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"EMANUELE DE MARIA CADENDO HA SFIORATO UN RAGAZZINO CHE È RIMASTO VENTI MINUTI SENZA PARLARE" - LA TESTIMONIANZA DI UOMO CHE HA ASSISTITO AL SUICIDIO DEL 35ENNE CHE SI È GETTATO DAL DUOMO DI MILANO DOPO AVER AMMAZZATO CHAMILA WIJESURIYA, UNA SUA COLLEGA, E AGGREDITO UN'ALTRA PERSONA CHE LAVORAVA CON LUI ALL'HOTEL BERNA - CHI HA ASSISTITO ALLA SCENA DICE: "LE PERSONE SONO SCAPPATE. PENSAVANO FOSSE UNA SPARATORIA" - DE MARIA POTREBBE AVER UCCISO CHAMILA WIJESURIYA DOPO CHE LEI AVEVA DECISO DI TRONCARE LA LORO RELAZIONE - LA VITTIMA ERA SPOSATA, IL MARITO: "NON SAPEVO SI VEDESSERO. LE AVEVO DETTO DI STARE ATTENTA, PERCHÉ AVEVA GIA' UCCISO UNA DONNA" - L'OMICIDIO PER CUI DE MARIA ERA STATO CONDANNATO NEL 2016 E L'EVASIONE DAL...

VIDEO: QUANDO IL KILLER DICEVA: "NON CREDO NEL CAMBIAMENTO TOTALE"

https://www.tgcom24.mediaset.it/2025/video/milano-il-detenuto-parlava-cosi-nell-albergo-dove-lavorava-mi-sento-accettato-dai-colleghi-_97947309-02k.shtml

 

 

IL LEGALE DI DE MARIA, MERITAVA IL LAVORO FUORI DAL CARCERE

EMANUELE DE MARIA

(ANSA) - BRESCIA, 12 MAG - Emanuele De Maria "meritava il permesso di lavorare fuori visto l'ottimo percorso che aveva fatto all'interno del carcere". Lo dice all'ANSA l'avvocato Daniele Tropea, legale del detenuto che lavorava in un albergo di Milano dove ha accoltellato un collega e da dove è sparita una barista trovata poi morta, forse per mano di De Maria che alla fine ieri si è ucciso gettandosi dal Duomo.

 

"La sua posizione era stata valutata dall'area educativa del carcere di Bollate e dal magistrato di Sorveglianza di Milano - ha aggiunto Tropea - Non mi sarei mai aspettato nulla di quanto accaduto e nemmeno che De Maria potesse trasgredire le regole". 

 

CHOC IN STRADA: «È PRECIPITATO SFIORANDO UN 13ENNE»

Estratto dell'articolo di M. Cas. da il “Corriere della Sera”

 

«Ha sfiorato un ragazzino con un peluche in mano. Avrà avuto intorno ai tredici, quattordici anni. Era sotto choc. Per venti minuti è rimasto seduto senza parlare. Gli è precipitato di fianco. Un miracolato».

 

EMANUELE DE MARIA E CHAMILA WIJESURIYA

Emanuele Sanità è stato uno dei primi a correre di fronte all’ingresso della Rinascente, in mezzo a piazza del Duomo. Sono da poco passate le 13.30 di ieri quando il titolare del ristorante Fresco&Cimmino, sotto una delle piccole gallerie che interrompono il porticato, sente «un botto, come uno sparo».

 

Emanuele De Maria, 35 anni — detenuto a Bollate per omicidio e ricercato da venerdì pomeriggio quando non si è presentato al lavoro in un hotel vicino alla stazione (godeva del permesso) — si è appena buttato dalle guglie della cattedrale. Un salto nel vuoto da diverse decine di metri. «Tutte le persone intorno sono scappate. Pensavano fosse un agguato, una sparatoria. Dal mio ristorante si sono alzati tutti. Era deserto», continua Sanità.

 

emanuele de maria 2

Che ricorda incredulo quegli attimi di terrore nel cuore di Milano, tra turisti, famiglie e giovani impegnati nelle vasche tra le boutique del centro. «Ho visto un corpo scendere, era vestito di nero scuro, è caduto velocissimo. Ma non pensavo fosse una persona che si stava gettando da quell’altezza». [...]

 

IL MARITO DI CHAMILA «LE DISSI: ATTENTA, QUEL TIPO NE HA GIÀ AMMAZZATA UNA»

Estratto dell'articolo di Matteo Castagnoli per il “Corriere della Sera”

 

«Quando mia moglie mi ha raccontato che a lavoro, nell’hotel, era arrivato questo ragazzo, le ho detto: “Stai attenta, perché ha ucciso una donna”». Il marito di Arachchilage Dona Chamila Wijesuriya risponde al citofono con diffidenza. Alza la tapparella, si affaccia alla finestra per vedere chi suoni al campanello. I primi a farlo, venerdì pomeriggio, sono stati gli agenti della polizia penitenziaria.

arachchilage dona chamila wijesuriya

 

Cercavano Emanuele De Maria, 35 anni, evaso dal carcere di Bollate dov’era detenuto per il femminicidio di Oumaima Rache, nel 2016 a Castel Voltturno. Il 35enne aveva inserito anche la donna italo-srilankese tra chi era autorizzato ad incontrare. Ma è stata quella «visita» sospetta dei poliziotti ad allarmare i familiari della 50enne che subito ne hanno denunciato la scomparsa.

 

«Non era mai capitato di non sentirla anche solo per un giorno — spiega il marito —. Era uscita lasciando la verdura sul tavolo. Continuavo a chiamarla ma non rispondeva. Il telefono è stato trovato in un cestino di una fermata del metrò vicina a casa».

 

Era De Maria quel «ragazzo» di cui Chamila aveva parlato in casa. A novembre 2023 il 35enne evaso aveva iniziato la sua nuova vita alla reception dell’hotel Berna, in zona stazione Centrale, godendo del permesso di lavoro all’esterno. Qui aveva conosciuto Chamila, barista del quattro stelle. Ieri, poco dopo che dalle Terrazze della cattedrale De Maria s’era buttato, la 50enne è stata trovata morta in un boschetto del Parco Nord. Poco distante da dove viveva, a Cinisello Balsamo, paesone dell’hinterland Nord.

emanuele de maria 1

 

Lì era stata ripresa l’ultima volta camminare insieme a De Maria con cui è emerso avesse una relazione. «Mia moglie era molto attraente, buona, socievole e amica di tutti. Non sapevo se si vedessero. Non me ne aveva mai parlato — continua il marito — Temevo le fosse successo qualcosa».

 

[...] La coppia è sposata dal 1996. Si sono conosciuti e fidanzati in Sri Lanka. Poi l’uomo è partito quasi subito arrivando in Italia con regolare permesso di soggiorno per lavorare. Il primo approdo è stato a Messina. Tre anni dopo, nel 1999, la famiglia si è ricongiunta. Ma è stato nel 2003 che Chamila e il marito hanno deciso di spostarsi a Nord, verso Milano appunto.

 

emanuele de maria accoltella collega 4

Qui, in una via di Cinisello Balsamo che sbuca sul Parco Nord, si sono sistemati. Lui impiegato come cuoco in un ristorante in zona Duomo. Lei barista al Berna, dov’è stata assunta nel 2009. Diciassette anni fa è nato loro figlio. Che «proprio in questi giorni sta aspettando l’esito dell’esame di ammissione all’università. Siamo andati insieme in Olanda a vedere l’Ateneo», ha spiegato il marito. In casa «mi diceva che aveva un ottimo rapporto con tutti i colleghi»».

 

L’uomo conosceva il 50enne italo-egiziano accoltellato da De Maria fuori dal Berna: «L’abbiamo incrociato con mia moglie in metropolitana». Sentito dagli agenti della Mobile, la vittima ancora ricoverata in ospedale ha raccontato di «aver insistito perché la donna interrompesse la relazione» con il 35enne. [...]

emanuele de maria accoltella collega 2hotel berna 1emanuele de maria 3emanuele de maria accoltella collega 3

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