
VOLETE CAPIRE COSA È ACCADUTO A GARLASCO? LEGGETE PIERO CHIARA, LO SCRITTORE CHE MEGLIO HA SAPUTO RACCONTARE IL MISTERO DELLA PROVINCIA ITALIANA – D’ORRICO: “GIOVANNI RABONI DEFINIVA PIERO CHIARA UN MALINCONICO UMORISTA, STORICO DI CUPIDIGIE E DI BRIVIDI PROVINCIALI, CRONISTA DI SPASSI CRUDELI, PIGRIZIE E MOSTRUOSITÀ DA TRE SOLDI - È QUI LA SOLUZIONE DEL CASO? COMUNQUE, DA COME SI È INGARBUGLIATA LA VICENDA, LE SORELLE CAPPA SONO DIVENTATE UNA SPECIE DI SORELLE K….”
Antonio D’Orrico per “Domani”
Nel pomeriggio il più grande giornalista italiano vivente (ma è più di un giornalista è un antropologo, un Lévi-Strauss dei costumi contemporanei) mi telefona per un confronto su cos’è e come si fa il vero Martini, tema affrontato nel numero scorso con la partecipazione straordinaria di Luis Buñuel.
La telefonata è divertente, ma pure lancinante e malinconica perché lui il Martini non può permetterselo più, per ragioni di fegato.
Approfitto di sentire il più grande giornalista italiano vivente per chiedergli un parere sulla follia del giallo di Garlasco che va ormai in onda da settimane a reti unificate su tutto il territorio nazionale. È il definitivo avvento del famigerato pensiero unico affogato in salsa noir?
Cosa successe veramente? Mi risponde che per capire cosa è accaduto a Garlasco bisogna preliminarmente leggere Piero Chiara, lo scrittore che meglio ha saputo raccontare il mistero della provincia italiana.
Terminata la telefonata ripesco in archivio una scheda di Giovanni Raboni su Piero Chiara: «Malinconico umorista, storico di cupidigie e di brividi provinciali, cronista di spassi crudeli, oblomoviane pigrizie e mostruosità da tre soldi».
È qui la soluzione del caso? Comunque, da come si è ingarbugliata la vicenda, le sorelle Cappa sono diventate una specie di sorelle K.
Prima di addormentarmi, forse per reazione al chiacchiericcio assordante su Garlasco, medito sulle parole che Mogol fa dire ad Adriano Celentano nella bella canzone L’arcobaleno di Gianni Bella: «E il mio discorso più bello e più denso / esprime con il silenzio il suo senso».
Proprio mentre mi si stanno chiudendo gli occhi, mi viene in mente un consiglio dell’ispettore capo Morse, l’eroe dei romanzi di Colin Dexter. «Uno dei trucchi per risolvere un caso di omicidio è non credere mai a nessuno».
DELITTO DI GARLASCO - LA SCENA DEL CRIMINE
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