APP CHE ASSICURAZIONE! – LA POLIZZA SANITARIA COSTA MENO SE SI ACCETTA LA VERIFICA QUOTIDIANA TRAMITE UNA APP CHE CONTROLLA CHECK UP, ALIMENTAZIONE E ATTIVITÀ SPORTIVA SVOLTA - È SUBITO POLEMICA: PRIVACY A RISCHIO

Andrea Tarquini per “la Repubblica

 

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Dimmi quanto sport fai e quanto vivi sano, e ti dirò quanto paghi. Almeno per la polizza sanitaria. Dimmelo, o meglio ancora fammelo sapere con una app sul tuo smartphone che controlla se rispetti gli impegni e mantieni le promesse, verificando quanto moto fai e ricevendo i dati dei tuoi periodici check-up medici.

 

Il principio, nato da idee di assicuratrici americane, adesso sbarca in Europa. Il gruppo Generali, uno dei big nell’Unione, si prepara a introdurlo sul mercato tedesco, il più importante. E i suoi maggiori concorrenti, come Axa e Allianz, già lavorano per seguire l’esempio. Il paziente sano è il cliente migliore, è l’ovvio principio delle assicurazioni. Ma qui in Germania, dove la difesa della sfera privata e i diritti degli assistiti sono valori costitutivi presi molto sul serio, il nuovo progetto è stato accolto da molte critiche. Delle autorità di controllo, non solo dei media e delle associazioni dei consumatori.

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Generali, come ha riferito la Sueddeutsche Zeitung in un ampio reportage, è il primo grande assicuratore a introdurre in Europa il principio, che negli Usa si chiama pact health (estensione della app chiamata gym pact) e debutta in Massachusetts a dicembre per poi allargarsi agli altri Stati. Il principio-base del contratto, che i pazienti sottoscrivono liberamente, è il controllo digitale del loro stile di vita, delle loro abitudini alimentari e sportive.

 

Il software del telemonitoring è stato sviluppato dall’assicuratrice insieme al gruppo sudafricano Discovery. La cui invenzione originale si chiama Vitality. Ed è un programma complesso: ai clienti che rispettano l’impegno di condurre una vita sana offre un pacchetto di regali e sconti sul costo annuale della polizza.

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I risparmi, a fine anno, possono essere cospicui: il programma introdotto negli States offre sconti annuali (sulle spese mediche, oltre che sulle polizze) fino a 1.300 dollari, un po’ più di mille euro, cifra interessante anche per i clienti e consumatori del Vecchio continente. Ma chi vuole puntare a risparmiare deve sottoscrivere impegni vincolanti e accettare un controllo quotidiano sulle sue attività.

 

Facendosi appunto installare una app capace di documentare all’assicuratore che il cliente si sottopone alle regolari scadenze a visite mediche generiche e specializzate, e trasmette anche i risultati dei suoi check-up medici periodici. Non è finita: la app è “onnipotente e onnipresente”, in grado di contare quanti passi fai al giorno, e misurare la tua attività sportiva. Un altro punto del contratto è l’impegno a nutrirsi in modo sano, rinunciando a cibi grassi o troppo ricchi di colesterolo, abusi alcolici e quant’altro.

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«In questo modo rafforziamo il rapporto con i clienti, e influenziamo in modo positivo il loro comportamento: clienti più sani sono migliori per noi», ha detto il leader di Generali, Mario Greco, citato dalla Sueddeutsche . È un grande passo in avanti, secondo il principio battezzato big data, e che ricorda un po’ big brother, il Grande Fratello orwelliano. Certo, tutti gli assicuratori europei e americani che lo hanno scelto assicurano di immagazzinare solo dati che i clienti accettano volontariamente di fornire.

 

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Ma il rischio che sappiano tutto di te, anche quanto dormi o quante volte fai sesso o tutto il resto, è forte. «Se gli assicurati devono fornire informazioni personali per avere sconti, la vedo in modo molto critico», afferma Peter Grieble dell’associazione dei consumatori del Baden-Wuerttemberg, uno dei due più ricchi Stati tedeschi, «perché il cliente non può sapere come l’azienda elabora i suoi dati e chi vi ha accesso».

 

In America, il sistema parte con un patto: tu prometti di fare sport, precisi le attività fisiche in programma, e se lo rispetti hai uno sconto di partenza di 5 dollari, ma se violi le promesse i 5 dollari diventano una tua spesa aggiuntiva. Per garantire l’assicuratore, devi collegare al conto bancario una carta di credito o un account PayPal. Inserendo eventuali spese mediche nel programma di sconti e facilitazioni.

polizza 
sanitaria
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La spinta a vivere più sani sarà anche lodevole, però i tedeschi vedono il rischio di un mondo futuro diviso tra assicurazioni con clienti sani e altre con quelli meno sani, come le bad banks su cui le banche forti scaricano crediti in sofferenza. «Il peggio è il rischio d’introdurre una atomizzazione della dimensione del Collettivo», avverte Felix Hufeld, responsabile del controllo della assicurazioni per la Bafin, autorità di vigilanza bancaria federale. Insomma, se e quando il sistema arriverà in Italia, adottatelo se vi piace, ma pensandoci bene prima.

 

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