coronavirus

PER DISGRAZIA RICEVUTA – DAGO: ''MA È GIUSTO CONTINUARE A DIPINGERE IL CORONAVIRUS COME LA "PESTE DEL DUEMILA"? OGNI ANNO IN ITALIA MUOIONO 11 MILA PERSONE DI POLMONITE. CIOÈ 30 AL GIORNO. MA SONO MORTI “SILENZIOSE”, A LUCI SPENTE, CHE NON DESTANO L’ATTENZIONE DEI MEDIA. LA CAUSA? I CLASSICI VIRUS INFLUENZALI CHE PER COMPLICANZE RESPIRATORIE O CARDIOVASCOLARI, NON SONO POI COSÌ TANTO MENO INSIDIOSI DEL COVID-19. COME DICEVA CHURCHILL: STATE CALMI E ANDATE AVANTI

Dago ph Porcarelli

Roberto D’Agostino per Vanity Fair

 

A giudicare dal turbine mediatico, il Coronavirus deve avere sviluppato, per motivi di competizione con il cancro, l'infarto, l'ictus, un senso delle pubbliche relazioni abnorme, capillare, da multinazionale del virus. Non c'è giorno, giornale e telegiornale che non lanci allarmi ed emergenze. Se ne vaneggia con apprensione, spavento, scandalo, moralismo, agitando cornetti rossi e mascherine bianche; enfatizzando titoli, inventando slogan, profetizzando centinaia di milioni di appestati.

 

roberto burioni by lughino

Si intervistano scienziati sinistri e medici con l'occhio a forma di bara, vescovi folli e politici che ragionano col didietro; gente che prova al pensiero di una epidemia quello che noi proviamo per un viaggio a Tahiti. Si accumulano cifre terrorizzanti, serial-tivù apocalittici e immaginari, eventi tragici, storie esemplari, pettegolezzi imbarazzanti, spot macabri, superstizioni, scemenze, volgarità, smarrimenti, paranoie.

 

panico da coronavirus 5

Il Coronavirus ha fatto evitare addirittura la crisi del governo Conte e messo mezza Italia in quarantena, correndo il rischio di distruggere un paese già in difficoltà economiche. E fioccano i dubbi più angosciosi: "E' vero che si può prenderlo anche in tram, come il digestivo Antonetto? Ho letto che il Coronavirus si manifesta con la tosse? Ho leccato un francobollo: devo fare il test del tampone?".

 

meme sul coronavirus 7

Che un virus abbia un debole per il presenzialismo di massa negli ospedali, un evidente entusiasmo per la conquista di schiere sempre più folte di "ammalandi", e un certo acre gusto dell'orrore nel battere la concorrenza di disgrazie enormemente più fatali come "la fame nel mondo", la mortalità infantile, l'alcolismo e il cancro, è non solo comprensibile, ma professionalmente corretto. Tuttavia, chi non è medico, prete o giornalista, ma un semplice lettore "laico", prova un pesante senso di depressione. Perché, scriveva acutamente Susan Sontag, "La nostra è un'epoca in cui si persegue la salute, e che tuttavia crede solo nella realtà della malattia".

 

meme sul coronavirus 12

E' vero, "denunciare il problema" è importante, lancia l'allarme, aiuta a riflettere sul mondo globalizzato, dove i germi di uno colpo di tosse in Cina te li ritrovi a due passi da Milano. E' vero, però, che dall'altro lato si crea un micidiale circolo vizioso tra emozione e sdegno come capita sempre quando le informazioni sono sovrabbondanti, eccesive e contraddittorie, a una fase di interesse, poi di irrazionale paura, seguirà certamente l'indifferenza, che, quella sì, potrebbe essere pericolosa come o più della insensata paura.

meme sul coronavirus 17

 

Ma è giusto - considerato il modesto numero dei morti - continuare a dipingere il virus come la "peste del Duemila"?

E' giusto creare un macabro circolo vizioso tra l'emozione e la paura del pubblico e la volontà della stampa e della televisione di assecondarle in omaggio alla tiratura e all'audience?

 

meme sul coronavirus 16

Il numero dei malati e dei morti di Coronavirus è senza dubbio inferiore a quello dei morti di alcolismo o di incidenti d'auto. Ogni anno in Italia muoiono 11 mila persone di polmonite. Cioè 30 al giorno. Ma sono morti “silenziose”, a luci spente, che non destano l’attenzione dei media. La causa? I classici virus influenzali che direttamente o indirettamente, cioè per complicanze respiratorie o cardiovascolari, non sono poi così tanto meno insidiosi del Covid-19

meme sul coronavirus 14

 

E' evidente che il Coronavirus si trovi in un periodo di ciclo vitale, perché fa parte di quei virus che hanno dei periodi di esuberanza per entrare poi in uno stato di letargo. E' come la lebbra, la peste bubbonica, il cosiddetto "cancro dei cipressi" - una specie di ondata infettiva che, ogni 8O anni, elimina gli alberi più deboli. Sono malattie cicliche; quindi può essere che del Coronavirus ci fosse stata un'altra epidemia tre secoli fa, che veniva chiamata intorcimento delle budella oppure peste viperina.

 

meme sul coronavirus 10

Nel corso della storia ci sono sempre state delle terribili pestilenze, alcune delle quali hanno avuto delle conseguenze esiziali per l'apparato politico. Si dice che l'epidemia che colpì il regno degli Antonini, nel secondo secolo a Roma, fosse l'arrivo del morbillo; invece, la natura della famosa peste nera, che si abbatté su Bisanzio e sul Medio Oriente nel sesto secolo, è ancora avvolta dal mistero. Insomma, se ne parla poco con esattezza scientifica, ma è vissuto come l'attesa del castigo dopo il delitto, una punizione morale come la peste che colpisce Don Rodrigo nei "Promessi Sposi" o il vaiolo di Madame Merteuil in "Les liasons dangereuses".

 

meme sul coronavirus 11meme sul coronavirus 4meme sul coronavirus 3meme sul coronavirus 2meme sul coronavirus 6

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO