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CAFONALINO - DAL REDIVIVO JOHNNY DORELLI AL BRACCIO DELLA SUA GLORIA GUIDA FINO AD ALESSIO VINCI, DA NERI PARENTI ALLA DIRETTRICE DEL TG2 IDA COLUCCI, TUTTI AL SISTINA PER LA PRIMA DI “EVITA”, L’EROINA ARGENTINA INTERPRETATA DA MALIKA AYANE - LA POLEMICA DEL CRITICO DARIO SALVATORI: PERCHÉ TRADURRE IN ITALIANO LA MITICA “DON’T CRY FOR ME ARGENTINA”? - VIDEO

 

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Gabriella Sassone per Dagospia

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

Per l’atteso debutto al Sistina di Malika Ayane che veste i panni di Evita Peron, ruolo che al cinema nel 1996 fu di Madonna Ciccone (con Antonio Banderas a far Che Guevara), si balla il tango argentino. Fuori su un lungo tappeto rosso e dentro il teatro alla fine del primo tempo, sulle note di brani senza tempo si esibiscono appassionati tangheri non professionisti, tra cui spicca Vincenzo Barchiesi.

 

Son stati selezionati da Daniela Ayala tra le scuole di ballo romano. Piacevole sorpresa. L’esordio romano di “Evita”, l’opera rock di Tim Rice e Andrew Lloyd Webber, liberamente ispirata alla vita dell’indimenticabile moglie del presidente argentino Juan Domingo Perón morta a soli 33 anni per un tumore, messa in scena per la prima volta in italiano da Massimo Romeo Piparo, è stato affollatissimo.

 

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Tutta la Roma impicciona e presenzialista che vaga ogni sera in cerca di gloria e divertimento ma ama darsi un’aria colta e intellettuale è corsa ad applaudire nel tempio del musical italiano l’eroina del ‘900 che ha la voce splendida e il volto di Malika Ayane.

 

Insieme ai tantissimi spettatori, c’era David Robinson, boss di The Really Useful Group Ltd volato apposta da Londra per conto di Andrew Lloyd Webber per applaudire Massimo Romeo Piparo (e che con il regista è poi volato ad Amsterdam per la prima di “Jesus Christ Superstar”).

 

Toh chi si rivede! Nel ricco parterre tutti gli occhi sono per Johnny Dorelli, che non usciva di casa da secoli, al braccio della sua Gloria Guida. Ecco poi Cesare Bocci, Paolo Conticini, Alessio Vinci, Neri Parenti, Rossella Brescia e Luciano Cannito, Fioretta Mari, Alda D’Eusanio, Fiordaliso, Lina Sastri, Sebastiano Somma, Beppe Convertini, Antonella Elia castana e riccia, il comico Marco Capretti, Eliana Miglio.

 

Arriva Dario Salvatori, reduce dal successo in coppia con Maurizio Costanzo del programma quotidiano “Swing” su Rai Premium. Dario è l’unico che ha il coraggio di dire a Piparo che il musical in italiano perde molto e la traduzione scombina parecchie metriche. Perché tradurre e impoverire la mitica “Don’t cry for me Argentina”?. Ma tant’è!

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Sotto a chi tocca! Ecco Angelillo, Barbara Tabita, Lucia Bramieri arrivata da Milano per firmare un misterioso contratto in tv, Arianna Bergamaschi, l’ex marito di Barbarella D’Urso Michele Carfora, Stefano Sarcinelli, Paola Lavini, il giovane rampantissimo avvocato  degli svippati Daniele Bocciolini. Cartellino timbrato anche per direttrice del Tg2 Ida Colucci con il marito Flavio Mucciante, il Direttore di Rai4 Angelo Teodoli, il Direttore di Radio1Rai Andrea Montanari, le conduttrici Rai Roberta Ammendola, Serena Bortone e Marzia Roncacci, l’inviata Francesca Fagnani.

 

E ancora in sala l’Amministratore Delegato di Alitalia Cramer Ball, il Ministro dell’Ambasciata Argentina Marcelo Gilardoni, il Direttore Generale Mibac per il Cinema Nicola Borrelli, l’Amministratore Delegato di Fondazione Musica per Roma Josè Ramon Dosal, Vincenzo Spadafora, ex Garante dell’Infanzia, Annalisa Chirico e gli scenografi Alida Cappellini e Giovanni Licheri.

 

Sul palco la cantante milanese, che proprio nella sua città lo scorso novembre non aveva convinto beccandosi qualche bella stroncatura, ha regalato al pubblico il ritratto intenso di un’anima tenace, determinata e complessa, mettendo il suo talento duttile a disposizione di una storia avvincente e piena di emozioni.

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Sul palco con lei, Filippo Strocchi, un grande Che Guevara, Enrico Bernardi (Peron) e Tiziano Edini (Magaldi). Insieme a loro, anche i 35 piccoli allievi del primo anno dell’Accademia Sistina e gli oltre 50 artisti tra attori e orchestrali diretti dal maestro Emanuele Friello che tra canti, balli e brani recitati non si sono risparmiati, portando in scena il racconto di una storia di grande impatto.

 

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Alla fine dello spettacolo molti hanno atteso in strada che Malika uscisse per farsi un selfie con lei. E c’è da dire che, nonostante la fama di artista snob e scostante, si è concessa col sorriso e ha posato con chiunque glielo chiedesse, rompiballe compresi. I paparazzi l’hanno seguita per scoprire se ha un nuovo amore, dopo la fine del suo matrimonio col regista di videoclip Federico Brugia. Gli intimi dicono che sia molto vicina al suo manager Claudio, che non la molla un attimo. E infatti è stato lui a scortarla nella nuit.

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