padre pio gems studio

VOI VI LAMENTATE DI PATTY PRAVO E GARKO, MA PURE PADRE PIO È SILICONATO! LA SALMA È STATA RICOSTRUITA IN LABORATORIO, È UNA MASCHERA IN POLIMERO INORGANICO CREATA A LONDRA - UN PRETE SMONTA IL SANTO: ''UN MINESTRONE TOSSICO DI SUPERSTIZIONE, FANATISMO, MIRACOLISMO, AFFARISMO''

1. ANCHE PADRE PIO FINISCE SILICONATO

Filippo Ceccarelli per ''il Venerdì - la Repubblica''

 

PADRE  PIO  GEMS STUDIOPADRE PIO GEMS STUDIO

Sia detto in premessa: qui nessuno intende scherzare con i santi (mentre i fanti, purtroppo, sembra ineluttabile destino che vadano a combattere in Libia). Ma il silicone fa davvero miracoli. Detta altrimenti: quanti pellegrini, delle decine di migliaia che l’altra settimana si sono avvicinate alle spoglie di Padre Pio, sapevano che il volto del frate è stato in realtà ricostruito con evolutissima tecnica su una maschera di polimero inorganico prodotta a Londra dalla Gems Studio, rinomata azienda che lavora per i più importanti musei delle cere nel mondo?

 

PADRE PIO  GEMS STUDIOPADRE PIO GEMS STUDIO

Ora, è possibile e magari probabile che chi ha fede consideri questo artificio magari non proprio naturale, ma del tutto implicito, sottinteso, oppure trascurabile, secondario. Ciò non di meno, quella che si vede nella foto qui sotto, scattata nel 2008 da Alessandro Di Meo, resta pur sempre una reliquia.

 

Il punto sensibile, e per certi versi decisivo, è che si tratta di una reliquia evoluta, tecnologica, siliconata, appunto. Lo stesso corpo del santo è conservato dentro la teca nella sua relativa integrità grazie a complessi ritrovati della chimica inorganica: materassini in plexiglass, contenitori in Pvc di gel silicei per l’umidità, insufflaggio d’azoto contro le reazioni ossidative. Come dire che il sacro, e la devozione che in esso si rispecchia e si riconosce, sono venuti a patti con la materia artificiale; e che i santi rimangono tali anche nel tempo della loro riproducibilità post-umana.

PADRE PIOPADRE PIO

 

Con qualche azzardo – e la benedizione dei frati di San Giovanni Rotondo e il consenso degli ingegneri della Gems Studio – si può ritenere che rimasugli di ossa e pugni di cenere non spingono le masse ad accostarsi agli altari. La questione è stata sviscerata anni orsono da Stefano Moriggi e Gianluca Nicoletti in un brillante libricino, Perché la tecnologia ci rende umani (Sironi, 2009), che senza complessi né irriverenze descrive come si siano moltiplicati i livelli di realtà.

 

Fino al punto di ribaltare antichi modi di dire, per cui chi muore si rivede, e infatti Padre Pio si rivede «tale e quale», identico a se stesso.

 

 

2. PADRE PIO, IMBROGLIONE O SANTO?

Don Aldo Antonelli per www.huffingtonpost.it

 

patty pravo come padre pio  sanremo2016 patty pravo come padre pio sanremo2016

Il chiasso mediatico del viaggio turistico della salma di Padre Pio dalla cripta dorata di San Giovanni Rotondo alla piazza domata di San Pietro in Roma non può zittire tutti gli interrogativi sulla storia del cappuccino di Pietralcina. Le migliaia di flash che illuminano la bara del "santo" non riescono a diradare la nebbia che avvolge il personaggio. E tra le opposte sponde della venerazione e del biasimo, delle lacrime di commozione e dei gesti di rigetto sorge imperioso il bisogno di sapere, di vederci chiaro, e soprattutto di distinguere.

 

processione con le spoglie di padre pio e san leopoldo mandic    2processione con le spoglie di padre pio e san leopoldo mandic 2

In occasione della canonizzazione di Padre Pio, decisamente voluta e pomposamente celebrata da papa Giovanni Paolo II il 16 Giugno del 2002, Giancarlo Zizola ebbe a dichiarare: "Se restano delle domande sul fenomeno di Padre Pio, tanto più inquietanti quanto più imponente è la massa che lo acclama santo in San Pietro, esse non riguardano affatto la sua santità, per quanto connotata da forme religiose primitive e fortemente antimoderne".

 

A noi sembra, invece, di dover affermare che il "fenomeno" pone delle domande sul fatto stesso della sua "santità". Una santità, sia chiaro, non intesa secondo i canoni della religiosità popolare o, peggio, secondo le straordinarie capacità divinatorie; ma una santità che porti i connotati di colui che, per noi cristiani, è l' "Unico Santo": Gesù di Nazareth.

processione con le spoglie di padre pio e san leopoldo mandic    1processione con le spoglie di padre pio e san leopoldo mandic 1

 

A noi non risulta che questo Gesù abbia passato la sua vita rinchiuso in un confessionale, tra peccati e assoluzioni, così come ha fatto padre Pio. Né ci risulta che padre Pio abbia percorso, come Gesù, le strade polverose della sua Puglia accogliendo i piccoli e denunciando i poteri. C'è un libro, edito dalla Einaudi: "Padre Pio. Miracoli e politica nell'Italia del Novecento" di Sergio Luzzatto dal quale, nel blog di don Franco Barbero, Antonio Vigilante estrae tre episodi della vita di questo frate molto significativi.

 

PADRE PIOPADRE PIO

Primo. 1911-1913. Dopo essere stato ordinato sacerdote, il giovane fra' Pio passa quasi tutto il tempo nella sua casa di Pietrelcina, perché malanni non meglio precisati gli rendono impossibile la vita in convento. E da casa sua scrive lettere ai suoi direttori spirituali, fra' Benedetto e padre Agostino, entrambi di San Marco in Lamis. Lettere nelle quali descrive con trasporto il suo travaglio spirituale, le sue estasi, il suo rapporto personale con Cristo. Ma le lettere sono copiate, per la precisione riprese parola per parola dell'epistolario di Gemma Galgani, una donna di Lucca che aveva ricevuto le stimmate nel 1899, e il cui libro era tra le letture del giovane frate.

PADRE PIOPADRE PIO

 

Due. 15 agosto 1920. San Giovanni Rotondo. Un'automobile esce dal convento dei cappuccini per giungere nella piazza principale del paese. A bordo padre Pio, acclamato dalla folla. Giunto in piazza, il frate benedice la bandiera dei reduci, che nella zona hanno organizzato le prime squadre fasciste. Due mesi dopo, in quella stessa piazza, undici contadini socialisti saranno massacrati dai soldati. All'indomani dell'eccidio, il frate accoglierà con grande cordialità nel suo convento Giuseppe Caradonna, figura di primo piano del nascente fascismo in Capitanata.

 

Tre. 1921. Il Santo Uffizio manda a San Giovanni Rotondo monsignor Raffaele Carlo Rossi, per interrogare il frate. Tra le altre cose, monsignor Rossi gli chiede conto di una certa sostanza da lui ordinata in gran segreto in una farmacia locale, che poteva servire a procurare le stimmate. Il frate si difende sostenendo che intendeva usarla per fare uno scherzo ai confratelli, mischiandola al tabacco in modo da farli starnutire.

padre pio padre pio

 

Antonio Vigilante conclude, tagliente: "Il profilo che emerge è quello di un fascista un po' imbroglione, privo di qualsiasi spessore umano e culturale". Che non sembrino irriverenti questi termini. Padre Gemelli, il fondatore dell'Università cattolica di Milano, in una relazione dopo una sua visita di ispezione lo definì "autolesionista, imbroglione, psicopatico".

 

le spoglie di padre pio arrivano a roma 9le spoglie di padre pio arrivano a roma 9

Lasciamo agli specialisti l'analisi sociopsicologica sul rapporto tra questo frate e la massa di devoti che lo adorano al limite del feticismo. A noi non resta che denunciare il fenomeno: un minestrone tossico di superstizione, di fanatismo, di miracolismo. E in più: l'esteriorità dei riti, la rinuncia al pensiero, l'affarismo, la furbizia, l'abuso della credulità popolare. E ci interroghiamo su una Chiesa tutta ripiegata nella gestione affaristica del fenomeno, convinti, con il compianto Giancarlo Zizola, che tutto ciò non fa bene alla crescita della fede e alla maturazione dei fedeli.

le spoglie di padre pio arrivano a roma 8le spoglie di padre pio arrivano a roma 8

 

"Dubito - scriveva su Rocca del luglio 2002 - che la fede abbia qualcosa da guadagnare da questo genere di sfruttamento del mito messo in scena. Vi è una visibilità della religione che oscura il volto del Dio di Gesù Cristo, con le maschere di un Dio falso e perfino perverso, troppo simile alle figure degli idoli delle religioni naturalistiche. Per chi sente coabitare sotto lo stesso tetto della coscienza il credente e il non credente, è legittimo, e anzi necessario dichiararsi ateo di quella specie di falso dio".

 

le spoglie di padre pio arrivano a roma 10le spoglie di padre pio arrivano a roma 10padre pio3padre pio3

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO