delle immagini in mostra sono ovviamente moltissimi i momenti famigliari. Non mancano certo anche toccanti situazioni intime. Ma sullo sfondo c'è comunque ben visibile tutta la tragedia che si sta abbattendo sull' Europa. Una tempera, nell'ultima sezione della mostra, trasmette con rara efficacia emotiva l'atmosfera di una parata nazista nella Germania del tempo.

 

SALOMON 1SALOMON 1

La qualità artistica di questo straordinario corpus è del resto esemplare. Definire l'artista come "inspirata" non è in questo caso un mero gioco di cortesi aggettivi. L'inspirazione stavolta c'è davvero, è potente ed è inequivocabilmente percepibile. Si tratta di una specie di "paradiso tascabile" che faceva da contrappunto all'inferno, pubblico e privato, che avvolgeva la vita dell'artista. Uno stile figurativo veloce e preciso lo rende magnificamente fruibile a chiunque voglia avvicinarvisi.

 

Nell' Ottobre del 1943, poco dopo essersi sposata con il medico Alexander Nagler, già incinta di qualche mese, viene scovata ed arrestata, in quanto ebrea, dagli sgherri della Gestapo che controllavano la Repubblica di Vichy. E' trasportata nel giro di pochi giorni al campo di sterminio di Auschwitz dove, secondo alcune testimonianze, viene assassinata in una camera a gas lo stesso giorno del suo arrivo.

 

La sua opera, nascosta e scampata alla distruzione finisce in modo rocambolesco nelle mani di Ottilie Moore. In seguito, dopo la guerra, viene affidata al padre Albert Salomon che decide di donarla al Jewish Historical Museum di Amsterdam. Normalmente viene tuttora là conservata, a cura della Fondazione Charlotte Salomon.

 

La personalissima poetica di Charlotte, dominata dall'ossessione famigliare per il suicidio, fa pensare, più o meno direttamente ma inevitabilmente, alle vicende personali e letterarie delle poetesse Sylvia Plath e Antonia Pozzi.

ANTONIO RIELLOANTONIO RIELLO

 

Un sincero "bravo" al curatore della mostra, il Prof Bruno Pedretti, per aver reso noto il Italia questo piccolo capolavoro. Peccato che non ci sia disponibile un bel catalogo della mostra ma solo un libro dello stesso Pedretti. Libro assolutamente interessante ma purtroppo pressoché privo di illustrazioni. Anche per questa ragione raccomando caldamente di guardare con attenzione il bel video che precede la mostra vera e propria.

 

 

CHARLOTTE SALOMON

"VITA? O TEATRO?"

Milano, Palazzo Reale, Piazza Duomo 12,

SALOMON 6SALOMON 6

dal 30 Marzo al 25 Giugno 2017

Ultimi Dagoreport

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)