walter ricciardi

WALTER RICCIARDI, “L’ULTIMO GUAPPO” CHE VOLEVA ESSERE MINISTRO - LA SUA STORIA TRA COVID, ATTACCHI, GAFFE E MARIO MEROLA - DISSE: “LE MASCHERINE? ALLE PERSONE SANE NON SERVONO A NIENTE”, “IL CORONAVIRUS VA POSTO NEI GIUSTI TERMINI. SU 100 MALATI, 80 GUARISCONO SPONTANEAMENTE, 15 HANNO PROBLEMI SERI MA GESTIBILI, MUORE SOLO IL 5%” -  NEL 2013 CERCÒ INVANO DI ARRIVARE IN PARLAMENTO CANDIDANDOSI CON I MONTIANI DI SCELTA CIVICA – E’ STATO UN ATTORE PROMETTENTE. STEFANIA SANDRELLI. “ERA BELLINO, ERA DIVERTENTE..” - IL RITRATTONE BY RONCONE + VIDEO

Fabrizio Roncone per corriere.it

 

WALTER RICCIARDI

Chi è, chi non è, chi si crede d’essere questo Gualtiero Ricciardi meglio noto con il nome di Walter, consigliere del ministero della Salute sempre molto rumoroso, ingombrante, molto incauto, molto tutto: ieri a lungo trending topic su Twitter per aver detto a Fabio Fazio e al Messaggero che servirebbe un nuovo lockdown totale per due, tre, quattro settimane o anche di più, inutile essere troppo precisi, poi si vedrà.

 

Che tipo. Un pomeriggio a lavorarci su (del giudizio di Stefania Sandrelli, che con lui recitò ai bei tempi andati del cinema, parleremo dopo).

 

walter ricciardi al meeting di rimini 2

Tanto per cominciare: gira voce che la cannonata mediatica delle ultime ore sia frutto di puro nervosismo. Ricciardi pensava infatti di diventare ministro. Non si capisce bene chi gli abbia messo in testa una simile possibilità. Magari s’è fomentato da solo: sono bravo, me lo merito, sarebbe giusto. Oppure è stato un amico mitomane: guarda che ho parlato con, tieniti pronto, è fatta, Draghi ti vuole con sé.

 

Comunque: deluso o no, quando le agenzie battono qualche sua dichiarazione, nessuno di noi, nei giornali, si stupisce ormai più di tanto. Ha 61 anni, medico, docente dell’Università Cattolica, ex presidente dell’Istituto superiore di sanità: «Ma, per favore, fatelo tacere — dice Giovanni Toti, il governatore della Liguria —. Ogni santa domenica Ricciardi ci ricorda che dobbiamo morire».

 

walter ricciardi giovane attore 1

«L’epidemia? Meno pericolosa di un’influenza stagionale»

Anche se all’inizio l’aveva presa un po’ alla leggera. Il 6 febbraio del 2020, circa un anno fa, intervistato dal Sole 24 Ore, detta la sua previsione: «Questa epidemia si rivelerà meno pericolosa di un’influenza stagionale». Il 25 febbraio, nella prima uscita pubblica da consigliere del ministero, afferma: «Le mascherine? Alle persone sane non servono a niente». Poi, il 19 aprile, scatena un mezzo disastro diplomatico.

 

In una botta di anti-sovranismo militante, retwitta un video postato dal regista americano Michael Moore in cui un gruppo di persone prende a pugni un manichino che ha tutte le sembianze dell’allora presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

walter ricciardi giovane attore

 

Ricciardi pubblica, poi si pente, cancella. Ma è tardi.

Matteo Salvini, che era pazzo di Trump, andava in giro a dire di essere trumpiano, e insomma all’epoca tutto pensava tranne che di finire in un governo con Pd, 5 Stelle e quei veri sinistroidi di Leu, ne chiede le dimissioni immediate. Ma pure l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, interviene dura e spiega che «Ricciardi non parla a nome nostro» — perché — insomma — dico e non dico, com’è e come non è, Ricciardi ci aveva fatto un po’ capire il contrario.

Un personaggione.

 

 

Litigio facile

walter ricciardi

L’Ansa, una mattina, batte una sua riflessione: «Il coronavirus va posto nei giusti termini. Su 100 persone malate, 80 guariscono spontaneamente, 15 hanno problemi seri ma gestibili, muore solo il 5%». Certo: intanto siamo arrivati a 93.835 morti e Ricciardi ha litigato, praticamente, con tutti.

 

Attilio Fontana, governatore lombardo: «Ricciardi si informi bene, prima di parlare». Vincenzo De Luca, governatore campano: «La mia regione procederà legalmente contro Ricciardi». Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia-Romagna: «Ricciardi non ha competenze istituzionali, molte sue parole sono fuori luogo».

Ma Ricciardi se ne frega.

Rilascia interviste.

Polemizza.

Proclama.

 

WALTER RICCIARDI NE L ULTIMO GUAPPO

E annusa l’aria (quanto gli piace la politica: nel 2013 cercò invano di arrivare in Parlamento candidandosi con i montiani di Scelta civica in quota Italia Futura, la fondazione di Luca Cordero di Montezemolo).

E cosa sente nell’aria? Odore di nuovo. Così, a sorpresa - e si suppone senza concordare la richiesta con nessuno - invoca l’arrivo di Guido Bertolaso al comando della campagna vaccinale.

 

 

Con Mario Merola

Va detto che al ministero lo lasciano parlare e non gli vanno quasi mai dietro. Ieri, ad un certo punto, un mezzo sospetto dev’essergli venuto. Perché — nel pieno della bufera provocata dalla sua proposta di nuovo lockdown — ha detto a Rainews 24: «Dimissioni? O sono utile, o mi faccio da parte».

WALTER RICCIARDI NE L ULTIMO GUAPPO

Dovrebbe sapere come si esce di scena. È stato un attore promettente. «Da bambino, nel ‘68, finii per caso in una serie tv della Rai, I ragazzi di padre Tobia, che si registrava a Napoli, dove vivevo. Così, poi, ho continuato per un po’».

Recitò accanto a Mario Merola nel film L’ultimo guappo, in cui interpretava Roberto Aliprandi, figlio di Don Francesco Aliprandi (Merola). Aveva molti capelli, che poi — come capita — ha perso.

WALTER RICCIARDI

 

 

 

Stefania Sandrelli, che lo incrociò sul set di Io sono mia, se lo ricorda bene. «Era bellino, era divertente».

Ricciardi tende a infilare queste parole nell’oblio. E preferisce ricordare che, pochi giorni fa, il Santo Padre lo ha nominato membro ordinario della Pontificia Accademia per la Vita (certo però diventare ministro sarebbe stato un brivido diverso, sia detto con il massimo rispetto).

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