elly schlein eugenio giani furfaro taruffi e emiliano fossi

ELLY, LA DUCETTA DEL NAZARENO - LE AMBIZIONI SBAGLIATE DELLA SCHLEIN CHE VUOLE DETTARE LEGGE NEL PARTITO E NELLA COALIZIONE. LO SI VEDE ANCHE IN TOSCANA DOVE È PRONTA A SACRIFICARE L’EX RENZIANO GIANI CON LA SCUSA DI PRESERVARE L’ALLEANZA CON AVS E M5S - IN REALTA’ ELLY VUOLE ELIMINARE TUTTE LE VOCI NON ALLINEATE – IL SUO BRACCIO DESTRO FURFARO È USCITO ALLO SCOPERTO (“I TOSCANI NON ASPETTANO SOLO UN NOME”), LEI GLISSA SULLA RICANDIDATURA DEL “BIDEN DEL LUNGARNO” CHE MANDA UN PIZZINO A ELLY: “SENZA DI ME LA VITTORIA IN TOSCANA NON E’ SCONTATA”

Dagoreport

 

eugenio giani elly schlein 4

Qualcuno fermi Elly. Con l’aria di chi ha appena letto un saggio della suffragetta femminista Nancy Fraser, Schlein scansa i sommovimenti che agitano il corpaccione dem come fossero dettagli volgari e coltiva l’ambizione sbagliata di immaginarsi come la candidata in pectore del “Campo Largo” per Palazzo Chigi.

 

La segretaria con una fidanzata e tre passaporti va a Budapest al “Pride”, parla di capitalismo e redistribuzione ma nel frattempo perde pezzi di partito, ignora i territori e lascia che i suoi “colonnelli” manovrino indisturbati nelle stanze dei bottoni del Nazareno

 

Nell’orizzonte di Elly cinque regioni sono già vinte. E la coalizione con i centristi, Avs e M5s, pur se ancora inesistente, viene usata come un paravento. Lei si muove da premier designata (ma da chi?) ma dietro di sé non ha un Pd compatto, né alleati veri.

 

E allora ‘ndo va? A sbattere. I suoi movimenti da elefante in un negozio di cristalleria rischiano di spaccare il partito. Lo si vede anche in Toscana dove in nome del sedicente “campo largo” (che per ora è solo un campo santo) è pronta a bruciare un amministratore solido come Eugenio Giani e aprire guerre intestine destinate a lasciare morti e feriti sul terreno.

eugenio giani elly schlein

 

Giani, è il presidente uscente, forte nei sondaggi, appena consacrato dalla classifica del “Sole 24 Ore” tra gli amministratori più stimati d’Italia. Gode dell’appoggio di sindaci, segretari di circolo e pure della Cgil Toscana. La base è compatta. Ma il Nazareno tace.

 

Schlein non vuole Giani, considerato un residuo renziano, troppo autonomo, troppo poco riconducibile alla sua linea. E dietro il silenzio si muove la regia del “cerchio magico” di Elly composto dalla “trimurti” Marco Furfaro, Igor Taruffi e Emiliano Fossi.

 

Il primo è uscito allo scoperto (“Giani negli ultimi mesi ha dato una svolta alla sua azione politica ma i toscani non aspettano solo un nome”), il secondo è il manovratore del nuovo corso Pd, il terzo, da segretario regionale, viene usato come “ariete” per sfiancare il Biden del Lungarno.

schlein taruffi

 

La Schlein, a chi le domanda se in Toscana, verrà ricandidato Giani, glissa e replica con la solita supercazzola: “Stiamo lavorando per costruire nelle sei regioni al voto alleanze vincenti con il solito criterio ostinatamente unitario”.

 

Il gioco di Elly è chiaro: addebitare la mancata ricandidatura del governatore uscente alle esigenze di compattezza con Conte e Fratoianni mentre si prepara al cambio della guardia per riaffermare il suo totale controllo sul partito.

 

Ma Schlein ha sbagliato i calcoli visto che dal territorio è partita una tambureggiante campagna pro-Giani. Che ringrazia per l’assist e in una intervista a “La Stampa” manda un pizzino alla segretaria: “Uno con il mio consenso non lo sostituisci in un mese. Con un altro candidato il centrosinistra in Toscana può vincere?

 

elly schlein eugenio giani

Non è così, qui non c’è più il voto rosso delle vecchie sezioni del Pci, la vittoria non è scontata. E il probabile candidato del centrodestra, Alessandro Tomasi, è primo per gradimento tra i sindaci toscani: nel confronto con me non sfonda, con altri non so”.

 

Regionali: Furfaro, svolta Giani ultimi mesi ma nome non basta

 (ANSA)  Sulla scelta del candidato alla presidenza della Regione Toscana "non c'è una questione di impasse" nel Pd "ma di democrazia. La Toscana ha bisogno di una proposta all'altezza del tempo in cui viviamo, non solo di un nome da scrivere su un manifesto. Da mesi la segreteria regionale lavora per per un progetto largo, credibile, in grado di vincere e di governare. Un progetto serio". Lo afferma Marco Furfaro, parlamentare del Pd vicino alla segretaria Elly Schlein, in un'intervista a Qn in cui afferma che "Giani è il nostro presidente" e che "la Toscana non è una pedina di scambio" per le vicende della Campania, "nome e progetto nascono qui".

 

ELLY SCHLEIN - GIUSEPPE CONTE - IL SORPASSO - MEME BY IL GIORNALONE - LA STAMPA

"Giani è un persona popolare, stimata che non ha mai anteposto se stesso al progetto collettivo", è "apprezzato nei consensi" e "negli ultimi mesi ha dato una svolta alla sua azione politica. Con lui e con la coalizione discuteremo del progetto politico e di chi lo deve rappresentare. I toscani non aspettano solo un nome", spiega Furfaro dicendo anche che "siamo chiamati tutti a qualcosa di più grande di un passaggio formale. C'è da costruire un'alternativa credibile a chi sta distruggendo la sanità pubblica", "a un governo nazionale in cui curarsi non dipenderà più dalla tessera sanitaria ma dalla carta di credito. E questo vale più di ogni candidatura".

schlein fratoianni bonelli

 

Con M5s e Sinistra Italiana, sottolinea Furfaro, "su tante battaglie c'è una sensibilità comune ed è proprio da qui che può nascere una proposta condivisa. Credo che la discontinuità non si costruisca l'uno contro l'altro ma lavorando insieme a un'alternativa credibile, larga e determinata", "per battere le destre". (ANSA)

 

Schlein, alle Regionali costruiremo alleanze vincenti

 (ANSA)  "Stiamo lavorando per riuscire a costruire alleanze vincenti nelle sei regioni al voto, con il solito criterio ostinatamente unitario. Siamo certi che lo faremo. Stiamo lavorando per chiudere le alleanze più competitive e forti in tutte le sei regioni che vanno al voto". Lo ha detto la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, in una conferenza stampa al Nazareno per la presentazione di una proposta di legge del suo partito in tema di trasporto pubblico locale, rispondendo a chi le domandava se in Toscana verrà candidato il governatore uscente Eugenio Giani. (ANSA)

 

 

(askanews) – Che la segretaria del Pd Elly Schlein voglia impedire a Eugenio Giani di candidarsi per il mandato bis in Regione Toscana, il diretto interessato, in un’intervista a La Stampa, dice di averlo solo letto sui giornali: “Ma non mi interessa il gossip. E poi uno con il mio consenso, con i rapporti che ho costruito in dieci anni, prima da presidente del Consiglio regionale e poi presidente di Regione, non lo sostituisci in un mese”. Anche con un altro candidato il centrosinistra in Toscana vince, no? “Non è così, si fidi – risponde Giani – qui non c’è più il voto rosso delle vecchie sezioni del Pci, la vittoria non è scontata. E il probabile candidato del centrodestra, Alessandro Tomasi, è primo per gradimento tra i sindaci toscani: nel confronto con me non sfonda, con altri non so”.

 

 

 

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