a gaza i palestinesi scavano tra le macerie per cercare i parenti dispersi

E A GAZA CHE SUCCEDE? - I PALESTINESI STANNO TORNANDO LENTAMENTE SULLE MACERIE DELLE LORO CASE PER SCAVARE A MANI NUDE E CERCARE I CADAVERI DEI PARENTI DISPERSI: DI 9600 PERSONE NON SI SA PIÙ NULLA, PROBABILMENTE SEPOLTI SOTTO I PALAZZI DISTRUTTI - CON LA TREGUA TORNA IL CIBO NELLA STRISCIA: STANNO ENTRANDO PIÙ AIUTI UMANITARI CON ALIMENTI, MEDICINE E CARBURANTE. A REGIME L’ACCORDO PREVEDE 600 CAMION AL GIORNO - SPARITA LA CONTROVERSA GAZA HUMANITARIAN FOUNDATION: I SITI DI DISTRIBUZIONE DEL CIBO SONO SPARITI IN POCHE ORE…

Estratto dell’articolo di Fabio Tonacci per “la Repubblica”

 

a gaza i palestinesi scavano tra le macerie per cercare i parenti dispersi 8

Con la tregua il cibo aumenta. A Kerem Shalom e agli altri valichi della Striscia di Gaza ieri mattina c'era più traffico del solito, a conferma che — come previsto dalla fase 1 dell'accordo tra Hamas e Israele — stanno entrando più aiuti umanitari rispetto alle ultime settimane.

 

Anche dal lato egiziano si segnala movimento: sono partiti 90 convogli con alimenti, medicine, carburante. «È la consegna più grande organizzata finora», riferiscono i media del Cairo.

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Altra prima volta: sono stati visti a Gaza due tir con gas per cucine, un rifornimento che mancava da mesi.

 

Stabilire quale consistenza abbia l'aumento, e quali effetti avrà sulla popolazione, non è immediato, perché il Cogat non ha ancora fornito cifre ufficiali, quindi manca il paragone con i giorni scorsi.

 

L'accordo prevede, a regime, 600 camion al giorno, e anche qui il dato nudo può essere fuorviante per capire se copre il fabbisogno di 2 milioni di gazawi: prima della guerra, infatti, entravano tir con carichi da 45 tonnellate, ultimamente la capacità è intorno alle 20 tonnellate a veicolo.

[…]

 

«La cifra però include solo quelli delle agenzie delle Nazioni Unite, come il World food programme (Wfp) e l'Unicef», spiega a Repubblica Amjad Alshawa, il direttore della rete delle ong palestinesi che lavorano all'interno della Strisca. «Se si aggiungono tutti gli altri, provenienti dal Qatar e dall'Egitto, più i commerciali, stimo che siano circa 800».

ritorno tra le macerie di casa a gaza

 

[…] I video che circolano mostrano scene che, a Gaza, sono diventate familiari: gente affamata che sale sui camion, li circonda, li ferma, prende i sacchi di farina e il resto del carico.

 

Per avere un miglioramento che sia per tutti i gazawi, però, non basta un numero maggiore di tir: deve diminuire anche la percentuale degli assalti.

A settembre, i dati Onu erano drammatici. Un esempio: tra l'8 e il 9, i 142 camion dell'Wfp e di altri servizi logistici in ingresso nella Striscia sono stati tutti assaltati, sia a nord che a sud. […]

 

Lentamente stanno riaprendo le panetterie e i mercati, e questo è un segnale positivo. Altro indicatore da monitorare: l'attività delle 105 cucine collettive in funzione, che si trovano soprattutto nella parte sud della Striscia. Se riprendono a regime, vuol dire che farina, lenticchie, pasta, olio e il resto degli aiuti umanitari sta arrivando dove deve arrivare e non finisce sul mercato nero.

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Con la tregua, è sparita la Gaza humanitarian foundation. Il sito di distribuzione che era vicino al corridoio Netzarim è stato smantellato dalla sera alla mattina, sono rimaste solo le reti esterne che incanalavano le file. «A terra ci sono molti bossoli di proiettile», raccontano i giornalisti palestinesi accorsi sul posto. Gli altri siti Ghf, nella periferia di Rafah, sono chiusi.

 

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«Temporaneamente», fa sapere, in via informale, la controversa fondazione americana. Il motivo è legato al riposizionamento dell'esercito israeliano dietro la cosiddetta Linea Gialla, prevista dall'accordo: ai soldati era affidata la sicurezza esterna dei centri Ghf. Senza di essi, la fondazione non opera.

 

Con la tregua, infine, si cercano i dispersi. Ce ne sono almeno 9.600, secondo le autorità locali. Un dato approssimativo. Sullo sfondo dei camion che passano, si vedono famiglie che scavano a mani nude nei cumuli di macerie, una volta case. In cerca di fratelli, sorelle, figli, padri.

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