vittorio emanuele di savoia

VITTORIO EMANUELE? IO LO CONOSCEVO BENE! – CESARA BUONAMICI RACCONTA IL FIGLIO DELL'ULTIMO RE D'ITALIA, SCOMPARSO SABATO ALL’ETÀ DI 86 ANNI: “ANDREBBE RICORDATO COME UNA VITTIMA DELLA STORIA. ERA UN UOMO GENTILE E AFFETTUOSO. C’È STATO UN ACCANIMENTO INCREDIBILE, MA LUI PROVAVA MOLTO AMORE VERSO L’ITALIA” – “LA SERIE NETFLIX? PENSO CHE SI SIA SENTITO TRADITO” – “IL PECCATO ORIGINALE? FORSE LA DEBOLEZZA DEL NONNO RISPETTO AL FASCISMO. VITTORIO EMANUELE NON AVEVA COLPA, MA…”

 

IL PRINCIPE “VITTIMA” DELLA SUA STORIA

Estratto dell'articolo di Valerio Palmieri per “Chi”

 

vittorio emanuele di savoia con cesara buonamici

La scomparsa di Vittorio Emanuele di Savoia ha scatenato reazioni contrastanti. Cesara Buonamici, direttrice ad personam del Tg5 e opinionista del Grande fratello, lo ha conosciuto bene.

 

Domanda. Che persona era Vittorio Emanuele?

Risposta. «Una delle cose che mi hanno sempre colpito sono stati i suoi racconti, a cominciare da quelli di quando era bambino e risiedeva al Quirinale. […] Un uomo gentile e affettuoso con tutti.

 

Ricordo l’impossibilità di fare la spesa al mercato in Sardegna. Tutti che lo fermavano, chiamandolo principe, per una foto ricordo, per uno scambio di parole. Un uomo allegro, grande sportivo. Sempre legatissimo alla moglie Marina, solida come una roccia, sempre vicina al marito […].  […] Era un piacere stare in sua compagnia».

 

D. Pensa che qualcuno si sia approfittato di lui?

VITTORIO EMANUELE DI SAVOIA

R. «Più che approfittato, accanito. La verità è che i re d’Italia non hanno avuto una lunga dinastia. Dopo la gloria dell’unificazione del regno, in pochi decenni si è passati alla Prima guerra mondiale che ci ha visti vincitori, ma con una nazione in brutte condizioni e, di lì, la nascita del Fascismo e, quindi, la Seconda guerra mondiale, per noi devastante, e, infine, il referendum per la Repubblica.

 

Questa sequenza ha influito, anche se l’uomo Vittorio Emanuele era semplice, cordiale, molto piacevole. Comunque, quando sei in quel tipo di situazione, con quella notorietà, è facile che qualcuno cerchi il modo di trarre vantaggio».

 

[…] D. Che sentimento nutriva nei confronti dell’Italia?

vittorio emanuele iii con il nipote

R. «Molto amore, il dispiacere di non essere cresciuto in Italia, molta sofferenza. Poco dopo il rientro nel 2003 la vicenda Woodcock lo aveva fatto soffrire molto. Accuse pazzesche, finite in un nulla di fatto, con tanto di risarcimento dello Stato: 40mila euro per i giorni trascorsi in carcere da innocente. Un accanimento incredibile contro di lui».

 

D. Pensa che la serie di Netflix, Il principe, che si conclude con alcuni suoi fuorionda, lo abbia ferito?

R. «Penso che si sia sentito tradito...».

 

D. Anche in un’occasione tragica come la morte c’è chi ancora si accanisce contro di lui? Qual è il suo peccato originale?

R. «Forse la debolezza del nonno Vittorio Emanuele III rispetto al Fascismo, alla guerra, alle leggi razziali, e la fuga a Brindisi. Vittorio Emanuele non aveva colpa, ma in termini dinastici tutto si scarica sulle generazioni successive. Mi pare che sia quasi inevitabile che, se tu possa ereditare un regno, puoi anche ereditare responsabilità non tue, almeno agli occhi dei sudditi. Non dimentichiamo che, nonostante tutto, la monarchia al referendum prese 10 milioni di voti contro i 12 milioni della Repubblica. Tanti voti dopo il disastro della guerra. Ma sono cose che gli storici possono spiegare meglio».

vittorio emanuele di savoia con la moglie marina

 

D. Come andrebbe ricordato?

«Una “vittima” della storia, di vicende troppo più grandi di un singolo personaggio. Un epitaffio: “Ho amato l’Italia, comunque».

vittorio emanuele di savoia con la moglie marina. vittorio emanuele di savoia marina doria emanuele filibertovittorio emanuele di savoia 2vittorio emanuele di savoia e marina doria e il figlio emanuele filiberto 1vittorio emanuele di savoia 3vittorio emanuele di savoia e marina doria e il figlio emanuele filiberto 3vittorio emanuele di savoia con il padre umbertovittorio emanuele di savoia e marina doria e il figlio emanuele filiberto 2Vittorio Emanuele III - Umberto - Vittorio emanuele bambinovittorio emanuele di savoia 8vittorio emanuele di savoia 9l errore di tgcom24 su vittorio emanuelenozze umberto ii di savoia maria josevittorio emanuele di savoia marina doriavittorio emanuele di savoiavittorio emanuele di savoia marina doria emanuele filibertovittorio emanuele iii con il nipotenozze umberto ii di savoia maria josevittorio emanuele di savoiavittorio emanuele di savoia marina doriavittorio emanuele di savoia con la moglie marina.

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...